• 1 Dicembre 2008 Casalnuovo, Napoli. Raffaele Manna, commerciante 62enne, ucciso in una rapina.

    Raffaele Manna, 64 anni, commerciante di prodotti agricoli e mangimi di Casalnuovo, il 1 dicembre 2008 subisce una rapina da parte di quattro persone e reagisce colpendo uno dei ladri con un bastone di legno. Uno dei rapinatori risponde a sua volta sparando quattro colpi che uccidono Manna. Diego Solla, di 19 anni, e Antonio Caiazzo, di 30 anni, sono subito arrestati, interrogati e trasferiti al carcere di Poggioreale. Ai due, entrambi napoletani, si aggiungono Gennaro Apollo, legato al clan camorristico dei Sarno, e Antonio Varlese, arrestato successivamente. I carabinieri di Castello di Cistema costituiscono una piccola task force guidata dal maggiore Fabio Cagnazzo e coordinata dal pm Salvatore Pisco per dare…

  • 5 Maggio 1990 Casalnuovo (NA). Resta ucciso per errore Pasquale Feliciello, 50 anni.

    Pasquale Feliciello, 50 anni, padre di nove figli, impiegato presso la ASL di Napoli, rimase ucciso il 5 Maggio del 1990 fuori di un circolo ricreativo di Casalnuovo, dove risiedeva, perché si trovava nelle vicinanze di un pregiudicato contro cui era diretto il raid criminale. I figli, che avevano perso la mamma due anni prima, hanno dovuto subire le dicerie infamanti del paese, la perquisizione dei carabinieri in casa, alla ricerca di armi, il telefono sotto controllo. C’è voluto del tempo ma alla fine la famiglia ha avuto giustizia: Pasquale Feliciello è stato dichiarato vittima innocente della camorra.     Pasquale Feliciello era nato a Casalnuovo di Napoli il 7…

  • 30 aprile 1990 Casalnuovo di Napoli. Assassinato Vincenzo Agrillo, 47 anni, imprenditore edile candidato alle elezioni comunali di Pomigliano D’Arco.

    Il 30 aprile del 1990 a Casalnuovo di Napoli veniva assassinato Vincenzo Agrillo, 47 anni, candidato alle elezioni comunali del 6 maggio successivo a Pomigliano D’Arco. Vincenzo Agrillo gestiva una piccola impresa edile, che si occupava principalmente di edilizia privata, e si era pensato, in un primo momento, che fosse vittima di richieste estorsive a cui si era rifiutato di dare seguito. Dalle indagini gli inquirenti sono arrivati alla conclusione che Agrillo, se fosse stato eletto, avrebbe rotto un equilibrio per il controllo delle amministrazioni locali e degli appalti. “Tale omicidio riportava l’attenzione degli inquirenti sul problema inquietante  dell’interessamento della criminalità organizzata alla scelta dei candidati ed al successivo controllo…