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9 agosto 2016 Lamezia Terme (CZ). Assassinato Francesco Pagliuso, 43 anni, avvocato penalista. Ucciso per aver difeso due presunti omicidi.
L’avvocato Francesco Pagliuso, è stato ucciso la sera del 9 agosto del 2016, al rientro nella sua abitazione, freddato a colpi di pistola, da un killer che lo ha atteso nel giardino di casa. L’inchiesta Reventinum ha consentito di ricostruire e identificare i presunti mandanti ed esecutori dell’omicidio di Francesco Pagliuso. Secondo la ricostruzione della Procura sarebbero stati Giuseppe e Luciano Scalise a sentenziare la morte del penalista lametino poi nei fatti eseguito dal killer a pagamento Marco Gallo. Entrambi i procedimenti sono ancora in corso. L’avvocato Pagliuso avrebbe “pagato” il fatto di essere il legale difensore di Domenico Mezzatesta, fratello di Gregorio, ucciso a Catanzaro, e autore insieme al…
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6 Maggio 1986 Messina. Viene ucciso Nino D’Uva, 61 anni avvocato penalista, uno dei difensori nel maxiprocesso di Messina. Condannato a morte perché la sua difesa ritenuta troppo blanda e, forse, per essersi rifiutato di difendere un boss calabrese.
La sentenza di morte è stata scritta con una scarpa: dalle gabbie del maxi – processo in corso a Messina per mafia volò uno scarpa che finì per colpire l’avvocato Nino D’Uva. Era il segnale che un ragazzino, nascosto tra il pubblico, stava aspettando. Era il segnale che tutti gli imputati attendevano per scatenare il primo messaggio di guerra. Di lì a poco la sentenza venne eseguita, alle 19 del 6 maggio 1986. Il legale era nel suo ufficio, in via San Giacomo, stava per fare una telefonata. Era solo in quel momento e aveva aperto il portone al killer. Forse non si è neanche accorto che mentre tentava di…
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21 giugno 1982 Cosenza. Ucciso Silvio Sesti, 50 anni, avvocato penalista
Silvio Sesti, notissimo avvocato cosentino, difende esponenti dei due clan in lotta. Un ruolo delicatissimo e difficile in quei giorni terribili. Per screditarlo e per cancellarlo dalla scena forense cittadina, qualcuno, infatti, fa circolare la voce (del tutto priva di fondamento) che egli s’impegni con maggiore vigore nell’assistenza legale offerta agli uomini del gruppo Perna. Basta questo sospetto ad armare la mano di due killer napoletani, Alfonso Pinelli e Sergio Bianco, i quali piombano nell’abitazione-studio del penalista con la scusa di un appuntamento e l’uccidono a colpi di pistola caslibro 7,65. […] Mamma ’ndrangheta. La storia delle cosche cosentine dalla fantomatica Garduña alle stragi moderne – di Arcangelo Badolati- Ed.…