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8 giugno 1994 Cosenza. Francesco Bruno, imprenditore di 50 anni, ucciso da una pallottola che colpì l’arteria femorale. Volevano intimorirlo.
Francesco Bruno, era un imprenditore di 50 anni. Fu ucciso la sera dell’8 giugno 1994 davanti alla sua abitazione di Cosenza a colpi d’arma da fuoco. I due assassini furono catturati poco dopo la sparatoria da una pattuglia di carabinieri. Francesco Bruno (titolare con il fratello dei mulini intestati al padre, Angelo) è morto in ospedale, dove era stato portato da un’ambulanza subito dopo il ferimento. Le prime ipotesi investigative non esclusero che l’intenzione dei killer fosse quella di ferire Bruno e non di ucciderlo. Infatti, i proiettili colpirono l’uomo alle gambe e a un gomito. A provocare il decesso fu il proiettile che colpì Bruno nella regione dell’arteria femorale.…
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12 Marzo 1985 Cosenza. Ucciso Sergio Cosmai, direttore del carcere di Cosenza
A Cosenza il 12 marzo 1985 viene assassinato in un agguato mafioso Sergio Cosmai, direttore del locale carcere. Fu mortalmente ferito al capo con undici proiettili calibro 38 mentre, alla guida della sua Fiat Cinquecento, si stava recando all’asilo a prelevare la figlioletta Rossella di tre anni. La moglie Tiziana Palazzo era incinta del secondo figlio Sergio, che nacque un mese dopo la morte del papà. Sergio Cosmai diresse il carcere di Cosenza dal settembre del 1982: aveva trovato un carcere controllato dalle cosche, in cui gli esponenti godevano di privilegi. Lui riorganizzò l’Istituto di pena nel massimo rispetto delle leggi e delle norme della riforma carceraria. Tutto ciò non…
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21 giugno 1982 Cosenza. Ucciso Silvio Sesti, 50 anni, avvocato penalista
Silvio Sesti, notissimo avvocato cosentino, difende esponenti dei due clan in lotta. Un ruolo delicatissimo e difficile in quei giorni terribili. Per screditarlo e per cancellarlo dalla scena forense cittadina, qualcuno, infatti, fa circolare la voce (del tutto priva di fondamento) che egli s’impegni con maggiore vigore nell’assistenza legale offerta agli uomini del gruppo Perna. Basta questo sospetto ad armare la mano di due killer napoletani, Alfonso Pinelli e Sergio Bianco, i quali piombano nell’abitazione-studio del penalista con la scusa di un appuntamento e l’uccidono a colpi di pistola caslibro 7,65. […] Mamma ’ndrangheta. La storia delle cosche cosentine dalla fantomatica Garduña alle stragi moderne – di Arcangelo Badolati- Ed.…
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18 novembre 1981 Cosenza. Assassinato Santo Nigro, commerciante, vittima del racket delle estorsioni.
L’imprenditore Santo Nigro, 47 anni, fu assassinato in un suo negozio di Cosenza, come monito agli altri commercianti, perché si rifiutava di pagare il pizzo. Così i clan nel pomeriggio del 18 novembre dell’81 lo hanno punito: una scarica di colpi di pistola di fronte agli occhi del figlio Silvio, ferito ad una gamba e lasciato a vedere il padre agonizzare. Silvio Nigro è un’altra vittima; a causa del trauma, dovette essere ricoverato presso una casa di cura per igiene mentale dove morì sei anni dopo l’omicidio del padre. Dopo 40 anni arrestati due uomini, del clan Perna-Prano, figure storiche di rilevo della criminalità organizzata cosentina. …