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14 giugno 2008 Ugento (LE). Assassinato Peppino Basile, 61 anni, amministratore pubblico, per il suo impegno politico contro la mafia.
Peppino Basile, 61 anni, era un amministratore pubblico e parte della commissione provinciale Ambiente, impegnato in diverse battaglie politiche, amministrative e ambientali del Masaniello di Ugento. Ucciso con 19 coltellate la notte tra il 14 e il 15 giugno 2008 davanti al cancello della sua abitazione. La Procura di Lecce non ha individuato né esecutori né mandanti dell’assassinio di Peppino. Indagava sulle infiltrazioni delle mafie nella gestione rifiuti, sul pcb, su rifiuti radioattivi dentro la discarica di Burgesi, e su un centro di stoccaggio rifiuti realizzato con soldi pubblici, vandalizzato e mai utilizzato. Un omicidio efferato, che accese i riflettori su Ugento e sui suoi segreti e che scosse l’intero…
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24 marzo 1987 Saluzzo (CN). Ferito gravemente, in un agguato, Amedeo Damiano, amministratore nel servizio sanitario pubblico locale. Aveva denunciato delle irregolarità. Morì il il 2 luglio successivo per un’embolia polmonare, mentre era ancora ricoverato per le ferite riportate.
Amedeo Damiano è stato un amministratore nell’ambito della sanità pubblica; presidente dell’U.S.S.L. N.63 di Saluzzo fu ferito mortalmente in un agguato intimidatorio il 24 marzo 1987 a opera di un gruppo criminale. Amedeo Damiano aveva avviato due inchieste per gravi irregolarità all’interno della USSL che dirigeva. Dopo un lungo calvario in diverse strutture ospedaliere, morì mentre era ricoverato presso il centro riabilitativo di Montecatone a Imola. Erano trascorsi quattro mesi dall’agguato. I sicari condannati risultano legati alla famiglia ‘ndranghetista dei Belfiore. Fonte: vivi.libera.it Fonte: archiviolastampa.it Articolo del 25 marzo 1987 INDAGINE SULL’AGGUATO DI SALUZZO E’ GRAVE IL PRESIDENTE DELL’USL di alberto Gedda Sono proseguite per tutta la…