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14 Marzo 1948 Corleone (PA). Giuseppe Letizia, 13 anni, fu testimone dell’omicidio di Placido Rizzotto, morì tre giorni dopo il ricovero nell’ospedale diretto da Michele Navarra, mandante dell’omicidio di Rizzotto.
Giuseppe Letizia (Corleone, 1935 – Corleone, 14 marzo 1948) è stato un giovane pastore, vittima della mafia. All’età di 13 anni assistette all’omicidio del sindacalista Placido Rizzotto, ucciso il 10 marzo 1948 da Luciano Liggio, luogotenente di Michele Navarra, capomafia di Corleone. La notte in cui avvenne il delitto, Giuseppe Letizia era nelle campagne corleonesi ad accudire il proprio gregge. Il giorno seguente fu trovato delirante dal padre, che lo condusse all’ospedale Dei Bianchi diretto da Navarra. Lì, il ragazzo, in preda di una febbre alta, raccontò di un contadino che era stato assassinato nella notte. Curato con un’iniezione, morì ufficialmente per tossicosi, sebbene si ritenga che al ragazzo possa…
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8 novembre 1874 Bagheria (PA). Resta ucciso Emanuele Attardi, 11 anni, in un agguato verso il padre, Gaspare, Cancelliere della Pretura.
Vengono esplosi colpi di arma da fuoco contro il Cancelliere della locale Pretura, Gaspare Attardi, deciso oppositore della mafia del paese: nell’episodio rimase ucciso il figlio Emanuele di 11 anni (Nota a pag. 105 del libro: Il nome e la cosa: “Quando la mafia non si chiamava mafia” di Giovanni Tessitore” Fonte: storiadelmovimentooperaio Novembre: Bagheria (Pa), esplosi colpi di arma da fuoco contro il cancelliere della locale pretura, Gaspare Attardi, deciso oppositore della mafia del paese: nell’attentato, è ucciso il figlio Emanuele di 11 anni. Fonte: bagherianews.com […]Per quanto riguarda la violenza a Bagheria durante quegli anni , non possiamo non rivolgerci al racconto estremamente realistico…