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8 giugno 1993 Ragusa. Deceduto in ospedale Raffaele Di Mercurio, 42 anni, assistente Polizia di Stato, a seguito di un infarto. Era sopravvissuto alla strage di Pizzolungo.
Raffaele Di Mercurio, 42 anni, assistente Polizia di Stato, morto di infarto a Ragusa l’8 giugno 1993. Era l’agente di scorta al magistrato Carlo Palermo. Assistente della Polizia di Stato presso la Questura di Ragusa, morì a 42 anni l’8 giugno del 1993. Era stato trasportato presso l’ospedale di Ragusa dove era stato ricoverato colto da un infarto all’interno degli uffici della Questura. A lungo in servizio come agente di scorta del sostituto procuratore Carlo Palermo, era rimasto ferito nel corso della strage di Pizzolungo del 2 aprile 1985, in cui persero la vita Barbara Rizzo e i suoi due gemelli Salvatore e Giuseppe Asta. Fonte: vivi.libera.it Fonte:…
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5 Agosto 1989 Palermo. Uccisi Antonino (Nino) Agostino, agente di polizia, e sua moglie Ida Castelluccio che aspettava un bambino.
Il 5 agosto 1989 Antonino Agostino, agente di Polizia alla questura di Palermo, era a Villagrazia di Carini con la moglie Ida Castelluccio, sposata appena un mese prima. La sua consorte era incinta di quello che sarebbe stato il loro primo figlio. Mentre entravano nella villa di famiglia per festeggiare il compleanno della sorella di lui, un gruppo di sicari in motocicletta arrivarono all’improvviso e cominciarono a sparare sui due. Agostino venne colpito da vari proiettili, mentre la Castelluccio venne raggiunta da un solo colpo e cominciò a strisciare per terra per avvicinarsi al marito morente. I genitori di Agostino, uditi gli spari, andarono a soccorrere il figlio e la…
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6 Agosto 1985 Palermo. Uccisi il commissario Antonino (Ninni) Cassarà e Roberto Antiochia, agente che gli stava facendo volontariamente da scorta.
Antonino (Ninni) Cassarà fu ucciso insieme al collega Roberto Antiochia il 6 Agosto 1985 in un agguato mafioso in viale Croce Rossa a Palermo. Ninni Cassarà era il vicedirigente della Squadra mobile di Palermo ed era riconosciuto come uno dei migliori investigatori della Polizia del capoluogo siciliano. Aveva guidato insieme ai colleghi americani l’operazione denominata “Pizza Connection” che aveva portato all’arresto di decine di mafiosi tra Italia e Stati Uniti e guidato molte operazioni contro la mafia, insieme al suo amico e stretto collaboratore Beppe Montana ( assassinato dalla mafia il 28 Luglio ), sotto il coordinamento del pool antimafia della procura di Palermo. Intorno alle 14,30 del 6 Agosto…
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13 Gennaio 1984 Casoria (NA). Ucciso l’agente Agostino Mastrodicasa mentre, insieme a dei colleghi, inseguiva un latitante.
L’agente Agostino Mastrodicasa fu ucciso la sera del 13 Gennaio 1984 a Casoria (NA) mentre cerca di arrestare un latitante. Quella sera l’agente Agostino Mastrodicasa insieme ad altri colleghi della 4^ Sezione della Squadra Mobile della Questura di Napoli era impegnato in una serie di controlli nelle abitazioni di pregiudicati a Casoria, nell’hinterland di Napoli, quando un uomo per evitare di essere fermato dai poliziotti fuggì all’interno di un’ abitazione di Quinto Vicolo Marco Rocco e ne uscì scavalcando una finestra. Inseguito dagli agenti l’uomo aprì il fuoco contro di loro, uccidendo l’agente Mastrodicasa. Gli altri agenti risposero al fuoco, ma l’assassino riuscì a fuggire attraverso i vicoli. L’omicida venne…
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14 Novembre 1982 Palermo. In Via Notarbartolo ucciso Calogero Zucchetto, impegnato nella ricerca dei mafiosi latitanti
Calogero Zucchetto era un Poliziotto. Si occupava di mafia ed in particolare collaborava alla ricerca dei latitanti che allora erano molto numerosi. Con il commissario Cassarà andava in giro in motorino per i vicoli di Palermo ed in particolare per quelli della borgata periferica di Ciaculli, che conosceva bene, a caccia di ricercati. In uno di questi giri con Cassarà incontrò due killer al servizio dei corleonesi, Pino Greco detto “scarpuzzedda” e Mario Prestifilippo, che aveva frequentato quando non erano mafiosi. Questi lo riconobbero e non si fecero catturare. All’inizio di novembre del 1982, dopo una settimana di appostamenti, tra gli agrumeti di Ciaculli riconobbe il latitante Salvatore Montalto, boss…
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15 Luglio 1982 Napoli. Ucciso il Vice questore Antonio Ammaturo e l’Agente Pasquale Paola, suo autista.
Probabilmente Antonio Ammaturo, coriaceo dirigente della Squadra Mobile di Napoli, aveva intuito un contatto forte tra camorra e brigate rosse. Relazionò su quei fatti, ma non fece in tempo a proseguire le sue indagini, nel pomeriggio del 15 luglio del 1982 fu trucidato insieme a Pasquale Paola, il poliziotto che aveva al suo fianco. Ammaturo, irpino, nato a Contrada l’11 luglio del 1925, una laurea in legge ed una serie di concorsi vinti in Polizia e Magistratura, era il poliziotto per antonomasia, fiuto, carattere, cuore. Scelse la Polizia non a caso, prima a Bolzano, perchè forte conoscitore della lingua tedesca, poi ad Avellino, Benevento, Potenza, Giugliano, Gioia Tauro, Siderno, Cassino,…
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2 Luglio 1975 Palermo Ucciso Gaetano Cappiello, Guardia di Pubblica Sicurezza
Gaetano Cappiello (28 anni) , Guardia di Pubblica Sicurezza Questura di Palermo. Il proprietario di un noto laboratorio fotografico era stato più volte oggetto di minacce ed estorsione da parte di banditi che chiedevano soldi in cambio di protezione. Il commerciante si rivolge alla Polizia, che organizza un servizio per catturare gli estortori. Dopo numerosi appostamenti, andati a vuoto per la particolare cautela adoperata dai banditi, l’ultimo appuntamento, quello decisivo è previsto per le ore 21,30 del giorno 2 Luglio, davanti alla Chiesa della Resurrezione nel quartiere “Villaggio Ruffini”. La zona è circondata da agenti e sottufficiali in borghese, mentre un furgoncino civetta è posteggiato ad una ventina di metri…
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1 Novembre 1949 Palermo. Salvatore Alberti, 22 anni, guardia di P.S., cadde vittima di un agguato.
Salvatore Alberti, 22 anni, guardia di Pubblica Sicurezza della Questura di Palermo, cadde vittima di un agguato criminoso il 1° novembre 1949. Era in forza al Raggruppamento di P.S. di Palermo e stava effettuando un servizio di rastrellamento nell’agro palermitano, volto alla repressione del brigantaggio e alla cattura del tristemente noto bandito Salvatore Giuliano, quando la squadriglia di cui faceva parte fu fatta segno di numerosi colpi di mitra, sparati da un anfratto roccioso. I poliziotti risposero prontamente al fuoco, ma i malviventi si dileguarono subito. Per il giovanissimo agente, mortalmente ferito, non ci fu nulla da fare. Fonte: cadutipolizia.it Articolo da L’Unità del 7 Luglio 1949…
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2 Luglio 1949 Palermo. Strage di Portella della Paglia (Monreale – PA): Perirono sotto i colpi della Banda Giuliano le guardie P.S.: Carmelo Agnone, Candeloro Catanese, Carmelo Lentini, Michele Marinaro e Quinto Reda.
Carmelo Agnone, Candeloro Catanese, Carmelo Lentini, Michele Marinaro e Quinto Reda, agenti della Polizia di Stato perirono nella strage di Portella della Paglia (Monreale PA) il 2 luglio del 1949. Erano in forza al Reparto Autonomo Guardie di P.S. presso l’ispettorato Generale di P.S. per la Sicilia e componenti del Nucleo Mobile di San Giuseppe Jato (PA), un avamposto istituito per la repressione del banditismo e la cattura della banda del famigerato Salvatore Giuliano. Verso le 20,30 del 2 luglio, a bordo di una camionetta Fiat 1100 il Commissario dr. Mariano Lando, 35 anni, funzionario dell’Ispettorato e le Guardie Carmelo Gucciardo, 24 anni, autista, Carmelo Agnone, 28 anni, Carmelo Lentini,…
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24 novembre 1948 Montelepre (PA). In località Giardinello, Baldassare Maragioglio, 33 anni, Guardia di P.S., resta ucciso in uno scontro a fuoco con dei malviventi.
Baldassare Maragioglio, in forza al Raggruppamento di P.S. di Palermo, all’alba del 24 novembre, nell’ambito dei servizi predisposti per la cattura dei componenti della banda di Salvatore Giuliano, partecipava ad un rastrellamento in località “Giardinello”, nei pressi di Montelepre (PA), paese natale del bandito e principale teatro delle sue imprese. A un tratto, la squadriglia fu attaccata da alcuni malviventi che, appostati fra le rocce, esplosero contro agenti e carabinieri numerosi colpi di armi automatiche, ingaggiando un violentissimo conflitto a fuoco, che si protrasse per oltre un’ora. I rinforzi, immediatamente allertati via radio, giunsero sul posto quando già i banditi si erano dileguati, lasciando però sul terreno il cadavere di…