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26 Luglio 1993 Scanzano (MT). Vincenzo De Mare, autotrasportatore, ucciso per aver rifiutato un carico di rifiuti tossici.
Vincenzo De Mare, autotrasportatore di Scanzano (MT), è stato ammazzato con due colpi di fucile mentre era al lavoro nel suo podere in località Terzo Cavone il 26 luglio del 1993. Un efferato omicidio di cui ancora non si conoscono mandanti e autori ma su cui gli inquirenti continuano ad investigare. L’ipotesi più accreditata è che sia stato ucciso perché si rifiutava di trasportare rifiuti tossici. Nel 2004 i Carabinieri trovarono dei bidoni di rifiuti chimici presso una delle aziende, da tempo chiusa, per cui Vincenzo De Mare lavorava. C’è stato un testimone che, ai carabinieri, fece delle rivelazioni in tal senso, facendo anche i nomi di due possibili killer,…
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5 Gennaio 1979, a Rizziconi (RC) Assassinati Carmelo Di Giorgio e Primo Perdoncini, avevano acquistato agrumi dai produttori della piana di Gioia Tauro turbando così il mercato agrumicolo controllato dalla ‘ndrangheta.
Carmelo Di Giorgio lavorava come operaio insieme a Primo Perdoncini nella ditta Montresor e Morselli di Verona. Carmelo aveva solo 24 anni ed era appena diventato padre, originario di Lentini (SR), mentre Primo, di 31 anni, era residente nella provincia di Verona. Stavano guidando un camion carico di arance, quando furono aggrediti in una strada consortile nei pressi di Rizziconi e ridotti in fin di vita. Entrambi ricoverati in condizioni disperate, morirono il 5 gennaio 1979. Avevano acquistato agrumi dai produttori della piana di Gioia Tauro turbando così il mercato agrumicolo controllato dalla ‘ndrangheta. (Fonte: vivi.libera.it ) Tratto dal libro Dimenticati Vittime della ‘ndrangheta di Danilo Chirico e…