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1 Giugno 2016 Marsala. Assassinato Silvio Mirarchi, maresciallo capo dei Carabinieri, durante un appostamento con un collega nei pressi di una serra di marijuana.
“Silvio Mirarchi, vice comandante della stazione di Ciavolo, si trovava in appostamento con un collega in una zona molto periferica, non illuminata, e nei pressi di una serra di marijuana. I due carabinieri hanno notato qualcosa e sono scesi dall’auto, una volta intimato l’alt e dopo essersi identificati come carabinieri a loro indirizzo sono stati esplosi diversi colpi di pistola. Uno di questi ha reciso l’aorta al maresciallo Silvio Mirarchi. Da lì subito la corsa in ospedale a Marsala e poi il tentativo disperato di salvargli la vita al Villa Sofia di Palermo. Non c’è stato nulla da fare. Mirarchi è morto il giorno dopo.” Articolo del 31…
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27 Aprile 2013 Maddaloni (CE). Rimane ucciso Tiziano Della Ratta, carabiniere di 35 anni, in uno scontro con dei rapinatori.
Tiziano Della Ratta, carabiniere, 35 anni, perse la vita nella gioielleria Ogm di Maddaloni il 27 aprile 2013, quando una banda di rapinatori mise a segno il colpo dopo due tentativi andati a vuoto: uno a Grumo Nevano quella stessa mattina e un secondo tentativo nella stessa gioielleria teatro della tragedia dove uno dei componenti fu riconosciuto dalla titolare in quanto già autore di una rapina nell’oreficeria della cugina. Fu per questo motivo che all’apertura pomeridiana, il carabiniere Tiziano Della Ratta e il maresciallo Domenico Trombetta si appostarono e aspettarono i finti clienti. I due militari erano nascosti nel retro del negozio. Ne vennero concitati, la sparatoria, l’inseguimento. In dieci…
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6 Giugno 2008 Pagani (SA). Ucciso Marco Pittoni, sottotenente dei Carabinieri, in uno scontro con dei rapinatori in un Ufficio Postale.
Il tenente dei carabinieri Marco Pittoni perde la vita a seguito delle gravi ferite riportate in uno scontro a fuoco avvenuto il 6 giugno 2008 a Pagani. La mattina del 6 giugno il tenente Pittoni si trova nell’ufficio postale sito in corso Padovani, per mettere a punto delle misure di sicurezza sufficienti in grado di evitare eventuali rapine. Mentre Pittoni si trova nelle stanze interne, due banditi fanno irruzione nell’ufficio: un terzo uomo resta fuori a fare da palo senza accorgersi dell’auto dei carabinieri in attesa. I malviventi con armi in pugno intimano ai dipendenti dell’ufficio di consegnare loro il denaro. Il tenente Pittoni, allarmato dalle grida, interviene e inizia…
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13 Luglio 2007 Palermo. Filippo Salvi, 36 anni, maresciallo dei carabinieri, è morto precipitando in un burrone del monte Catalfano durante la ricerca di un latitante.
“Morire per senso del dovere: non vi è migliore definizione per spiegare un fatto doloroso che altrimenti non avrebbe spiegazione. Filippo Salvi è un maresciallo ordinario della Sezione Anticrimine di Palermo. Sempre il primo a lavorare e sacrificarsi, non si smentisce nemmeno nell’ultimo giorno della sua giovane vita. È il 13 luglio quando con altri militari si trova in territorio di Bagheria per un servizio di natura investigativa. L’appuntamento con la morte è un piede in fallo, il ciglio di un burrone sul monte Catalfano, nella zona di Aspra. Scivola, precipita. La routine di un giorno di ordinario pericolo si trasforma in tragedia.” (carabinieri.it ) Fonte: carabinieri.it Il…
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14 Luglio 2000 Francavilla Fontana (BR). Resta ucciso Antonio Dimitri, 32 anni, maresciallo dei Carabinieri, in un conflitto con due malviventi.
Antonio Dimitri, Maresciallo dei Carabinieri, 33 anni, originario di Castellammare di Stabia morì a Francavilla Fontana il 14 luglio del 2000. “Erano circa le tre del pomeriggio quando il Maresciallo Antonio Dimitri ed un suo collega, impiegati nell’ambito dell’Operazione Primavera, intervennero per bloccare i rapinatori che avevano assaltato la Banca Commerciale Italiana, all’angolo di viale Lilla e via San Francesco a Francavilla Fontana. I malviventi armati di taglierino, dopo essersi impossessati di circa venti milioni di lire, stavano tentando la fuga con due ostaggi. In quel momento davanti alla banca giunse l’auto con a bordo i due carabinieri di servizio in borghese. Antonio Dimitri non esitò un attimo ad intervenire,…
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4 marzo 1995 Palermo. Antonino Lombardo, maresciallo dei Carabinieri, viene ritrovato cadavere nella propria auto. Suicidio per mafia?
Antonino Lombardo, 49 anni, Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri, una vita in prima fila nella lotta alla mafia, da alcuni anni nel nucleo speciale dei Ros, il 4 marzo 1995 viene trovato privo di vita nella sua auto parcheggiata nel cortile del Comando Legione carabinieri Sicilia di Palermo, sul suo grembo l’arma d’ordinanza, con il dito ancora sul grilletto. Accanto a lui, una lettera di addio. La valigetta contenente “documenti importanti sulla trasferta negli Usa” con il boss Gaetano Badalamenti sparita. Ufficialmente morte per suicidio. La famiglia non crede al suicidio del loro caro, tante domande a cui ad ora non si è data una risposta. Articolo da…
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18 Gennaio 1994 Scilla (RC) I Carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo uccisi in un agguato
I carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, 36 e 31 anni, furono uccisi il 18 gennaio 1994, mentre, a bordo di un’auto di servizio, stavano scortando un furgone cellulare con a bordo un detenuto. Stavano viaggiando sull’A3 verso Palmi quando l’auto dei sicari si è affiancata alla gazzella dei carabinieri, sulla corsia Sud dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria, a tre chilometri dallo svincolo di Scilla, sparando decine di colpi con una mitraglietta. Una spedizione punitiva in piena regola. Articolo di Stop’ndrangheta.it Calabria, agguato ai carabinieri di Pantaleone Sergi – La Repubblica (19 gennaio 1994) Trappola mortale per due carabinieri uccisi ieri sera da un commando mafioso in provincia di…
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15 giugno 1993, Cesa (CE). Giovanni De Giorgi, carabiniere di 23 anni, restò ucciso in una sparatoria con dei malviventi.
Avrebbe compiuto 23 anni pochi giorni dopo Giovanni De Giorgi ma morì il 15 giugno del 1993 nel corso di una sparatoria successiva ad una rapina. Era un carabiniere libero dal servizio al momento dei fatti avvenuti a Cesa. Ferito gravemente, Giovanni riuscì comunque a fare fuoco colpendo a morte uno dei banditi e ferendone un altro. Giovanni De Giorgi morì, ma i malviventi furono arrestati e la refurtiva recuperata. (Fonte: giustizianews24.it ) Fonte: it.wikipedia.org Giovanni De Giorgi (Galatone (LE), 19 giugno 1970 – Cesa (CE) , 15 giugno 1993) è stato un militare italiano, carabiniere insignito di medaglia d’oro al valor militare: «Con grande coraggio e determinazione,…
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25 Ottobre 1992 Casandrino (NA). Ucciso il carabiniere Corrado Nastasi, 19 anni, nel corso di un tentativo di rapina.
Il Carabiniere Corrado Nastasi nato a Noto 18.02.1973, in servizio presso la stazione carabinieri di SANT’ANTIMO, reagendo coraggiosamente ad un tentativo di rapina, venne assassinato proditoriamente da alcuni rapinatori rimasti sconosciuti, il il 25 Ottobre 1992 alla periferia di Casandrino. Intorno a quell’omicidio, a nove anni di distanza, ancora non è stata fatta luce. Gli assassini di Corrado Nastasi, probabilmente, sono ancora in libertà. Di sicuro non hanno ancora saldato il conto con la giustizia per quell’efferato delitto. Fonte: ancispettoratosicilia.it Articolo da La Sicilia del 1 Marzo 2010 Intestazione della sede ANC di Avola al carabiniere Corrado Nastasi di Carmen Orvieto Avola,…
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4 Aprile 1992 Agrigento. Assassinato il Maresciallo dei Carabinieri Giuliano Guazzelli, l’Investigatore Puro.
Giuliano Guazzelli (Gallicano, Lucca, 6 aprile 1933 – Agrigento, 4 aprile 1992) è stato un militare italiano, vittima della mafia. Era soprannominato il mastino. Giuliano Guazzelli fu assassinato il 4 aprile 1992 sulla strada Agrigento-Menfi sulla sua auto Fiat Ritmo, gli assassini a bordo di un Fiat Fiorino, lo sorpassarono su un viadotto, spalancarono il portellone posteriore e lo uccisero a colpi di mitra e fucili a pompa. A Menfi, cittadina d’adozione del maresciallo, fu proclamato il lutto cittadino. Giuliano Guazzelli all’epoca dell’omicidio aveva già maturato l’età pensionabile, ma aveva deciso di restare in servizio, nonostante avesse subito numerosi intimidazioni ed era già riuscito a sfuggire ad un altro agguato.…