• 18 Maggio 1955 Cattolica Eraclea (Ag). Ucciso Domenico Barranco, Carabiniere di 32 anni, mentre cercava di fermare degli estorsori.

    Il 18 maggio 1955 a Cattolica Eraclea, un conflitto a fuoco tra una pattuglia di carabinieri e due pregiudicati latitanti si concluse con la morte di Domenico Barranco, carabiniere di 32 anni, e di un bandito. Domenico Barranco, insieme ad un collega, stavano svolgendo un servizio di appostamento per sventare un tentativo di estorsione ai danni di  un possidente cattolicese che aveva ricevuto una lettera minatoria con la quale gli veniva imposto di recarsi, quel giorno alle 21:30, con un plico contenente una consistente somma di denaro alla periferia del paese, in contrada San Silvestro, dove avrebbe incontrato un uomo al quale doveva consegnare i soldi. Lo avrebbe riconosciuto perché…

  • 16 Maggio 1955 a Sciara (PA) Assassinio del sindacalista Salvatore Carnevale

    Salvatore “Turi” Carnevale (Galati Mamertino, 23 settembre 1923 – Sciara, 16 maggio 1955) è stato un sindacalista italiano. Bracciante e sindacalista socialista di Sciara (PA), Salvatore Carnevale venne assassinato, a 31 anni, il 16 maggio 1955 all’alba mentre si recava a lavorare in una cava di pietra gestita dall’impresa Lambertini. I killer lo uccisero mentre percorreva la mulattiera di contrada Cozze secche. Salvatore Carnevale aveva dato molto fastidio ai proprietari terrieri per difendere i diritti dei braccianti agricoli: era infatti molto attivo politicamente nel sindacato e nel movimento contadino. Nel 1951 aveva fondato la sezione del Partito Socialista Italiano di Sciara ed aveva organizzato la Camera del lavoro. Nel 1952…

  • 7 Agosto 1952 Caccamo (PA). Ucciso a colpi d’accetta il contadino Filippo Intili. Voleva dividere il prodotto dei campi, che aveva a mezzadria, secondo il decreto del ministro Gullo del 1944.

    Filippo Intili è nato a Montemaggiore di Belsito (PA) il 10 febbraio del 1901. Lavorava a Caccamo ed era un contadino che militava nel partito comunista. Intili, quando fu ucciso aveva 51 anni. Moglie e tre figli alla sua morte vendettero la terra e gli animali, la moglie morì e i figli si trasferirono a Pisa. Per l’omicidio vennero arrestati due uomini che al processo vennero assolti. I familiari hanno chiesto il risarcimento come vittime della mafia, ma non è stato concesso. Intili coltivava la terra. Oltre a svolgere il suo lavoro nei campi prendeva parte alle proteste dei contadini che rivendicavano l’applicazione della riforma agraria. Lo ricordiamo perché ha avuto…

  • 3 Ottobre 1951 San Martino di Taurianova (RC). Muore Domenica Zucco, 3 anni, dopo 23 giorni di agonia. Vittima innocente di un attentanto contro il padre.

    Domenica Zucco, 3 anni, muore dopo 23 giorni di agonia il 3 ottobre del 1951 a San Martino di Taurianova (RC). Vittima innocente di un attentato contro il padre. “È la sera dell’11 settembre 1951 che si consuma la tragedia a San Martino di Taurianova. Il bracciante Domenico Zucco è stato coinvolto l’anno prima nell’omicidio di Girolamo Fedele, fatto fuori nella piazza principale del paese. L’istruttoria si è conclusa con l’assoluzione per insufficienza di prove. La lupara supera gli ostacoli che bloccano la giustizia ordinaria: il fratello dell’ucciso, Vittorio Fedele, decide di fare da sé. Quella sera l’occasione è buona, i vicini non sono un problema e neanche la presenza…

  • 1 settembre 1951 Delianuova e Piani di Carmelia (RC). Uccisi Antonio Sanginiti, maresciallo dei carabinieri, e Francesco Papalia, un pastore, per vendetta.

    Anche Delianuova, agli inizi degli anni Cinquanta, fu al centro di una tragica vicenda di violenza. All’alba del 3 Luglio 1951 in un conflitto a fuoco con i carabinieri vennero uccisi due giovani del luogo, Gianni Macrì, latitante, e un suo amico, Leo Palumbo. Poco meno di due mesi dopo, Angelo Macrì, un boscaiolo incensurato di 20 anni, fratello di una delle vittime, sfogava la sua vendetta contro il maresciallo Antonio Sanginiti, comandante della locale stazione. Poi andava ad ammazzare sui piani di Carmelia il pastore Francesco Papalia, l’uomo che avrebbe indicato ai carabinieri il nascondiglio del fratello. Angelo Macrì verrà arrestato il 9 febbraio 1956 a Buffalo, negli Stati…

  • 28 gennaio 1950 Salice Salentino (Lecce). Assassinato in un agguato Donato Leuzzi, segretario Camera del lavoro.

    A Salice Salentino (LE) il 28 gennaio 1950 venne ucciso Donato Leuzzi, 25enne segretario della Camera del Lavoro. Era conosciuto ed amato da tutta la popolazione per la sua costante opera in difesa degli interessi di tutte le categorie. Egli si era particolarmente messo alla testa della lotta delle masse contadine ed era riuscito ad ottenere anche numerosi successi, strappando agli agrari importanti concessioni. (Fonte: archiviostorico.unita.it – 31 gennaio 1950) https://archivio.unita.news/assets/main/1950/01/31/page_005.pdf https://archivio.unita.news/assets/main/1950/01/31/page_005.pdf   Fonte: rassegna.it Articolo del 28 gennaio 2020 Donato Leuzzi settant’anni dopo Il 28 gennaio del 1950 il giovane dirigente della Cgil di Salice Salentino fu assassinato. Aveva guidato il movimento dei contadini e l’occupazione delle terre. Gli…

  • 9 dicembre 1949 Partinico. Resta ucciso Vincenzo Sapuppo, carabiniere di 26 anni, in un agguato della banda Giuliano.

    Nella sera del 9 dicembre 1949 il carabiniere Vincenzo Sapuppo, di 26 anni, di Acireale (CT), restò ucciso in un agguato della Banda Giuliano. Vincenzo Sapuppo faceva parte di una pattuglia che, alle dipendenze del Comando Forze Repressione Banditismo, effettuava un servizio di perlustrazione nel territorio compreso fra Partinico e Alcamo.       Fonte:  archiviolastampa.it Articolo del 11 dicembre 1949 Un carabiniere caduto in conflitto coi banditi LA LOTTA CONTRO GIULIANO di Giulio De Benedetti Una pattuglia attaccata fra Alcamo e Partinico – Vasto rastrellamento della zona diretto dal colonnello Luca Palermo, 10 dicembre. Il colonnello Luca dalle prime ore di stamane dirige sul posto una operazione di polizia…

  • 28 Novembre 1949 Bagheria (PA). Uccisi i Carabinieri Francesco Butifar e Salvatore Messina.

    Il 28 novembre 1949, il Maresciallo Capo Salvatore Messina, Comandante della Stazione Carabinieri di Bagheria Alta (PA), unitamente all’Appuntato Francesco Butifar, si recavano in una stalla per le ricerche di un carro agricolo oggetto di furto. Giunti sul posto i militari sorprendevano 6. Il Maresciallo procedeva alla loro identificazione, lasciando l’Appuntato Butifar a guardia, sull’ingresso. Nel corso delle operazioni il Maresciallo si accorgeva della presenza di una pistola lasciata su una cassa vuota, riuscendo ad impossessarsene. A questo punto uno dei malviventi estraeva una pistola dalla cintola e colpiva il Maresciallo Messina al quale, nel cadere, sfuggiva di mano l’arma. In un tentativo estremo il Sottufficiale cercava di estrarre la…

  • 1 Novembre 1949 Palermo. Salvatore Alberti, 22 anni, guardia di P.S., cadde vittima di un agguato.

    Salvatore Alberti, 22 anni, guardia di Pubblica Sicurezza della Questura di Palermo, cadde vittima di un agguato criminoso il 1° novembre 1949. Era in forza al Raggruppamento di P.S. di Palermo e stava effettuando un servizio di rastrellamento nell’agro palermitano, volto alla repressione del brigantaggio e alla cattura del tristemente noto bandito Salvatore Giuliano, quando la squadriglia di cui faceva parte fu fatta segno di numerosi colpi di mitra, sparati da un anfratto roccioso. I poliziotti risposero prontamente al fuoco, ma i malviventi si dileguarono subito. Per il giovanissimo agente, mortalmente ferito, non ci fu nulla da fare. Fonte: cadutipolizia.it       Articolo da L’Unità del 7 Luglio 1949…

  • 25 Agosto 1949 Sancipirello (Palermo) la banda Giuliano uccide i carabinieri Giovanni Calabrese e Giuseppe Fiorenza.

    Il 25 agosto del 1949, a Sancipirello (Palermo), la banda Giuliano uccide i carabinieri Giovanni Calabrese, 23 anni, e Giuseppe Fiorenza, 22 anni, originari di Modica (RG) e di Centuripe (EN), sulla porta della caserma, mentre uscivano per la perlustrazione serale del paese.   Fonte  centroimpastato.it   A Sancipirello (Palermo) la banda Giuliano uccide i carabinieri Giovanni Calabrese e Giuseppe Fiorenza.     Articolo del 27 Agosto 1949 archiviostorico.unita.it All’alba di ieri è morto il carabiniere ferito a San Cipirello L’attacco dei banditi sulla soglia della caserma PALERMO, 26 – Il larvato senso di ottimismo che i giornali governativi palermitani hanno cercato di infondere nell’opinione pubblica commentando i nuovi sistemi…