• 18 Aprile 1991 Villa Literno (CE). Salvatore Richiello, bambino di 12 anni, viene ucciso per non lasciare testimoni insieme al padre ed al fidanzato della sorella.

    Salvatore Richiello viene ucciso a Castelvolturno a soli 12 anni mentre si trova in auto insieme al padre Michele e ad un amico, Pellegrino De Micco, morti anch’essi. Il dodicenne e il padre erano saliti sull’auto di Pellegrino De Micco per fare un giro per il centro di Castelvolturno. De Micco aveva precedenti penali ed era il vero obiettivo dell’agguato mortale. Per l’omicidio è stato condannato all’ergastolo il boss Michele Zagaria e a 15 anni il pentito Luigi Diana. 30 anni di reclusione per l’esponente del clan dei Casalesi Pasquale Apicella. 21 aprile 1991 Fonte:  fondazionepolis.regione.campania.it     Fonte: ricerca.repubblica.it Articolo del 21 aprile 1991 AVEVA SOLO 12 ANNI I…

  • 9 Gennaio 1991 Taranto. Uccisa Valentina Guarino, bambina di 6 mesi, insieme al padre, vittima predestinata.

    Pur di uccidere un pregiudicato di 37 anni, vittima predestinata, non hanno esitato ad ammazzare anche la sua bambina di sei mesi che gli era accanto. È anche in questo, in una ferocia che non si ferma davanti a nulla, neppure a una piccola innocente, la cruenta battaglia che i clan rivali della malavita si combattono a Taranto da ormai due anni e mezzo. Questa volta a morire è stata Valentina Guarino. Era tra le braccia della madre, seduta accanto al posto di guida di una Lancia Prisma. Al volante Cosimo Guarino. Il bersaglio dei sicari era lui: non un pregiudicato qualunque, ma il cognato di Gianfranco Modeo, un boss…

  • 10 Ottobre 1990 Caltagirone (CT). Assassinato Giuseppe Aiello, bambino di 12 anni, testimone dell’omicidio del pastore per cui lavorava.

    Giuseppe Aiello, un bambino di dodici anni, di Caltagirone (CT) nel tempo libero dalla scuola, per aiutare la famiglia, andava a lavorare in campagna da un pastore, Giacomo Grimaudo, con precedenti penali per abigeato. Era l’8 ottobre del 1990. L’agguato è scattato intorno alle 18,30 in contrada Racineci, dove Grimaudo possedeva un ovile nel quale erano radunate le sue ottocento pecore. Una mandria imponente che era stata ingrandita recentemente. Il pastore, aiutato dal ragazzetto, aveva completato il raduno degli animali e si era appena dedicato alle operazioni di mungitura. Gli assassini sono arrivati silenziosamente alle spalle, cogliendolo di sorpresa. Un attimo per prendere la mira e poi si e scatenato…

  • 16 Settembre 1990 Casoria. Assassinato Andrea Esposito, bambino di 12 anni. Era il testimone di un agguato nel bar dove lavorava come garzone da tre mesi. Nell’agguato viene ucciso anche il barista Sergio Esposito, 32 anni, (omonimo).

    Andrea Esposito e Sergio EspositoHa visto cadere ai suoi piedi il cassiere e il barista, colpiti da una gragnuola di proiettili. Quando si è accorto di essere diventato un testimone scomodo Andrea Esposito, 12 anni, garzone del bar all’interno del mercato ortofrutticolo di Casoria, ha tentato di rifugiarsi dietro il bancone, rannicchiandosi sulla pedana di legno. Ma non ce l’ha fatta: il killer, con ferocia bestiale, lo ha raggiunto e giustiziato» con un colpo di pistola alla testa. Nell’agguato viene ucciso anche il barista Sergio Esposito, 32 anni, (omonimo). (da  archiviostorico.unita.it )   Fonte: Dal libro I boss della camorra di Bruno De Stefano     Articolo del 16 Settembre 1990…

  • 14 Settembre 1990 Casola di Napoli. Ucciso Paolo Longobardi, bambino di 8 anni.

    Paolo Longobardi aveva solo otto anni e l’unica sua colpa era di essere figlio di un uomo forse affiliato o solo un conoscente di un affiliato ad un clan camorristico contrapposto ad un altro. Una lotta cruenta di cui il piccolo Paolo è la cinquantasettesima vittima in meno di due anni. È accaduto a Casola di Napoli il 14 settembre del 1990.       Fonte: fondazionepolis.regione.campania.it Un agguato in cui il piccolo Paolo e suo padre Antonio Longobardi, un netturbino di 36 anni, vengono massacrati con quattro colpi di fucile automatico da caccia: ecco la causa della cinquantaseiesima e cinquantasettesima vittima in meno di due anni della guerra tra…

  • 2 Luglio 1990 Milazzo. Ucciso Giuseppe Sottile, 13 anni. Vittima innocente di un regolamento di conti.

    Giuseppe Sottile, un ragazzino di 13 anni, aveva appena trascorso, in paese, una serata serena con la propria famiglia, il papà, la mamma e le due sorelline, quando un commando, appostato davanti alla loro abitazione, al loro rientro, ha aperto il fuoco senza pietà. Il padre ha tentato di proteggerlo con il proprio corpo ma una pallottola lo ha colpito al petto e quando è arrivato in ospedale ormai non c’era più nulla da fare. Il padre, anche se gravemente ferito, si è salvato.       Fonte:  archiviolastampa.it Articolo del 3 luglio 1990 Ucciso a tredici anni dalla mafia Ma l’obiettivo dell’agguato era il padre, solo ferito di Nino…

  • 18 Maggio 1990 Napoli. Ucciso Nunzio Pandolfi, bambino di due anni, mentre era in braccio al padre vero obiettivo dell’agguato.

    Il 18 maggio 1990, nel Rione Sanità di Napoli, si consuma il terribile omicidio di Nunzio Pandolfi, di solo 2 anni. Il bambino è in braccio al padre, Gennaro Pandolfi, anni 29, quando i killer fanno irruzione nella loro abitazione uccidendolo con colpi di arma da fuoco alla testa. L’obiettivo dell’agguato è Luigi Giuliano, boss di Forcella che pure resta ucciso. Il padre di Nunzio, Gennaro, secondo le indagini è autista dei Giuliano e la sua uccisione sarebbe stata necessaria per pareggiare i conti nella faida con i superboss di Secondigliano. Il 9 giugno 2009 l’ultima sentenza per la V Corte di Assise di Napoli che condanna all’ergastolo Luigi Giuda,…

  • 18 Marzo 1990 Rosarno (RC) Rapito Michele Arcangelo Tripodi, bambino di 12 anni. Il corpo ritrovato dopo 7 anni.

    Michele Arcangelo Tripodi, un bambino di 12 anni scomparso il 18 marzo del 1990 venne ritrovato dopo 7 anni, il 14 luglio 1997, in una fossa nelle campagne di Rosarno. La madre lo riconobbe dagli indumenti indossati. Il 26 novembre successivo venne ucciso anche il padre, Rocco Tripodi, commerciante all’ingrosso di agrumi, con precedenti penali in odor di mafia, ex sorvegliato speciale di pubblica sicurezza; con lui sarà ucciso anche un onesto commercialista, Ferdinando Barbalace, che si era fermato sul luogo dell’attentato pensando ad un incidente stradale. Sulla base delle indagini che hanno svolto i Carabinieri è emerso che il sequestro di Michele Tripodi, effettuato da alcuni affiliati alla ‘ndrangheta,…

  • 23 Febbraio 1990 Vibo Valentia. Saverio Purita, bambino di 11 anni, scompare, lo ritrovano il 27 morto soffocato e bruciato.

    Saverio Purita ha solo undici anni quando viene ucciso come il peggiore dei boss. Abita a Vibo, frequenta la scuola e in paese tutti lo conoscono. Non è un ragazzino normale, non si è più ripreso da un incidente stradale che lo ha costretto a una lunga convalescenza. La sera del 23 febbraio 1990 esce di casa per andare a giocare in Piazza Martiri dell’Ungheria nel centro della cittadina. Lo vedono tirare calci al pallone. Poi scompare. Per cinque giorni si teme per la sua vita, e il 27 febbraio le ipotesi degli investigatori sono scavalcate dai fatti. In peggio. Il ragazzo viene ritrovato in una pineta nella zona Mezzapraia…

  • 23 Gennaio 1990 Sciara (PA). Assassinato Angelo Selvaggio, bambino di 11 anni, ucciso per aver rubato due pecore.

    Angelo Selvaggio venne ucciso a 11 anni. “Selvaggio di nome e di fatto…” borbottavano gli adulti, guardandolo e scuotendo il capo. Eh sì, perché Angelo era un demonietto. Orfano di padre, viveva con la madre a Sciara, il paese di Salvatore Carnevale. Era uno di quei bambini di cui i maestri o i professori dicono: “è intelligente, è furbo, è perspicace, ma ha l’argento vivo addosso!” La madre Santina Rizzo ne aveva denunciato la scomparsa il 23 gennaio 1990. Due giorni dopo venne trovato sotto un cespuglio all’ingresso del paese: era stato ucciso a coltellate per avere rubato due pecore. (Fonte: instoria.it)     Articolo da La Repubblica del 26…