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26 Giugno 1990 San Lorenzo (RC). Ucciso Antonino Pontari, assessore del comune. Si era rifiutato di presentare le dimissioni impostegli dal clan
Antonino Pontari, 42 anni, assessore socialista all’urbanistica al Comune di San Lorenzo (Rc), responsabile dell’ufficio tecnico dell’ospedale “Morelli” di Reggio Calabria, fu assassinato con quattro colpi calibro 9 alla testa, perché si era rifiutato di dare le dimissioni imposte dal clan. L’agguato avvenne il 26 giugno del 1990 lungo la superstrada ionica, nei pressi dell’aeroporto “Tito Minniti”, dove Antonino Pontari, a bordo della sua Bmw, era fermo a un semaforo. A sparare, un killer a bordo di una moto, guidata da un complice. Secondo il racconto di alcuni pentiti, l’omicidio di Pontari avvenne su mandato del boss di San Lorenzo Domenico Paviglianiti, che però fu assolto in appello. A sparare sarebbe…
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3 ottobre 1985 Sant’Agata dei Goti (BN). Angelo Mario Biscardi, 35 anni, vicesindaco ed assessore all’Urbanistica, fu assassinato dalla camorra perché si era opposto alle mire della malavita.
Angelo Mario Biscardi, 35 anni, di Sant’Agata dei Goti (BN), fu ucciso per la sua attività politica che aveva portato ad operare in un settore cardine in rapporto anche ai consistenti stanziamenti previsti per la riattivazione di edifici danneggiati dal sisma. L’omicidio non fu un episodio isolato di violenza, quanto piuttosto il culmine inaudito di una lunga serie di atti di sopraffazione e criminalità che interessarono la collettività fino allora tranquilla di S. Agata dei Goti. Biscardi era un osso duro, uno scoglio difficile da superare per chi voleva aggirare norme e regolamenti e gestire per il proprio interesse i fondi per la ricostruzione post-terremoto: egli cercò di impedire lo…
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3 Febbraio 1983 Lusciano (Ce). Francesco Brunitto, assessore democristiano responsabile dell’urbanistica, cadde sotto il tiro dei killer della malavita.
Francesco Brunitto Assessore democristiano al Comune di Lusciano (Ce), si occupava di urbanistica. Fu ucciso il 3 febbraio 1983. Per questo omicidio finirono in carcere i sei fratelli De Cicco, personaggi di spicco della criminalità organizzata. L’assassinio dell’assessore democristiano fu l’ultimo episodio di una catena di intimidazioni contro l’amministrazione comunale di Lusciano. Fonte: Memoria Nomi e storie delle vittime innocenti delle mafie Ed. Abele 2015 Il libro realizzato da Libera – Associazioni, nomi, e numeri contro le mafie, è curato da Marcello Cozzi, Riccardo Christian Falcone, Iolanda Napolitano, Simona Ottaviani, Peppe Ruggiero Si ringrazia amicidilibera.blogspot.it per l’aiuto nella ricerca di nomi e storie da non dimenticare Articolo…