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12 Settembre 1997 Alcamo (TP) Gaspare Stellino, morto suicida perché solo contro il racket delle estorsioni.
Gaspare Stellino, 53 anni, titolare di una torrefazione nel centro di Alcamo (TP) si è suicidato il 12 settembre del 1997, per paura di dover confermare agli investigatori le accuse contro i boss che da anni lo taglieggiavano, che continuano a imporre il pizzo a decine e decine di commercianti, imprenditori, artigiani e chiunque svolga un’attività, compresi gli ambulanti, sperando così di “salvare” la sua famiglia dalle loro ritorsioni. Articolo del 31 Luglio 2008 da senzamemoria.wordpress.com Suicidio da Pizzo, da soli si muore IL SUICIDIO DI GASPARE STELLINO, COMMERCIANTE ALCAMESE È il 12 settembre del 1997. Ci troviamo ad Alcamo e fa ancora caldo. Gaspare Stellino di 57…
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5 marzo 1997 San Michele Salentino (BR). Ucciso Michele Lerna, commerciante, durante una rapina nella propria abitazione.
Il commerciante Michele Lerna fu ammazzato a San Michele Salentino, il 5 marzo del 1997, nel corso di una rapina nella sua abitazione che coinvolse l’intera sua famiglia. Per il suo omicidio è stato condannato Vito Di Emidio, alias Bullone, che ha confessato 25 omicidi ordinati o commessi in prima persona, tra Brindisi e provincia. La rapina era finalizzata a finanziare la Sacra corona unita. Di Emidio aveva saputo che Michele Lerna nascondeva soldi in casa. Fonte: vivi.libera.it Fonte: brindisireport.it Articolo del 25 febbraio 2013 Bullone, conferma ergastoli. Ira parenti di Roberta Grassi LECCE – La furia dei parenti, dopo la raffica di…
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20 Dicembre 1996 Gela (CL). Ucciso Rosario Ministeri, proprietario di un bar, sospettato di avere relazioni di amicizia con un pentito.
Rosario Ministeri fu ucciso a Gela il 20 dicembre 1997, all’interno del suo bar denominato “Caposoprano”, in via Palazzi. Secondo la ricostruzione data dall’omicida, ora pentito, Rosario fu ucciso perché continuava ad intrattenere rapporti di amicizia con il fratello del mandante dell’omicidio, che nel frattempo era diventato collaboratore di giustizia. Rosario Ministeri Era un commerciante che non aveva nessun legame con la mafia. Fu ucciso il 20 dicembre del 1996 a Gela. (Fonte: liberanet.org ) Ringraziamo gli AmiciDiLiberaCaravaggio (amicidilibera.blogspot.it) per il prezioso aiuto nella ricerca di nomi e storie delle vittime innocenti delle mafie. Articolo dell’8 Marzo 2012 da tg10.it Pentito gelese si accusa di due…
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23 Novembre 1996 Torre Annunziata (NA). Ucciso il commerciante Raffaele Pastore “per aver osato denunciare e fatto imprigionare chi gli chiedeva il pizzo sui suoi onesti guadagni”.
Il 23 novembre 1996 Raffaele Pastore, 35 anni, piccolo commerciante all’ingrosso di prodotti alimentari, venne ucciso nel suo negozio di Torre annunziata (NA) con otto colpi di arma da fuoco da due uomini con il volto coperto da passamontagna perché si era rifiutato di pagare il pizzo ed aveva denunciato i suoi taglieggiatori. Con lui c’era anche la mamma, Antonietta Auricchio di 66 anni, rimasta ferita. I due malviventi scapparono senza lasciare alcuna traccia dopo aver raggiunto il loro obiettivo. Raffaele Pastore, precedentemente, aveva subito continue minacce senza mai cedere e senza mai denunciare nulla fino al giorno in cui un esponente del clan camorristico dei Gionta lo minacciò pesantemente.…
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16 Ottobre 1996 Niscemi (CL). Uccisi Salvatore Frazzetto e il figlio Giacomo durante una rapina, tragico epilogo di mesi di estorsioni, minacce ed intimidazioni, che continuarono anche sulla signora Agata che, lasciata sola dalle istituzioni, si suicidò.
Salvatore Frazzetto, 46 anni, e il figlio Giacomo, 21, sono stati uccisi con colpi di arma da fuoco durante una rapina nel loro negozio di Niscemi (CL) il 16 Ottobre 1996. Due malviventi, poco prima della chiusura, sono entrati nel negozio, la pellicceria gioielleria “Papillon” in via Terracini, con il volto scoperto e armi alla mano, tentando una rapina. I due banditi avrebbero cominciato a picchiare la moglie della vittima, Agata Azzolina, di 42 anni, che si trovava alla cassa. A questo punto sarebbe intervenuto il marito, accorso dal retrobottega. L’ uomo avrebbe inveito contro i due e sarebbe tornato nel retrobottega a prendere una pistola. Al suo ritorno i…
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30 Agosto 1995 Nicolosi (CT). Ucciso Antonino Longo, commerciante di formaggi.
Ucciso con 4 colpi di pistola Antonino Longo, commerciante di formaggi di Nicolosi (Ct). Fonte: centroimpastato.it
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17 Maggio 1995 Torre Annunziata (NA). Il commerciante Andrea Marchese, 49 anni, resta ucciso durante una rapina.
Il 17 maggio 1995 Andrea Marchese, 49 anni, resta ucciso durante una rapina nel suo deposito di arredi per bagno, a Torre Annunziata (NA), in via Roma; un’impresa considerata tra le più fiorenti del settore nella provincia napoletana. Due persone, col volto coperto da calzamaglie, irruppero nel centro all’ingrosso semideserto; uno dei malviventi gli puntò contro una pistola semiautomatica 7,65 e gli chiese di aprire la cassaforte. Andrea Marchese, secondo la ricostruzione della polizia, si sarebbe alzato per mostrare che nel forziere non c’era una lira, ma il gesto repentino gli è costato la vita. Il rapinatore armato gli esplose contro tre colpi ferendolo mortalmente al volto e alla tempia.…
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6 Marzo 1995 Palermo. Ucciso Domenico Buscetta, nipote di Tommaso. Vittima innocente di una vendetta trasversale
Domenico Buscetta, gioielliere di 45 anni è stato assassinato in un agguato, a Palermo, il 6 marzo 1995. Due killer gli spararono con una calibro 38 alla testa. Vittima di una vendetta trasversale. Domenico era figlio di Vincenzo Buscetta, fratello di Tommaso, ucciso con il figlio Benedetto all’interno della sua fabbrica di specchi in viale Delle Alpi, a Palermo, il 29 dicembre dell’82, quindi prima dell’inizio della sua collaborazione, iniziata dopo il 1984 con il giudice Giovanni Falcone. Tommaso Buscetta fu il primo riconosciuto collaboratore di giustizia, principale testimone nel maxi processo di Palermo. Vendetta trasversale, anche molti anni dopo l’inizio della collaborazione con la giustizia di Tommaso Buscetta, che…
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26 Febbraio 1995 Terrasini (PA) ritrovato il corpo del commerciante di vini Francesco Brugnano.
Francesco Brugnano, 59 anni, titolare di una cantina vinicola di Partinico fu ritrovato privo di vita , a Terrasini (PA), all’ interno del bagagliaio della sua automobile. Sembra fosse il confidente del maresciallo dei carabinieri Antonino Lombardo, che stava aiutando, e che per questo sia stato ucciso. In seguito, il 4 marzo, il maresciallo Lombardo viene ritrovato cadavere nella propria auto. Non si pensa ci siano collegamenti tra le due morti. Fonte: C.to siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato” Palermo Titolare di una cantina vinicola di Partinico, confidente del maresciallo dei carabinieri Antonino Lombardo. In seguito, il 4 marzo, suicidio del maresciallo Lombardo, che aveva incontrato Gaetano Badalamenti…
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7 Aprile 1994 Napoli. Ucciso Antonio D’Agostino, 23 anni fioraio, involontario testimone di un omicidio.
Antonio D’Agostino era un giovane fioraio, appena 23 anni, ed è stato massacrato il 7 aprile 1994 a Casavatore da due sicari. Era sicuramente un testimone scomodo e gli hanno chiuso la bocca con una scarica di dieci proiettili al capo, al volto, e al torace. I killer si sono poi dileguati a bordo di una moto di grossa cilindrata. Soccorso da alcuni passanti, il giovane è morto mezz’ora dopo nell’ospedale napoletano Nuovo Pellegrini. Antonio D’Agostino era sulla soglia del suo negozio di fiori, all’angolo tra via Aniello Falcone e via Giacinto Gigante. La bottega situata di fronte alla boutique dove il 26 marzo precedente fu ucciso Carmine Amura, freddato…