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“Tita, Angelina e le altre Condannate a morte per un amore sbagliato” di Francesca Barra
Tita, Angelina e le altre Condannate a morte per un amore sbagliato di Francesca Barra La ‘ndrangheta non perdona chi tradisce la «famiglia». Dal caso Costantino a quello Pesce, trent’anni di omicidi. E spesso la verità viene a galla solo dopo molti anni. Donne giovani, madri, calabresi e con la voglia di collaborare, di liberare sé stesse e la vita dei figli dalla morsa della ‘ndrangheta. Donne che si innamorano dell’uomo sbagliato e che per questo firmano la loro condanna a morte. Uccise dall’acido o vittime di lupara bianca. Alcune sono sparite nel nulla e la cronaca le ha dimenticate, forse rendendo un favore a chi le ha messe a…
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Il quarto comandamento La vera storia di Mario Francese che osò sfidare la mafia e del figlio Giuseppe che gli rese giustizia di Francesca Barra
Ed. Rizzoli, 2011 Giuseppe Francese ha dodici anni quando sente sei colpi di pistola, scende in strada e vede il cadavere del padre Mario Francese, uno dei primi giornalisti che aveva osato scrivere dell’organizzazione e degli interessi imprenditoriali della mafia. È il 1979, a Palermo, e nei successivi vent’anni Giuseppe cerca testimonianze fino a diventare giornalista investigativo egli stesso per regolare i conti col passato. E alla fine riesce a far condannare mezza Cupola: Bagarella, Riina, Provenzano, esecutore e mandanti. Ottenuta giustizia, a 35 anni, nel 2002, Giuseppe si uccide, come se ormai la sua vita, portata a termine quella missione, non avesse altro senso. In questo libro, realizzato in…
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“Giovanni Falcone un eroe solo” di Maria Falcone con Francesca Barra
Giovanni Falcone un eroe solo di Maria Falcone con Francesca Barra rizzoli.rcslibri.corriere.it 23 maggio 1992: la strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca e tre uomini della scorta, scosse l’Italia come un terremoto immane, segnando le coscienze e dimostrando l’urgenza di una reazione intransigente e senza tentennamenti contro la mafia, da parte delle istituzioni e della società civile. Da vent’anni Maria Falcone si dedica a mantener viva la memoria di suo fratello con un’attività intensa che serva a tutti, ma specialmente ai giovani, come educazione alla legalità. È un’opera meritoria perché fu proprio grazie al lavoro di Giovanni che lo Stato trovò…