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27 Agosto 1987 Niscemi (CL). Giuseppe Cutruneo e Rosario Montalto, bambini di 8 e 11 anni, restano uccisi, mentre giocano per strada, da una sventagliata di proiettili. Vittime di uno scontro a fuoco tra boss su due auto nel centro del paese.
Giuseppe Cutruneo, 8 anni, e Rosario Montalto, 11 anni, stavano giocando per strada, vicino le proprie abitazioni nel centro di Niscemi (CL). All’improvviso da un’auto che ne insegue un’altra parte una sventagliata di proiettili. Per i due bambini non c’è scampo. Giuseppe muore all’istante; Rosario, raggiunto a sua volta da quattro colpi, che gli hanno spappolato i polmoni, il fegato e il colon, muore dopo 56 ore di sofferenza. Articolo di La Repubblica del 29 Agosto 1987 GIOCAVA PER STRADA, UCCISO di Giuseppe Cerasa NISCEMI Giochi di morte in una torrida sera d’estate, un regolamento di conti concluso in un bagno di sangue nel centro di…
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19 dicembre 1986 Lamezia Terme (CZ). Antonio De Fazio, bambino di 4 anni, viene ucciso con un colpo di pistola mentre si trova in casa.
Antonio De Fazio, un bambino di 4 anni, viene ucciso mentre si trovava in casa, a Lamezia Terme il 19 dicembre ’86, con un colpo di pistola, una Magnum 357, poi trovata nell’abitazione, con la matricola abrasa, di proprietà dello zio del bambino. Non sappiamo se qualcuno è stato condannato e se è stato realmente un omicidio accidentale, come sembrerebbe dagli articoli riportati, ma noi vogliamo ricordare un bambino, ennesima vittima innocente di un contesto sicuramente mafioso. Fonte: archiviolastampa.it Articolo del 20 dicembre 1986 UN BIMBO DI QUATTRO ANNI UCCISO A LAMEZIA TERME CATANZARO — Un bambino di quattro anni, Antonio De…
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7 Ottobre 1986 Palermo. Claudio Domino, bambino di 11 anni, fu ucciso con un colpo di pistola inferto in fronte a bruciapelo.
Claudio Domino, bambino di 11 anni, fu assassinato vicino alla cartolibreria gestita dalla madre. Un giovane in moto e con il volto coperto da un casco chiamò il bambino per nome mentre stava giocando e, dopo averlo avvicinato, gli puntò la pistola in fronte sparandogli a bruciapelo. Claudio sarebbe stato ucciso perché aveva visto confezionare alcune dosi di eroina in un magazzino. Cancemi ha riferito che, proprio sulla base di quell’indizio, Riina incaricò tutti i capimandamento di “svolgere indagini”. Un’inchiesta conclusa a tempo di record: il 20 dicembre 1986 scomparve Salvatore Graffagnino, 52 anni, titolare del bar davanti al quale era avvenuto l’agguato. Alcuni confidenti riferirono alla polizia che l’uomo…
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8 luglio 1985 Reggio Calabria. Gianluca Canonico, bambino di 10 anni, muore dopo cinque giorni di agonia, unica vittima di uno scontro a fuoco tra bande
Gianluca Canonico, fu ucciso davanti casa da un proiettile vagante esploso nel corso di una sparatoria avvenuta in via Fratelli Spagnolo al Rione Pescatori. Gianluca, aveva solo 10 anni, quando, la sera del 3 luglio 1985, rimase gravemente ferito. Trasportato in ospedale in stato di coma per la grave ferita alla testa, morì dopo cinque giorni. Articolo del 5 Luglio 1985 da ricerca.repubblica.it SPARATORIA FRA TEPPISTI UN BAMBINO IN FIN DI VITA di Pantaleone Sergi REGGIO CALABRIA – ” terribile morire così, a dieci anni”: il professor Giuseppe Caminiti, primario del Centro di Rianimazione degli Ospedali Riuniti di Reggio, ne ha viste tante di morti atroci…
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2 Gennaio 1984 Ottaviano (NA). Ucciso Silvio Iervolino, bambino di due anni e mezzo, colpito alla testa da proiettili diretti allo zio con cui stava giocando.
“Tre anni li avrebbe compiuti a maggio, ma la barbara legge della vendetta camorristica non risparmia la vita nemmeno ai bambini. Silvio Iervolino, due anni e mezzo, nipotino di un pregiudicato proposto per la sorveglianza speciale e noto come affiliato all’organizzazione criminale di Raffaele Cutolo, è stato trapassato dagli stessi proiettili che hanno gravemente ferito lo zio durante un agguato di clan avversari.” Fonte: Dal libro I boss della camorra di Bruno De Stefano Articolo del 3 Gennaio 1984 da archiviostorico.unita.it Gli assassini volevano colpire lo zio Agguato della camorra a Ottaviano, ucciso un bambino di due anni di Maddalena Tulanti La vittima designata, un esponente cutoliano,…
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15 Dicembre 1983 Napoli, rione Siberia. Resta ucciso il bambino Luigi Cangiano, 10 anni, in uno scontro tra polizia e gente dei clan.
Il 15 dicembre del 1983 nel Rione Siberia, un quartiere popoloso e fatiscente, non lontano dal carcere di Poggioreale, Luigi Cangiano, dieci anni, rimane ucciso da un proiettile vagante. Stava giocando con un gruppetto di amici, quando la polizia ed una banda di spacciatori si fronteggiano in un conflitto a fuoco. Tre agenti della sezione narcotici della squadra mobile della questura, in abiti civili, bloccano due persone, trovate in possesso di un quantitativo di droga e di una pistola. Mentre gli agenti procedono alla loro identificazione, da un pianerottolo al piano ammezzato di un isolato adiacente, alcuni sconosciuti aprono il fuoco. Gli agenti rispondono con le pistole di ordinanza. Alla…
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4 Novembre 1983 San Ferdinando (RC). Uccisi Domenico Cannatà, bambino di 10 anni, e Serafino Trifarò, 15 anni, solo per inviare un messaggio al padre di uno dei due ragazzi.
Domenico Cannatà, undici anni ucciso insieme a Serafino Trifarò, 14 anni in un agguato a San Ferdinando, centro agricolo della Piana di Gioia Tauro, la sera del 4 novembre 1983. I due sono rimasti coinvolti in una sparatoria avvenuta davanti a un locale. Secondo la ricostruzione della sparatoria, l’obiettivo dei sicari, i quali hanno sparato da una macchina in corsa numerosi colpi di pistola e di fucile da caccia caricato a pallettoni, era il padre del piccolo Domenico Cannatà, Vincenzo, di 39 anni, pregiudicato, schedato come mafioso. Vincenzo si trovava accanto al figlio e al ragazzo Serafino Trifarò. I due ragazzi sono stati colpiti al petto e alla testa da…
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6 Gennaio 1983 San Gennariello Vesuviano. Ucciso Michele Iervolino, un bambino di 7 anni, da pallottole destinate, forse, al fratello Giuseppe di 23 anni, rimasto ucciso insieme a lui.
Michele Iervolino, un ragazzino di appena 7 anni, ed fratello Giuseppe, di 23 anni sono le vittime di un delitto di camorra. I due sono stati assassinati il 6 gennaio del 1983 nella casa dei genitori a San Gennariello Vesuviano, un piccolo comune della provincia di Napoli. Si trovavano in cucina quando nella casa hanno fatto irruzione tre sconosciuti. Probabilmente «obiettivo» degli assassini era Giuseppe Iervolino. Ma nell’inferno di fuoco scatenato le pallottole hanno raggiunto anche il piccolo Michele. Fonte: Dal libro I boss della camorra di Bruno De Stefano Articolo del 7 Gennaio 1983 da archiviostorico.unita.it Con il fratello vicino a Napoli Bambino di sette anni…
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9 novembre 1982 Caraffa del Bianco (RC). Giovanni Canturi, bambino di 13 anni, ucciso insieme allo zio, obiettivo dell’agguato
Giovanni Canturi, tredici anni, viene ucciso il 9 novembre 1982 a Caraffa del Bianco (RC) mentre accudisce gli animali insieme con lo zio, vittima designata dei killer. Fonte: vivi.libera.it Tratto dal libro: DIMENTICATI Vittime della ‘ndrangheta di Danilo Chirico e Alessio Magro È una vendetta che viene dall’Australia quella che ha portato alla morte del tredicenne Giovanni Canturi. Nel 1970 lo zio Rosario Zerilli ha commesso un omicidio nella cerchia dell’emigrazione, ripagato con una doppia punizione: il carcere in terra straniera e l’assassinio del figlio a Caraffa del Bianco, il suo paese d’origine. Scontata la pena, è stato espulso ed è tornato a casa. Zerilli…
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24 ottobre 1982 Pizzini di Filandari (VV). I fratelli Antonio Pesce, 10 anni, e Bartolo Pesce, 14 anni, restano uccisi da una bomba posta per sbaglio davanti alla loro abitazione.
Due malavitosi piazzano una bomba in località Pizzini di Filandari (VV) sbagliando il posto e uccidendo Bartolo Pesce, 14 anni, che stava giocando insieme a suo fratello Antonio Pesce di dieci anni. Era il 24 ottobre 1982. Fonte: vivi.libera.it Nella esplosione restorono ferite anche altre quattro persone. Fonte: archivio.unita.news Articolo del 26 ottobre 1982 L’atroce attentato era destinato a un’altra famiglia Trucidati per errore nella guerra mafiosa i due bimbi in Calabria di Filippo Veltri La bomba doveva esplodere molto probabilmente davanti all’abitazione di noti esponenti della malavita – Per giovedì indetta una manifestazione dalla CGIL-CISL-UIL. FILANDARI (Catanzaro) — Strage di Innocenti. Due bambini, due fratelli massacrati…