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10 novembre 1975 Prato. Rapito Piero Baldassini, giovane industriale, non farà più ritorno a casa. Il suo corpo ritrovato in una cisterna di un casolare nel pistoiese.
L’industriale pratese Piero Baldassini, 32 anni, viene sequestrato il 10 novembre del 1975, mentre in auto fa ritorno a casa. I familiari hanno pagato un riscatto di 700 milioni, ma il giovane industriale non ha fatto più ritorno a casa. Uno degli arrestati indicherà agli inquirenti il luogo dove è stato «sepolto». La «tomba» verrà trovata in una cisterna di un casolare nel pistoiese. Fonte: archivio.unita.news onte: archivio.unita.news Articolo del 2 ottobre 1976 I rapitori hanno una base sulle colline grossetane? Siamo arrivati al settimo rapimento. Pura coincidenza per la zona isolata e lontana dalle grandi strade di comunicazione o centro dell’anonima sequestri? – Maleno Malenotti è stato…
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30 Ottobre 1975 Napoli. Ucciso il Vice Brigadiere Polizia di Stato Giovanni Pomponio
Giovanni Pomponio nasce in provincia di Livorno ma cresce nel Napoletano. A 18 anni parte volontario per la campagna d’Africa. Rientrato in Italia viene decorato con la medaglia al merito di guerra. Nel 1942 si arruola nel corpo delle Guardie di P.S. e negli anni sessanta approda alla Polfer di Napoli dove si distingue per dedizione al servizio e operatività in numerose azioni. La mattina del 28 ottobre 1975, Giovanni Pomponio è di riposo settimanale, ma viene comandato a supporto dell’ufficio cassa presso la stazione centrale di Napoli. In quella giornata devono essere pagati gli stipendi per duemila dipendenti delle Ferrovie dello Stato, per un totale di circa mezzo miliardo…
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9 settembre 1975 Villa Literno (CE). Luigi Michele Ciaburro, Maresciallo dei Carabinieri, morì nel tentativo di sventare una rapina ad un treno
Il 9 settembre 1975 Luigi Michele Ciaburro, maresciallo dei carabinieri, viene travolto e ucciso da un convoglio presso la stazione di Villa Literno. Nello stesso incidente rimane ferito in modo lieve Giuseppe Cimmino, agente della Polfer. Intorno alle due del mattino, la pattuglia del maresciallo Ciaburro viene allertata per una rapina ai danni di un treno merci sul tratto della ferrovia tra Casapesenna e Villa Literno, preannunciata da una telefonata anonima. I malviventi erano riusciti ad arrestare la corsa del convoglio posizionando una bacchetta di ferro tra le rotaie e ottenendo in questo modo che si azionasse il meccanismo di frenata del treno. Dopo aver svaligiato i primi vagoni, i…
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25 agosto 1975 Sesto Fiorentino (FI). Rapito Luigi Pierozzi, pensionato, padre di piccoli imprenditori. Il suo corpo fu gettato in un pozzo.
Luigi Pierozzi, pensionato, sparisce il 25 agosto del 1975, poco dopo essere uscito dal bar dopo la consueta partita a carte con gli amici. Di lui non si ebbero notizie per alcuni giorni poi i figli, proprietari di alcuni piccoli stabilimenti, ricevettero una richiesta di riscatto di mezzo miliardo. Le trattative però non sono mai giunte in porto. Uno degli arrestati indicherà agli inquirenti il luogo dove è stato «sepolto». Il suo corpo fu gettato nel pozzo di una cascina nei pressi di Calenzano (FI). Fonte: archivio.unita.news Fonte: archiviolastampa.it Articolo del 27 Dicembre 1976 Natale con i rapitori Hanno passato il Natale insieme ai loro rapitori. I…
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3 Luglio 1975 Lamezia Terme (CZ). Assassinato il magistrato Francesco Ferlaino. Era avvocato generale della Corte d’appello di Catanzaro.
Francesco Ferlaino era avvocato generale della Corte d’appello di Catanzaro. Come magistrato era stato eletto al “Comitato Direttivo Centrale” dell’Associazione Nazionale Magistrati per il gruppo di “Magistratura Indipendente”. È stato Presidente della Corte d’assise d’appello di Catanzaro ed in tale carica ha presieduto il processo alla mafia siciliana,processo che era stato trasferito a Catanzaro per legittimo sospetto. Venne ucciso a colpi di fucile, in prossimità della sua abitazione di Nicastro, da sicari rimasti sconosciuti appartenenti alla malavita organizzata, il 3 Luglio del 1975. Al suo nome è dedicato il palazzo di giustizia di Catanzaro, l’aula della Corte d’Assise d’appello di Catanzaro ed una via di Lamezia Terme. (Wikipedia) …
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3 luglio 1975 Greve in Chianti (FI). Rapito il conte argentino Alfonso De Sayons, 61 anni, proprietario di una tenuta agricola. Il suo corpo non sarà mai ritrovato
L’ingegnere argentino Alfonso De Sayons, proprietario di una villa nel Chianti, viene rapito da alcuni giovani armati e mascherati il 3 luglio del 1975. Purtroppo il sequestrato non aveva parenti che potessero pagare per lui. Lo hanno ucciso senza pietà. Fonte: archivio.unita.news Articolo del 14 febbraio 1979 La prima vittima fu il conte De Sayons 3 luglio ’75: primo clamoroso caso di rapimento in provincia di Firenze. Il conte Alfonso De Sayons, 61 anni, ingegnere edile, viene prelevato dalla sua villa «Uccellare» a Rignana, frazione di Greve in Chianti. Unici testimoni i custodi della villa del conte, Onofrio e Anna Colombo. Quattro individui armati, dopo aver immobilizzato i…
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2 Luglio 1975 Palermo Ucciso Gaetano Cappiello, Guardia di Pubblica Sicurezza
Gaetano Cappiello (28 anni) , Guardia di Pubblica Sicurezza Questura di Palermo. Il proprietario di un noto laboratorio fotografico era stato più volte oggetto di minacce ed estorsione da parte di banditi che chiedevano soldi in cambio di protezione. Il commerciante si rivolge alla Polizia, che organizza un servizio per catturare gli estortori. Dopo numerosi appostamenti, andati a vuoto per la particolare cautela adoperata dai banditi, l’ultimo appuntamento, quello decisivo è previsto per le ore 21,30 del giorno 2 Luglio, davanti alla Chiesa della Resurrezione nel quartiere “Villaggio Ruffini”. La zona è circondata da agenti e sottufficiali in borghese, mentre un furgoncino civetta è posteggiato ad una ventina di metri…
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26 Giugno 1975 Eupilio (CO). Rapita Cristina Mazzotti , 18 anni, il suo corpo fu ritrovato in una discarica.
Si può morire a 18 anni, solo per danaro. Si può morire senza colpa, crudelmente. Si può morire e finire gettata in una discarica, tra carrozzine rotte e sacchi della spazzatura, come ulteriore oltraggio. È quello che accadde a Cristina Mazzotti, rapita la sera del 26 giugno 1975 davanti al cancello della villa dei genitori a Eupilio, in provincia di Como, e ritrovata morta il primo settembre dello stesso anno, dopo un atroce e insensata prigionia fatta di stenti e soprusi, di overdose di eccitanti mescolati a tranquillanti. (Art. Paolo Benetollo) Articolo da La Stampa del 2 Luglio 1975 Studentessa di 18 anni rapita davanti alla sua…
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18 Giugno 1975 Roccamena (PA). Ucciso Calogero Morreale, 35 anni, sindacalista ed attivista socialista.
Calogero (Lillo) Morreale era un dirigente socialista dell’Alleanza contadina. Colpevole di aver sospettato imbrogli che giravano intorno ai lavori per l’invaso Garcia. “Una grande abbuffata” che ha favorito potenti “famiglie” siciliane. Diga per la quale morirono anche il colonnello dei Carabinieri Giuseppe Russo e il suo amico-confidente Filippo Costa (20/08/77) e il giornalista (cronista giudiziario del Giornale di Sicilia) Mario Francese (26/01/79) che aveva scritto sull’ “affare” della diga. Articolo da La Stampa del 20 Giugno 1975 È stata la “mafia agraria” a uccidere l’attivista psi? di Antonio Ravidà Palermo: una nuova pista seguita nelle indagini. Calogero Morreale è il ventisettesimo sindacalista assassinato in Sicilia – Suo…
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14 giugno 1975 Milano (Baggio). Assassinata Luisa Fantasia, 32 anni, davanti alla figlia di 18 mesi. Vittima di ritorsione contro il marito carabiniere, infiltrato sotto copertura.
Luisa Fantasia, 32 anni, originaria di San Severo (FG), fu uccisa il 14 giugno del 1975 a Baggio, quartiere di Milano dove viveva con la famiglia, dinanzi alla propria figlia Cinzia di 18 mesi. Sposata con Antonio Mascione, ai tempi brigadiere CC del reparto investigativo di Milano, fu uccisa per vendetta trasversale perché suo marito, come agente sotto copertura dell’arma, stava gestendo una partita di 600 kg di droga nell’hinterland di Saronno. La sua copertura saltò e gli uomini di una delle prime ‘ndrine presenti in Lombardia, cercando la valigetta con 60 milioni di lire che l’agente dell’arma aveva fatto visionare nel bosco di Saronno, gli uccisero la moglie stuprandola…