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27 Aprile 1969 Altavilla Milicia (PA). Restava ucciso Orazio Costantino, carabiniere scelto, nel tentativo di arrestare gli autori di una estorsione.
Il 27 Aprile del 1969, il Carabiniere Scelto Orazio Costantino, in servizio presso la squadra investigativa, partecipava volontariamente a rischiosa azione di attesa, su terreno impervio, per arrestare gli autori di una tentata estorsione, mediante lettera minatoria. Dopo dodici ore di snervante attesa, venutosi a trovare a diretto contatto con individuo che, armato di fucile da caccia, si accingeva a raccogliere il sacco simulante la somma richiesta. Con estrema decisione e cosciente sprezzo del pericolo, il militare affrontava il delinquente con l’arma in dotazione spianata al fine di impedirgli ogni possibilità di fuga. Raggiunto in pieno petto da scarica di pallettoni repentinamente esplosa dal malvivente, trovava la forza di reagire…
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29 Dicembre 1967 Torre del Greco (NA). Ucciso Giuseppe Piani, Appuntato arma Carabinieri
Giuseppe Piani, 38 anni, carabiniere scelto di stanza a Torre del Greco (NA), sarebbe dovuto andare a festeggiare, insieme alla moglie e le due figlie, il capodanno dai suoi genitori a Santa Teresa di Riva, in provincia di Messina, ma il pomeriggio del 29 dicembre del 1967, gli spararono alle spalle. Era alla guida della sua Fiat 500, non essendoci auto di servizio disponibili, e stava trasportando, insieme al brigadiere Antonio PIZZA, un pregiudicato che avrebbe dovuto scontare dieci giorni di carcere. Lo avevano tratto in arresto presso un negozio di barbiere e lo stavano conducendo in caserma; il pregiudicato si era arreso subito, non aveva opposto resistenza, e vista…
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23 Giugno 1967 Strage al mercato di Locri (RC). Carmelo Siciliano resta ucciso in una sparatoria tra clan rivali.
23 Giugno 1967 Strage al mercato di Locri. Strage ad opera della ‘ndrangheta nella piazza del mercato di Locri, durante una guerra tra i clan Cordì e Cataldo. Muoiono 3 persone e due restano gravemente ferite. “Carmelo Siciliano, 39 anni, deve la sua morte ad una pura coincidenza. Il poveretto infatti si trovava al mercato per acquistare frutta ed ortaggi per conto di alcuni albergatori del centro termale di Antonimina e stava caricando alcuni cesti su un camion, quando è stato raggiunto al petto e alla testa da quattro proiettili di mitra.” (dal La Stampa del 23.06.1967) Fonte: La Stampa.it Archivio storico Articolo del 23 Giugno 1967…
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2 Febbraio 1967 Campobasso. Viene ucciso Nicola Mignogna, appuntato P.S., in una sparatoria con un pregiudicato
Nicola Mignogna, appuntato P.S., venne ucciso il 2 Febbraio 1967 a Campobasso, in una sparatoria avvenuta in via Monsignor Bologna con un pregiudicato. L’appuntato Nicola Mignogna, insieme a due altri colleghi era impegnato nelle ricerche di alcuni rapinatori quando riconobbe, (a quel tempo una strada di periferia di Campobasso) un criminale comune da lui arrestato tempo prima. Al controllo degli agenti il pregiudicato estrasse una pistola minacciandoli. L’appuntato Mignogna riuscì a disarmarlo ma il criminale estrasse una seconda pistola facendo fuoco contro i poliziotti. L’appuntato Mignogna venne colpito da quattro pallottole e morì prima di raggiungere l’ospedale. Gli altri due colleghi vennero gravemente feriti. Uno di loro riuscì a rispondere…
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24 Marzo 1966 Tusa (ME) uccisione di Carmelo Battaglia, sindacalista, assessore comunale socialista
“Carmelo Battaglia era stato uno dei soci fondatori della cooperativa di Tusa (ME), nata nel 1945 per la concessione delle terre incolte. Nel 1965, i contadini e coltivatori soci di questa cooperativa, insieme a quelli soci della cooperativa di Castel di Lucio, erano riusciti ad acquistare, dalla baronessa Lipari, il feudo Foieri, di 270 ettari. Subito dopo l’immissione nel possesso del fondo, sorsero forti contrasti con il gabellotto comm. Giuseppe Russo – ex vice-sindaco DC di Sant’Agata di Militello – e con il sovrastante Biagio Amata, che avevano avuto in gestione il feudo fino ad allora. Costoro pretesero dai nuovi proprietari la cessione di una parte dell’ex-feudo, per farvi svernare…
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7 marzo 1966 Canicattì (AG). Giuseppe Burgio, 48 anni, appuntato dei Carabinieri. Travolto da un’auto in un posto di blocco.
Giuseppe Burgio, 48 anni, appuntato dei carabinieri, morì nel 1966 travolto da un’auto che non si è fermata a un posto di blocco nei pressi di Canicattì. Fonte: vivi.libera.it Medaglia d’oro al valor Militare Con la seguente motivazione: morì nel 1966 travolto da un’auto che non si è fermata ad un posto di blocco nei pressi di Canicattì. A Lui è intestata la sezione di Realmonte (AG) Fonte: ancispettoratosicilia.it Fonte: archiviolastampa.it Articolo del 7 marzo 1966 Tre giovani ed un carabiniere morti in Sicilia Agrigento, lunedì mattina. Tre giovani automobilisti e un carabiniere sono morti e un altro militare dell’Arma è rimasto ferito in un…
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18 gennaio 1965 Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC). Concetta Iaria ed il figlio Cosimo Gioffrè, di dodici anni, vengono uccisi nel sonno. Vendetta trasversale.
Cosimo Gioffrè, 12 anni: ucciso nella notte del 18 gennaio 1965 a San’Eufemia d’Aspromonte mentre dorme nel letto con la madre, Concetta Iaria, e con altri tre fratelli. Una lite in famiglia fa scorrere il sangue a Sant’Eufemia D’Aspromonte, col metodo mafioso. Giuseppe Gioffrè porta avanti l’unico bar del paese. Gli affari vanno bene fino a quando un’altra attività apre i battenti, proprio accanto al suo locale. È il suocero Antonio Iaria il titolare. Due bar sono troppi per Sant’Eufemia. La tensione sale e volano parole grosse. Iaria decide di rivolgersi ai cugini Antonio Dalmato e Antonio Alvaro di Sinopoli. Non si tratta di una missione di pace, ma l’esito…
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11 gennaio 1964 Feroleto della Chiesa (RC). Uccisa Concetta Lemma, 16 anni. Vittima di Faida.
Concetta Lemma, 16 anni: viene ammazzata a colpi di lupara, l’11 gennaio 1964 a Feroleto della Chiesa (RC). È vittima di una vendetta di faida. “È per una vendetta trasversale che muore a sedici anni la giovane Concetta Lemma. La sua colpa è quella di farsi trovare in casa quando l’assassino ha deciso di compiere la sua missione. Stessa logica, stesso copione. I Furfaro e i Lemma vivono a Feroleto della Chiesa. Fortunato Furfaro ha diciotto anni e fa il pastore. Rocco Lemma è un uomo fatto e lavora i campi da colono. quando le pecore passano l’uliveto del contadino scoppia una lite conclusa a colpi di fucile. Il corpo…
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30 Giugno 1963 Villabate (PA). Il panettiere Giuseppe Tesauro e Pietro Cannizzaro, custode di un garage, restano uccisi nell’esplosione di un’auto bomba.
La notte del 29 giugno 1963 il panettiere Giuseppe Tesauro, 41 anni, padre di quattro figli, si trovava a Villabate (PA) nel panificio in cui lavorava e, come ogni notte estiva, mentre aspettava che il forno raggiungesse la giusta temperatura, ne approfittava per prendere un po’ di aria fresca. Mentre aspettava, insieme ad un altro panettiere, Giuseppe Castello, a circa 50 metri (nei pressi di corso Vittorio Emanuele) vide del fumo che fuoriusciva da un’automobile che era parcheggiata davanti ad un garage chiamato “Gatto verde”. Al che Tesauro andò a chiamare Pietro Cannizzaro, custode del garage, avvisandolo della situazione. A questo punto i due si avvicinarono all’automobile per cercare di…
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30 Giugno 1963 Palermo. Strage di Ciaculli. Dilaniati da un’auto bomba Mario Malausa, Silvio Corrao, Calogero Vaccaro, Eugenio Altomare, Marino Fardelli, Pasquale Nuccio e Giorgio Ciacci.
La Strage di Ciaculli-Villa Sirena, località sita sulla stradale Gibilrossa-Villabate (Palermo], avvenne il 30 giugno del 1963 e fu il culmine di una serie di omicidi di boss di primo piano e a Villabate, poche ore prima, di due vittime innocenti, Giuseppe Cannizzaro e Giuseppe Tesauro, con l’esplosione di un’altra auto che avrebbe dovuto uccidere un’altro boss. “A metà mattinata, arrivò una telefonata alla questura di Palermo, durante la quale l’interlocutore diceva che c’era un’automobile abbandonata in aperta campagna. La polizia si precipitò subito sul luogo, a Ciaculli dove trovò un’Alfa Romeo Giulietta, con gli sportelli aperti e una ruota a terra. Si capì subito che si trattava di un’auto…