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4 Settembre 2006 Napoli. Ucciso Salvatore Buglione, dipendente comunale, perché si era ribellato ad una rapina nell”edicola della moglie.
In quattro aggrediscono Salvatore Buglione e lo accoltellano tra i giornali. Aveva addosso mille euro. Perciò non voleva darla vinta ai suoi rapinatori. Ha gridato «Andatevene», ha cercato di difendersi ma loro erano in quattro, forse cocainomani. E lo hanno ucciso con una sola coltellata, un colpo secco, al petto. Così si è accasciato nel suo sangue un uomo inerme, alle 20.30 del 4 settembre 2006, in via Pietro Castellino, buio pesto ma passaggio frequente di auto e passanti. Salvatore Buglione, 51 anni, soprannominato Sasà, è la vittima dell´ennesima ferocia dei predatori di Napoli. Lo hanno ucciso per sfregio, per punire la sua ribellione. Buglione lavorava come dipendente comunale, ma…