• 3 settembre 1947 Rocca di Monreale (PA). Morirono, in una azione contro un pericoloso latitante, il carabiniere Biagio Frugarello, il Commissario aggiunto di P.S. Aurelio Spampinato e il Vice Commissario di P.S. Aurelio Rinaldi

    La Questura di Palermo, d’intesa con la Tenenza dei Carabinieri, aveva condotto complesse indagini per la cattura di un pericoloso latitante. Avendo appreso che questi aveva preso dimora in un casolare isolato in una zona rurale compresa fra il Sanatorio “G. Ingrassia” e la Caserma del Centro Addestramento Reclute dell’Esercito “Ciro Scianna”, organizzarono un servizio di appostamento. Il commissario Aurelio Spampinato insieme al commissario Armando Rinaldi ed al carabiniere Biagio Frugarello, intorno alle 4,10 del mattino, a bordo di una camionetta si fermarono in una trazzera, nel luogo dove già un buon numero di carabinieri ed agenti aveva provveduto a circondare la casa sospetta. Improvvisamente i cani iniziarono a latrare…

  • 22 Giugno 1947 Partinico (PA). Restano colpiti a morte Giuseppe Casarrubea e Vincenzo Lo Jacono, durante un attacco alla locale sezione del Partito Comunista

    A Partinico, il 22 giugno 1947, vengono colpiti a morte Giuseppe Casarrubea e Vincenzo Lo Jacono. A distanza di pochi mesi dalla terribile strage di Portella della Ginestra a Partinico, Carini, Borgetto, San Giuseppe Jato, Monreale e Cinisi si verificarono delle azioni terroristiche armate contro i militanti e le sedi della Cgil e del Pci, che provocarono morti, feriti e terrore. Gli autori furono esponenti della banda Giuliano, mafiosi e neofascisti, che continuarono così l’offensiva contro il movimento contadino e le forze della sinistra, che lottavano per il diritto al lavoro e per la riforma agraria. Il raid più grave si svolse a Partinico, dove furono uccisi Giuseppe Casarrubea, ebanista…

  • 8 Maggio 1947 Partinico (PA) Uccisione di Michelangelo Salvia, 34 anni, dirigente della Camera del Lavoro.

    Una settimana dopo l’orrore della strage di Portella della Ginestra, a Partinico (Pa), il 9 maggio 1947 il trentaquatrenne Michelangelo Salvia, dirigente della Camera del Lavoro, fu ucciso con un colpo in bocca perché fosse chiaro quale colpa gli era stata imputata. Fonte:  vivi.libera.it     Tratto da: http://casarrubea.wordpress.com/archivio/ Michelangelo Salvia, nato  il 9 aprile 1913, uccisione avvenuta l’8 maggio 1947, a una settimana della strage di Portella. “Michelangelo Salvia fu ucciso con dei colpi di arma da fuoco sparatigli in bocca perché Michelangelo non aveva peli sulla lingua. La gente parlava, lo stato era omertoso e depistava…”  Giuseppe Casarrubea Sulla sua tomba leggiamo: barbaramente ucciso da una mano sopraffattrice…

  • 1 Maggio 1947 Monreale (PA). Strage di Portella della Ginestra. 11 morti e una trentina di feriti tra cui 4 morti avvenute successivamente, a causa delle ferite.

    Era una bella giornata il 1° di maggio del 1947 a Portella della Ginestra, nell’entroterra palermitano, tra Piana degli Albanesi e San Giuseppe Jato. Ma soprattutto un giorno di festa. Circa duemila lavoratori della zona di Piana degli Albanesi, in prevalenza contadini, si riunirono nella vallata per manifestare contro il latifondismo, a favore dell’occupazione delle terre incolte e per festeggiare la vittoria del Blocco del Popolo nelle recenti elezioni per l’Assemblea Regionale Siciliana. Si tornava a festeggiare la festa dei lavoratori, dopo che era spostata al 21 aprile durante il regime fascista. Erano in attesa di ascoltare un comizio sindacale e, soprattutto, passare una giornata in allegria con pranzo finale…

  • 1 maggio 1947 Monreale (PA). Emanuele Busellini, campiere di 39 anni, fu ucciso dalla banda Giuliano di ritorno dall’avvenuta Strage di Portella della Ginestra.

    Emanuele Busellini aveva 39 anni quando il 1° maggio del 1947 venne ucciso dalla banda di Salvatore Giuliano e gettato in una foiba. Quel giorno ebbe la sventura di imbattersi nel gruppo di fuoco che poco prima aveva sparato sulla folla di contadini radunati a Portella della Ginestra. I banditi in fuga passarono da contrada “Presto”, dove si trovava Busellini, che era campiere per conto dei piccoli proprietari del feudo Strasatto. “Giuliano, ben conoscendo la sua correttezza morale e civile, decise di sopprimerlo per eliminare un testimone scomodo”, racconta Francesco Petrotta nel libro “Salvatore Giuliano, uomo d’onore”. Fonte: cittanuove-corleone.net       Fonte: misteriditalia.it Il bandito Giuliano La strage di…

  • 13 Febbraio 1947 Partinico (PA), Assassinato Leonardo Salvia , dirigente sindacale, impegnato nelle lotte contadine.

    Il 13 febbraio 1947 muore a Partinico (PA) ucciso in un agguato mafioso davanti alla sua abitazione LEONARDO SALVIA dirigente sindacale socialista impegnato nelle lotte contadine locali e nel movimento per la riforma agraria. (Fonte: gruppolaico.it /)     Fonte:  ricerca.repubblica.it Articolo del 1 maggio 2012 I MARTIRI DEL FEUDO di Piero Violante   Ai carabinieri e alla polizia, ma anche ai giudici, non piaceva l’idea che un sindacalista o un dirigente politico o peggio un contadino fosse ammazzato per motivi politici. A partire dal ’44, ma sino agli anni Ottanta, cercavano altre piste. Il gallismo siciliano faceva allusione ad un sempre impellente “cherchez la femme” come movente del delitto;…

  • 13 febbraio 1947 Villabate (PA). Assassinato Vincenzo Sansone, Nunzio, sindacalista impegnato nella lotta per la riforma agraria

    Il 13 febbraio 1947 muore a Villabate (PA) ucciso a colpi di lupara da parte di sicari mafiosi VINCENZO SANSONE (detto Nunzio) sindacalista, militante comunista e insegnante di lettere impegnato nella lotta per la riforma agraria. Aveva anche cercato di fondare una cooperativa agricola. Inoltre con la sua attività didattica voleva riscattare le masse operaie e contadine dalla loro miseria e dall’abiezione materiale e morale in cui esse vivevano nei latifondi. La sua intensa attività sindacale e culturale portò alla decisione di ucciderlo. Nella sua gioventù aveva tanto lottato contro la povertà, sopportando dure prove e umilianti privazioni. Egli conosceva, quindi, la triste indigenza degli ultimi. (Fonte:  gruppolaico.it )  …

  • 13 febbraio 1947 Burgio (AG). Assassinato Matteo Palazzolo, carabiniere di 36 anni, in uno scontro con componenti della banda Giuliano.

    Matteo Palazzolo, carabiniere di 36 anni, cadde nelle campagne di Burgio per mano, sembra, di alcuni componenti della banda Giuliano il 13 febbraio 1947. Le circostanze della morte vengono ben descritte dalla motivazione della concessione della Medaglia d’argento al valor militare: Il carabiniere scelto Matteo Palazzolo, partecipando volontariamente ed unitamente ad altri militari del luogo in un servizio notturno diretto all’arresto di un uomo resosi responsabile di tentato omicidio, e rifugiatosi in una casa colonica, perdeva la vita colpito al petto da un colpo di moschetto esplosogli da un altro pericoloso malfattore che in quel momento si rifugiava nella stessa casa. Fonte:  salvofuca.blogspot.com       Fonte:  carabinieri.it NOTIZIARIO STORICO…

  • 17 Gennaio 1947 A Ficarazzi (PA) viene ucciso Pietro Macchiarella. militante del Partito comunista, impegnato nelle lotte contadine.

    Pietro Macchiarella, militante del Partito comunista,  il 17 gennaio 1947 a Ficarazzi (Palermo), venne ucciso senza pietà dalla mafia dei giardini. La voce popolare e i giornali indicarono come mandante dell’omicidio di Pietro Macchiarella il noto mafioso Francesco Paolo Niosi, ma a suo carico non si riuscì ad aprire nemmeno un processo. Questo omicidio segue quello del 4 gennaio, a Sciacca (AG), di Accursio Miraglia, segretario della Camera del Lavoro e dirigente comunista.       Fonte: C.tro siciliano di documentazione G. Impastato A Ficarazzi (PA) viene ucciso Pietro Macchiarella. militante del Partito comunista, impegnato nelle lotte contadine. Lo stesso giorno al Cantiere navale di Palermo alcuni mafiosi, capeggiati dal boss…

  • 4 Gennaio 1947 a Sciacca (AG) uccisione di Accursio Miraglia, segretario della Camera del Lavoro e dirigente comunista

    4 Gennaio 1947 a Sciacca (AG) uccisione di Accursio Miraglia, segretario della Camera del Lavoro e dirigente comunista. Il delitto, come del resto tutti gli omicidi di dirigenti e militanti del movimento contadino, è rimasto impunito. Una delle iniziative (forse la più importante e duratura in quanto proprio nel 2004 se ne è festeggiato il sessantesimo anniversario) più voluta da Accursio Miraglia fu la fondazione della cooperativa “La Madre Terra”. Nacque esattamente il 5 novembre 1944, venne sancita alla Camera del lavoro più di 60 anni fa ed oggi è una grande realtà che conta circa mille soci con una superficie di duemila ettari coltivata a ulivi e più di…