• 18 Dicembre 1982 Castrolibero (CS). Ucciso l’imprenditore Mario Dodaro.

    Era il 18 dicembre del 1982. Mario Dodaro, che nel 1968 con tre fratelli aveva costituito una società e aveva costruito il Salumificio di Castrolibero dove vengono prodotti i salumi tipici calabresi, tornava a casa dopo alcuni incontri con colleghi industriali e una capatina nella sede del Cosenza Calcio di cui era appassionato dirigente. Un commando di sicari gli stroncò la vita, proprio mentre il figlio Francesco, di 17 anni, apriva il portone di casa. Mario Dodaro era stato l’artefice del successo dell’azienda, dimostrando un approccio innovativo nella gestione delle macellerie e nell’approvvigionamento della carne. Il successo dell’azienda aveva facilitato anche il successo personale: Mario Dodaro era un personaggio in…

  • 19 Agosto 1982 Palermo. Assassinato Giovanni Gambino, 36 anni, imprenditore nel settore alimentare, voleva denunciare una richiesta estorsiva. Vittima del racket.

      Giovanni Gambino, proprietario di una azienda di imbottigliamento di bibite a Brancaccio (Palermo), ucciso il 19 Agosto del 1982 perché deciso a non cedere a una richiesta estorsiva. Aveva 36 anni.     Foto e Nota dal figlio Giuseppe che ringraziamo L’uomo in foto si chiamava Giovanni Gambino, titolare della famosa (all’epoca dell’evento) Soft Drinks nota ai più come Partanna Bibite, quella della partannina va’, la più famosa limonata dell’epoca, parliamo degli anni 80. La stessa azienda che faceva il passito e la mitica (per me) Sanguinella, bibita a base di succo di arancia sanguinella, pensata e fatta realizzare dallo stesso Uomo di cui sopra. Nel lontano, ma non…

  • 3 Maggio 1982 Reggio Calabria. Gennaro Musella, stimato professionista, ucciso dilaniato dall’esplosione della sua autovettura.

    Ingegnere salernitano, Gennaro Musella aveva trasferito in Calabria la sua azienda perché impegnato in lavori di opere marittime. Era un professionista stimato, un uomo semplice. Viene ucciso a Reggio Calabria il 3 maggio 1982, dilaniato dall’esplosione della sua autovettura. Da allora la sua famiglia cerca giustizia. L’ombra della Sicilia “senza sole” si affaccia anche sul delitto Musella che fu inquadrato nell’assegnazione dell’appalto per il porto di Bagnara Calabra, le cui gare furono vinte prima e dopo, dai famosi “cavalieri del lavoro” di Catania, Costanzo e Graci. I carabinieri del nucleo operativo di Reggio Calabria, in un rapporto all’autorità giudiziaria, denunciarono per quell’appalto un’associazione tra la ‘ndrangheta calabrese e la mafia…

  • 4 Gennaio 1982. A Palermo viene assassinato l’imprenditore Piero Pisa, 56 anni bresciano, vittima del racket delle estorsioni.

    Piero Pisa, imprenditore edile di 56 anni, aveva trasferito dal nord-Italia in Sicilia la sua attività. Era titolare di una grande impresa per la realizzazione di infrastrutture urbanistiche e stradali con interessi anche all’estero. La sua impresa aveva realizzato grandi opere nell’Arabia Saudita ed in Libia; a Palermo aveva costruito l’aerostazione di Punta Raisi. Piero Pisa viene ammazzato a Palermo il 4 gennaio 1982, in via Marchese di Villa Bianca. Prima di ucciderlo gli fecero saltare in aria alcuni cantieri.     Articolo da La Stampa del 5 Gennaio 1982 Noto imprenditore ucciso a Palermo PALERMO — Uno dei più noti imprenditori edili della Sicilia, l’ingegner Piero Pisa, 56 anni,…

  • 3 Agosto 1981 Godrano (PA). Ucciso in un agguato mafioso Giuseppe Cuttitta. Vittima del racket.

    Giuseppe Cuttitta è nato a Godrano il 22 luglio 1943. È morto in seguito ad un agguato mafioso il 3 agosto 1981 a Godrano. Giuseppe Cuttitta era socio amministratore della cooperativa San Leone, l’omicidio è avvenuto a causa del mancato pagamento di somme di denaro indebitamente richieste. È’ stato riconosciuto vittima innocente della mafia con decreto n.1326 del 09/11/1998. Fonte: familiarivittimedimafia.com     Fonte: La Stampa del 3 Agosto 1981 Sparano da un’auto: un morto. Un uomo di 38 anni, Giuseppe Cuttitta, è stato ucciso con diversi colpi di pistola alla periferia di Gosrano, un comune a 50 chilometri da Palermo. Era sposato con tre figli. Secondo i carabinieri si…

  • 3 Luglio 1981 Torino. Lorenzo Crosetto, Imprenditore 61enne, rapito, il suo corpo trovato sepolto in un campo

    Lorenzo Crosetto, 61 anni, venne rapito la sera del 3 luglio 1981. Stava giocando a scopa nel bar Ponte Barra, in barriera di Casale, locale con atmosfera anni Cinquanta nella vecchia Torino di Cesare Pavese schiacciata tra il Po e la collina. Un mese e mezzo dopo era morto, esaurito dagli stenti e dal calore: lo avevano nascosto in una baracca di lamiera nelle campagne di Asti dove sotto il solleone di luglio la temperatura saliva anche a 50 gradi. I banditi vollero lo stesso il denaro: 672 milioni. Poi più niente. Solo silenzio fino al 31 maggio 1983, quasi due anni dopo, quando un pentito della ‘ ndrangheta avrebbe…

  • 17 Aprile 1981 Roma. Rapito Giovanni Palombini “il re del caffè”, 81 anni. Il suo corpo sarà ritrovato il 28 Ottobre , sepolto in un campo.

    Giovanni Palombini venne sequestrato il 17 aprile del 1981 e tenuto prigioniero sotto una tenda, legato mani e piedi. Giovanni Palombini, anziano e ammalato, il “re del caffè” tentò ripetutamente di fuggire. Non si rassegnava, nonostante le continue vessazioni e umiliazioni che era costretto a subire. Una sera, ci riuscì. Ma “Lallo” lo riacciuffò. Lo prese per il collo, lo scosse violentemente e gli disse: “Ma allora sei diventato pazzo, vuoi proprio morire”. Non lo uccise quella notte. Aspettò ancora qualche giorno, il tempo di riscuotere una prima rata del riscatto: 350 milioni. Laudovino però non si accontentò: i soldi erano pochi, ne voleva di più. Allora comprò un grande…

  • 7 Febbraio 1978 Torino, Rapito Francesco Stola, 48 anni, contitolare di una ditta produttrice di modelli in legno per l’industria.

    Aveva 48 anni Francesco Stola, quando fu rapito a Torino senza più fare rientro a casa. Nella serata del 7 Febbraio ’78 lo attendono in tre in Via La Thuile, davanti al portone d’ingresso che conduce agli uffici della ditta. Poco prima delle otto di sera, Stola esce e si appresta a salire in auto per rientrare a Villarbasse, dove abita. Lo colpiscono ripetutamente col calcio delle pistole e lo caricano a forza su una 131, appostata lì vicino con un complice a bordo e pronta a scattare all’avvio del blitz. Le prime richieste astronomiche della banda, tre miliardi, si ridimensionano a 800 milioni: Ma il blocco dei beni degli…

  • 15 Ottobre 1976 Torino. Adriano Ruscalla, Imprenditore 51enne, rapito non se ne è saputo più nulla.

    Il 15 Ottobre 1976 a Torino viene rapito Adriano Ruscalla, imprenditore 51enne, appartenente a una famiglia di noti costruttori. Quattro banditi hanno fatto irruzione all’interno dell’ufficio vendite di un cantiere in corso Telesio Impresario, pistole in pugno, hanno afferrato la vittima e l’hanno trascinata fuori caricandola su un’Alfetta – Testimoni del rapimento (il quindicesimo in Piemonte) una donna e il titolare di un’officina: hanno visto l’impresario dibattersi e lo hanno sentito urlare. Mai più tornato a casa, nonostante i parenti avessero pagato un riscatto di mezzo miliardo di lire.       Articolo di La Stampa del 16 Ottobre 1976 Impresario sequestrato da quattro armati Alle 18,15, all’interno dell’ufficio vendite…

  • 10 novembre 1975 Prato. Rapito Piero Baldassini, giovane industriale, non farà più ritorno a casa. Il suo corpo ritrovato in una cisterna di un casolare nel pistoiese.

    L’industriale pratese Piero Baldassini, 32 anni, viene sequestrato il 10 novembre del 1975, mentre in auto fa ritorno a casa. I familiari hanno pagato un riscatto di 700 milioni, ma il giovane industriale non ha fatto più ritorno a casa. Uno degli arrestati indicherà agli inquirenti il luogo dove è stato «sepolto». La «tomba» verrà trovata in una cisterna di un casolare nel pistoiese. Fonte: archivio.unita.news     onte: archivio.unita.news Articolo del 2 ottobre 1976 I rapitori hanno una base sulle colline grossetane? Siamo arrivati al settimo rapimento.  Pura coincidenza per la zona isolata e lontana dalle grandi strade di comunicazione o centro dell’anonima sequestri? – Maleno Malenotti è stato…