• 20 Agosto 1977 Corleone (PA). Uccisi Giuseppe Russo, Tenente colonnello dei Carabinieri e Filippo Costa, insegnante, mentre passeggiavano nella frazione di Ficuzza.

    La sera del 20 agosto 1977, il tenente colonnello dei Carabinieri, Giuseppe Russo, 47 anni stava passeggiando per Ficuzza, piccola frazione di Corleone, insieme all’insegnante e suo intimo amico Filippo Costa, che di anni ne aveva 57, quando da una Fiat 128 scesero tre o quattro uomini che, a viso scoperto, spararono ed uccisero i due amici. Il tenente colonnello dei Carabinieri Giuseppe Russo, che al momento del fatto era in congedo da alcuni mesi, venne ucciso perché “scomodo”, in quanto essendo stato comandante del Nucleo investigativo dei Carabinieri di Palermo, conosceva approfonditamente la mafia ed i suoi capi e perché le sue inchieste avevano portato nelle patrie galere molti…

  • 15 Luglio 1977 Griffith (Australia) Scompare il deputato Donald Bruce Mackay

    Donald Bruce Mackay (Griffith, 13 settembre 1933 – Griffith, 15 luglio 1977) è stato un deputato australiano, politico liberale del Nuovo Galles del Sud e attivista anti-droga, morì a soli 44 anni per omicidio. Preoccupato del crescente traffico di droga nella zona in cui viveva e a conoscenza di un grande campo di marijuana nei pressi di Coleambally, Mackay informò la squadra antidroga di Sidney che procedette a diversi arresti portando in carcere quattro persone di origini italiane. Il 15 luglio 1977, Mackay scomparve dal parcheggio di un hotel dopo aver bevuto con gli amici e non fu più trovato. La sua auto fu trovata vuota e contenente tracce di…

  • 26 maggio 1977 Cittanova (RC). Assassinato Michele Germanò, macellaio. Testimone.

    Michele Germanò fu ucciso a Cittanova (RC) il  26 maggio 1977. Come di solito era andato in campagna, alla periferia di Cittanova dove aveva la stalla con degli animali che lui stesso allevava, visto che di professione faceva il macellaio. Al ritorno, qualcuno che conosceva, blocca il camion, lo fanno scendere e lo portano in un luogo lontano dove gli sparano un colpo al cuore, uno alla gola e uno alla testa. Sono gli anni della faida e Michele Germanò aveva testimoniato davanti al Tribunale di Palmi riguardo a una lite avvenuta nella sua macelleria tra la madre dei Facchineri e quella degli Albanese. Fonte: vivi.libera.it       Cittanova,…

  • 4 Maggio 1977 Napoli. Pasquale Polverino, 23 anni, cameriere, viene ucciso durante una rapina nel ristorante in cui prestava servizio..

    Pasquale Polverino, 23 anni, è cameriere presso il ristorante “La Taverna del Ghiotto”, al Corso Vittorio Emanuele, Napoli. La sera del 4 maggio Pasquale sta mettendo a posto i tavoli, quando due uomini a volto scoperto entrano nel ristorante per rapinare i clienti e il proprietario. I due malviventi minacciano con un fucile a canne mozze sia Pasquale che il proprietario del locale e, proprio quando stanno avvicinandosi alla cassa per portare a termine la loro azione criminale, un complice fa irruzione nel locale invitando i due a scappare via velocemente perché sta arrivando qualcuno a disturbare la loro azione. È proprio in quel momento che dal fucile, puntato dietro…

  • 23 aprile 1977 Airuno (LC). Rapito Francesco Sella, imprenditore di 62 anni, mai rilasciato; muore Silvio Savini, commerciante di 45 anni, ferito gravemente durante il rapimento.

    Francesco Sella, 62 anni, industriale di Airuno viene sequestrato dall’anonima all’interno del circolo “Enal” di via Statale, dove stava giocando a carte. Nella sparatoria finisce ucciso un commerciante presente nel locale: Silvio Savini, 45 anni. Sella non ha più fatto ritorno a casa. Nel febbraio dell’84 i giudici della Corte d’Assise di Como condannarono all’ergastolo tre componenti della cosiddetta “banda dei caprai”.  Ma nessuna traccia del corpo della povera vittima. Fonte:  merateonline.it     Fonte:  archiviolastampa.it Articolo del 24 aprile 1977 Grave il negoziante ferito dai rapitori dell’artigiano di Gino Mazzoldi Un proiettile lo ha colpito alla testa: le sue possibilità di sopravvivenza sono minime – Per ora non è…

  • 1 Aprile 1977 Razzà di Taurianova (RC). I Carabinieri Stefano Condello e Vincenzo Caruso restarono uccisi in uno scontro a fuoco: avevano interrotto un summit di ‘ndrangheta.

    Le vittime della strage di Razzà (1 aprile 1977) sono: Vincenzo Caruso, 27 anni, carabiniere originario di Niscemi (CL); Stefano Condello, 47 anni, appuntato dei Carabinieri originario di Palmi (RC). Alle 14.30 del 1 aprile 1977 una gazzella dei carabinieri ferma il suo giro di perlustrazione lungo la statale 101 bis in contrada Razzà di Taurianova. L’appuntato Stefano Condello e i militari dell’Arma Vincenzo Caruso e Pasquale Giacoppo hanno notato nei pressi della casa colonica del pregiudicato Francesco Petullà una strana presenza di autovetture. Decidono di approfondire, ignorando che stanno per interrompere un summit di ‘ndrangheta. È l’inferno. Il carabiniere Cacioppo, lasciato a guardia dell’autoradio, inutilmente accorrerà in aiuto dei…

  • 12 Marzo 1977 Gioiosa Ionica (RC). Ucciso il mugnaio Rocco Gatto, un uomo onesto che aveva detto “no” al racket.

    Rocco Gatto, mugnaio di Gioiosa Ionica venne assassinato in un agguato mafioso il 12 marzo 1977. Era un uomo onesto e grande lavoratore, iscritto al Partito Comunista, non aveva mai ceduto ai ricatti e alle minacce subiti , anche l’incendio del mulino non lo piegò. In una trasmissione televisiva aveva detto” Non pagherò mai la mazzetta. Lotterò fino alla morte”. Ma non fu ucciso per questo. “Il 6 novembre 1976 il capoclan Vincenzo Ursini rimane ucciso in un conflitto a fuoco con i carabinieri e la ‘ndrina pensa ad un’esecuzione quindi reagisce violentemente e impone il coprifuoco in tutto il paese in onore del boss defunto. Vennero rispediti a casa…

  • 24 dicembre 1976 Bagheria (PA). Assassinato Agostino Aiello, Segretario della Camera del lavoro.

    Agostino Aiello, 24/12/1976. Segretario negli anni cinquanta della Camera del lavoro di Bagheria (Pa). Fonte:  rassegna.it La sera del 24 dicembre 1976 – racconta un comunicato della CGIL – Agostino Aiello, segretario della Camera del Lavoro di Bagheria negli anni ’50, venne barbaramente assassinato. Fu ucciso mentre, intorno alle 21,00 stava rientrando nella propria casa in via Amerigo Vespucci alle spalle della scuola ‘G.Cirincione’. Aveva in mano una semplice busta di plastica con l’occorrente per la barba, lamette e crema: probabilmente gli assassini pensavano che portasse in quel sacchetto l’incasso della giornata. Fonte:  timesicilia.it         Fonte: bagherianews.com Articolo del 8 gennaio 2016 Agostino Aiello, nel 95° anniversario…

  • 10 dicembre del 1976 a Cittanova (RC) ucciso Francesco Vinci, 18 anni, per un errore, in un episodio legato alla faida di Cittanova.

    Francesco Vinci “Ciccio” aveva 18 anni e viveva a Cittanova (RC). Era un leader studentesco, un attivista politico della Fgci; non molto tempo prima di morire, era intervenuto in un’assemblea studentesca, a nome del liceo scientifico che frequentava, nella sala del consiglio comunale. Il suo era stato un discorso contro la ndrangheta, frasi rivoluzionare per l’epoca, per il luogo e per l’età di chi le pronunciava. Per questo in un primo tempo si pensò che l’omicidio fosse una punizione per le sue attività. Le indagini e il successivo processo fecero chiarezza. Quel 10 dicembre del 1976 Francesco Vinci fu vittima di faida. Una faida iniziata a Cittanova nel ’64, come…

  • 25 Ottobre 1976 Milano. Rapito Mario Ceschina, imprenditore di 65 anni. Di lui si sono ritrovate solo alcune banconote provenienti dal riscatto.

    Il 25 ottobre del ’76 finisce in mano all’Anonima Mario Ceschina. L’imprenditore milanese ha sessantotto anni. Dopo i primi contatti, la famiglia riesce a pagare un riscatto di 400 milioni, nonostante il congelamento di un fondo bancario di un miliardo da parte della magistratura. Ma presto i sequestratori cessano le comunicazioni. E di Ceschina non si sa più nulla. Unica notizia: il ritrovamento di alcune banconote del riscatto, riciclate insieme ai fondi provenienti da altri rapimenti. Ma l’istruttoria, che ha riguardato personaggi calabresi e siciliani, si è conclusa in un nulla di fatto. Tratto dal libro Dimenticati – Vittime della ‘ndrangheta – di Danilo Chirico e Alessio Magro Cap IV…