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28 Novembre 1949 Bagheria (PA). Uccisi i Carabinieri Francesco Butifar e Salvatore Messina.
Il 28 novembre 1949, il Maresciallo Capo Salvatore Messina, Comandante della Stazione Carabinieri di Bagheria Alta (PA), unitamente all’Appuntato Francesco Butifar, si recavano in una stalla per le ricerche di un carro agricolo oggetto di furto. Giunti sul posto i militari sorprendevano 6. Il Maresciallo procedeva alla loro identificazione, lasciando l’Appuntato Butifar a guardia, sull’ingresso. Nel corso delle operazioni il Maresciallo si accorgeva della presenza di una pistola lasciata su una cassa vuota, riuscendo ad impossessarsene. A questo punto uno dei malviventi estraeva una pistola dalla cintola e colpiva il Maresciallo Messina al quale, nel cadere, sfuggiva di mano l’arma. In un tentativo estremo il Sottufficiale cercava di estrarre la…
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25 Agosto 1949 Sancipirello (Palermo) la banda Giuliano uccide i carabinieri Giovanni Calabrese e Giuseppe Fiorenza.
Il 25 agosto del 1949, a Sancipirello (Palermo), la banda Giuliano uccide i carabinieri Giovanni Calabrese, 23 anni, e Giuseppe Fiorenza, 22 anni, originari di Modica (RG) e di Centuripe (EN), sulla porta della caserma, mentre uscivano per la perlustrazione serale del paese. Fonte centroimpastato.it A Sancipirello (Palermo) la banda Giuliano uccide i carabinieri Giovanni Calabrese e Giuseppe Fiorenza. Articolo del 27 Agosto 1949 archiviostorico.unita.it All’alba di ieri è morto il carabiniere ferito a San Cipirello L’attacco dei banditi sulla soglia della caserma PALERMO, 26 – Il larvato senso di ottimismo che i giornali governativi palermitani hanno cercato di infondere nell’opinione pubblica commentando i nuovi sistemi…
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19 Agosto 1949 Palermo. Strage di Passo di Rigano – Bellolampo. Restarono uccisi i Carabinieri: Giovan Battista Aloe, Armando Loddo, Sergio Mancini, Pasquale Antonio Marcone, Gabriele Palandrani, Carlo Antonio Pabusa e Ilario Russo.
Strage dei Carabinieri di Passo di Rigano – Bellolampo (PA) 19 agosto 1949 La strage si inquadra nel difficile contesto del secondo Dopoguerra. L’eccidio fu consumato alle 21.30 del 19 agosto 1949 in quella che allora era una piccola borgata alle porte di Palermo, posta sulla strada provinciale SP1 di accesso alla città provenendo da Partinico e Montelepre. Una strada, dunque, di obbligato passaggio. Qui il bandito Salvatore Giuliano, detto “Turiddu”, fece esplodere una potente mina anticarro, collocata lungo la strada. La deflagrazione investì l’ultimo mezzo, con a bordo 18 carabinieri, di una colonna composta da 5 autocarri pesanti e da due autoblindo che trasportavano complessivamente 60 unità del “XII…
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3 Settembre 1948 Partinico (PA). Uccisi Celestino Zappone, commissario PS, Antonio Di Salvo, capitano CC, e Nicola Messina, maresciallo CC, in un agguato della banda Giuliano.
Celestino Zappone, Commissario di Pubblica Sicurezza della Questura di Palermo, venne assassinato il 3 Settembre in un agguato compiuto in Via Finazzo a Partinico (PA) da parte di elementi della Banda Giuliano che scagliarono alcune granate contro il funzionario di Polizia e il capitano dei Carabinieri Antonio Di Salvo e il maresciallo dell’Arma Nicolò Messina che si trovavano con lui in quel momento. I tre membri delle Forze dell’Ordine, rimasti gravemente feriti, vennero finiti a colpi d’arma da fuoco dai banditi usciti allo scoperto. Centinaia di agenti di Polizia e carabinieri vennero inviati alla ricerca dei malviventi. Nel corso del rastrellamento il carabiniere Salvatore Marino rimase ucciso da una…
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8 Gennaio 1948 Partinico. Ucciso in un agguato Gaetano Minardi, carabiniere della squadra di polizia giudiziaria
Gaetano Minardi, 38 anni, carabiniere della squadra di polizia giudiziaria, fu ucciso, l’8 gennaio 1948, in un agguato mentre, insieme ad altri militari, tutti in borghese, erano in ricognizione in una località di Partinico. Si ringraziano il Sig. Nino Impallari, per la ricerca bibliografica, e il Sig. Gaetano Minardi, nipote, omonimo dell’ucciso, per averci segnalato il nominativo ed inviato la foto. Articolo del 9 Gennaio 1948 dal Giornale di Sicilia Carabiniere ucciso a Partinico in aspro conflitto con fuorilegge. Un’altra vile aggressione La cronaca purtroppo deve ancora una volta registrare una vile aggressione della quale è rimasto vittima un altro militare dell’arma benemerita nell’adempimento del dovere. Ieri…
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29 Novembre 1947 Partinico (PA). Ucciso in un agguato Luigi Geronazzo, Tenente Colonnello dei Carabinieri
Luigi Geronazzo, 50 anni, tenente colonnello del Carabinieri, medaglia d’Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: “Al comando di un battaglione Carabinieri impegnato duramente per più mesi contro una banda armata tristemente famosa per l’efferatezza dei gravi delitti compiuti, sempre primo nelle azioni più rischiose, dedicava tutto se stesso alla lotta, conseguendo proficui risultati e contribuendo a disorientare i fuorilegge. Di notte, mentre rincasava nella sede del comando, fatto segno, per rappresaglia, a scarica di arma da fuoco da malfattori in agguato, reagiva coraggiosamente, sebbene ferito mortalmente, facendo fuoco con la propria pistola. Montelepre (PA) – Partinico (PA) – Carini (PA) – Alcamo (TP) – Piana dei Greci (PA),…
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3 settembre 1947 Rocca di Monreale (PA). Morirono, in una azione contro un pericoloso latitante, il carabiniere Biagio Frugarello, il Commissario aggiunto di P.S. Aurelio Spampinato e il Vice Commissario di P.S. Aurelio Rinaldi
La Questura di Palermo, d’intesa con la Tenenza dei Carabinieri, aveva condotto complesse indagini per la cattura di un pericoloso latitante. Avendo appreso che questi aveva preso dimora in un casolare isolato in una zona rurale compresa fra il Sanatorio “G. Ingrassia” e la Caserma del Centro Addestramento Reclute dell’Esercito “Ciro Scianna”, organizzarono un servizio di appostamento. Il commissario Aurelio Spampinato insieme al commissario Armando Rinaldi ed al carabiniere Biagio Frugarello, intorno alle 4,10 del mattino, a bordo di una camionetta si fermarono in una trazzera, nel luogo dove già un buon numero di carabinieri ed agenti aveva provveduto a circondare la casa sospetta. Improvvisamente i cani iniziarono a latrare…
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13 febbraio 1947 Burgio (AG). Assassinato Matteo Palazzolo, carabiniere di 36 anni, in uno scontro con componenti della banda Giuliano.
Matteo Palazzolo, carabiniere di 36 anni, cadde nelle campagne di Burgio per mano, sembra, di alcuni componenti della banda Giuliano il 13 febbraio 1947. Le circostanze della morte vengono ben descritte dalla motivazione della concessione della Medaglia d’argento al valor militare: Il carabiniere scelto Matteo Palazzolo, partecipando volontariamente ed unitamente ad altri militari del luogo in un servizio notturno diretto all’arresto di un uomo resosi responsabile di tentato omicidio, e rifugiatosi in una casa colonica, perdeva la vita colpito al petto da un colpo di moschetto esplosogli da un altro pericoloso malfattore che in quel momento si rifugiava nella stessa casa. Fonte: salvofuca.blogspot.com Fonte: carabinieri.it NOTIZIARIO STORICO…
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25 Marzo 1946 Pioppo, fraz. Monreale (PA). Ucciso dalla banda Giuliano il carabiniere Francesco Sassano.
L’omicidio del carabiniere Francesco Sassano consumato la sera del 25 marzo 1946 a Pioppo, mentre vi trascorreva una licenza: solo perché avrebbe osato dire in paese di sentirsi capace di far catturare il capo bandito Giuliano, tre malfattori armati di mitra, introdottisi nella sua abitazione, lo costrinsero – sotto gli occhi delle sorelle Anna e Francesca, che terrorizzate non potettero dargli alcuno aiuto – ad uscire di casa ed a seguirli per breve tratto sulla strada Pioppo – Borgetto dove immediatamente, con alcune raffiche di mitra, lo trucidarono, quindi, prima di allontanarsi, posero sul cadavere del povero Sassano un foglio con la scritta: “questa e la fine delle spie. Giuliano’’;…
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28 Gennaio 1946 Strage di Feudo Nobile (CL). Uccisi i carabinieri: Fiorentino Bonfiglio, Vincenzo Amenduni, Emanuele Greco, Mario Boscone, Giovanni La Brocca, Vittorio Levico, Pietro Loria, Mario Spampinato
Emanuele Greco – Foto da muvilascari.it 28 Gennaio 1946 Strage di Feudo Nobile (CL). Uccisi otto carabinieri: Fiorentino Bonfiglio, Vincenzo Amenduni, Emanuele Greco, Mario Boscone, Giovanni La Brocca, Vittorio Levico, Pietro Loria, Mario Spampinato. “Feudo Nobile è poco più di una masseria persa nelle campagne vicino a Gela. All’inizio del 1946 ospitava una piccola caserma dei Carabinieri, l’unica presenza dello Stato per chilometri. La mattina del 10 gennaio 1946 il brigadiere Vincenzo Amenduni, comandante della stazione di Feudo Nobile e quattro dei suoi militari, usciti di pattuglia alla ricerca di alcuni ladri di bestiame, si trovarono sulla strada della banda di Rizzo. Ci fu uno scontro a fuoco,…