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11 Luglio 1989 Camporeale (PA). Restano uccisi Paolo Vinci, 17 anni, e Calogero Loria, 26 anni, in un agguato non a loro destinato.
Paolo Vinci era un ragazzo di 17 anni. L’11 luglio 1989 stava aiutando Calogero Loria, di 26 anni, e il cugino Filippo a caricare di legname un autocarro in contrada Serpi nelle campagne di Camporeale, un paese a 50 chilometri da Palermo. Poco prima delle 21:00 un commando di killer arrivò al podere dei cugini Loria per uccidere Filippo. Calogero e Paolo furono trucidati mentre Filippo fuggiva. Fonte: liberanet.org Articolo di La Repubblica del 13 Luglio 1989 UN ALTRO FEROCE DELITTO MAFIOSO DUE MASSACRATI A COLPI DI LUPARA PALERMO Li hanno massacrati con una ferocia inaudita, con colpi di fucili a lupara e pistole di grosso calibro, devastandogli…
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25 Marzo 1957 Camporeale (PA) uccisi Pasquale Almerico, sindaco DC, e Antonio Pollari, un passante.
Pasquale Almerico (Camporeale, 12 luglio 1914) fu assassinato il 25 marzo 1957 a Camporeale, in via Minghetti, da cinque uomini a cavallo armati di mitra. Anche un giovane passante, Antonio Pollari, rimase ucciso. La prima Commissione Parlamentare Antimafia arrivò alla conclusione che a decidere la sua condanna a morte fu il potente capomafia di Camporeale “don” Vanni Sacco, che era implicato anche nell’assassinio del segretario socialista della Camera del Lavoro, Calogero Cangelosi. Almerico aveva infatti osato rifiutare la tessera della Democrazia Cristiana al boss Vanni Sacco, che aveva militato nel Partito Liberale Italiano ed ora voleva esercitare il suo influsso su quello scudocrociato, insieme ad altri trecento mafiosi del paese.…
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1 Aprile 1948 Camporeale (PA). Ucciso Calogero Cangialosi, 42 anni, sindacalista.
Calogero Cangialosi, 42 anni, sposato con quattro figli, segretario della CGIL di Camporeale (PA), si batteva per l’applicazione dei decreti Gullo sulla divisione del grano a 60 e 40 e sulla concessione alle cooperative contadine delle terre incolte e malcoltivate degli agrari. La sera del 1° aprile del 1948, nonostante fosse sempre scortato dagli amici del sindacato, mentre faceva ritorno alla propria abitazione, qualcuno con un mitra sparò sul gruppo ferendone gravemente due ma Calogero, colpito alla testa e al petto, spirò all’istante. “Calogero Cangialosi fu il 36esimo sindacalista assassinato dalla mafia in quegli anni del secondo dopoguerra. Per quell’omicidio, la giustizia «ingiusta» di allora non riuscì nemmeno ad imbastire…