Progetto di ricerca sulle vittime delle mafie “Un nome, una storia” – classe 3^D della Scuola Michelangelo di Napoli a.s. 2007/2008
ALCUNI CHIARIMENTI SULLE SCELTE FATTE
Il lavoro è diviso in quattro volumi, i primi tre raccolgono le storie rielaborate dai ragazzi, al quarto ho lavorato prevalentemente io, sistematizzando tutti i materiali che avevamo raccolto durante l’anno, con lo scopo di avere un quadro generale aggiornato al 2008 e anche materiali e spunti per futuri approfondimenti.
I personaggi inseriti nel quarto volume non ci sono sembrati meno interessanti degli altri, semplicemente non abbiamo avuto il tempo di rielaborare tutte le storie.
Infatti sulla base del lavoro degli anni precedenti abbiamo individuato i nomi delle persone di cui volevamo conoscere meglio la storia, poi alcuni ragazzi hanno proceduto nella ricerca in ordine cronologico, ad altri ho segnalato i nomi noti, per essere sicura che non sfuggissero. Il tempo non ci bastava per lavorare adeguatamente su tutti, quindi ad un certo punto dell’anno abbiamo sospeso la raccolta dei materiali, intensificando il lavoro di rielaborazione.
È capitato, perciò, che storie di persone di cui si sa poco, ma su cui era stato già fatto nei primi mesi il lavoro di riscrittura, sono inserite nel testo più approfondito, altre di cui si potevano reperire notizie anche più ampie, ma è mancato il tempo, sono invece nel testo di documentazione, senza rielaborazione o commento dei ragazzi.
Per diverse ragioni, tra cui la lettura del libro della Azoti e il legame con il programma di storia, abbiamo dato particolare attenzione alla sezione dedicata ai sindacalisti, molti dei quali protagonisti del periodo esaltante e drammatico dei “Fasci siciliani”, quindi in alcuni casi abbiamo “etichettato” come sindacalisti persone che avevano ricoperto anche incarichi politici o semplici militanti del movimento contadino.
Riflessioni introduttive di Sara DB
“Educazione alla legalità”, tre parole, parole come tante altre, ma parole con un valore molto alto…Parole che racchiudono un’infinità di significati e concetti…L’educazione alla legalità è una cosa che si inizia già dalla più tenera età…si inizia da piccoli gesti, come gettare i rifiuti negli appositi contenitori, rispettare i diritti di tutti, bambini, adulti ed anziani…
La legalità comprende moltissimi argomenti, alcuni riguardano la vita di tutti i giorni, altri sono più complicati…come imparare a combattere le mafie, a non appoggiarla, a non aiutarla a vincere; mafia, criminalità organizzata che annienta, devasta, uccide, imbroglia e sfrutta…come l’acido, tutto ciò che tocca man mano si consuma, lasciando solo ricordi ed amarezza.
Tante, troppe persone hanno perso la loro vita a causa sua, chi per aver lottato ed essersi imposto a lei, chi per essere stato un onesto cittadino che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Quando mi soffermo a pensare alle vite spezzate dalla mafia mi viene una rabbia dentro, una tristezza, e la voglia di fare qualcosa per fermarla…vite, sogni, speranze, ideali, pensieri, ricordi… rubati, portati via; quello che mi chiedo è dove vanno a finire?? Non possono terminare così all’improvviso, non possono spezzarsi in un istante… Non possono…Però poi penso a tutto ciò che facciamo in classe, a tutto ciò che fanno tante persone che si impegnano, per cercare di non perdere il loro ricordo…allora capisco che siamo noi, noi continuiamo a farli vivere, attraverso di noi, attraverso i nostri pensieri continuano i loro.
La nostra classe ha fatto rivivere tante vittime, poiché ognuno di noi si è documentato su alcune vite e le ha riscritte, lasciandoci un po’ della propria personalità; questo lavoro mi affascina, forse perché sono una persona curiosa, ma principalmente poiché quando leggo e riscrivo le storie di vittime mi sento importante, mi sento partecipe delle loro vite, delle loro scelte, e cerco di immaginare me nella loro situazione e mi chiedo se anche io sarei riuscita a fare le stesse scelte e ad oppormi.
Adoro andare alle manifestazioni del 21 marzo, sento la vita delle vittime scorrere dentro di me, mi sento una delle tante persone che possono riportarli in vita, so che sto facendo qualcosa contro la mafia, anche se non è molto posso dire: io c’ero!!
Quante persone ammiro?? Non lo so con precisione…sicuramente tutti coloro che hanno saputa dire “NO” alla mafia e che si sono sacrificati per liberarci.
Spero, un giorno di riuscire a ricordare tutte le vittime e i loro nomi.
Sara DB
Hanno raccolto le informazioni e rielaborato i testi nel corso dell’a.s. 2007/2008 gli alunni della
classe 3^D della Scuola Michelangelo di Napoli
guidati dalla prof. Aurora Iuorio
STEFANIA BELLONE
CAROLINA CRISCUOLO
SARA DE BENEDICTIS
MANUELA DE MAJO
MENA EREDITATO
MARIO EREDITATO
SUSY ESPOSITO AS
GIORGIO ESPOSITO
ENRICO FLORIO
VINCENZO GARGANO
GIOVANNI GORDONE
RICCARDO IENCO
CHIARA LOPORCHIO
ANDREA LUONGO
SERENA MASCOLO
CAMILLA MASTRIANI
STEFANO MORRA
SILVIA SILVESTRI
GIANPIERO TRAMA
FRANCESCA UGLIANO
SARA VOLPE