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LAVORARE CON LA PISTOLA ALLA TEMPIA di Antonio Calabrò
LAVORARE CON LA PISTOLA ALLA TEMPIA di Antonio Calabrò Articolo del 31 agosto 1991 da ricerca.repubblica.it PALERMO – “Città maledetta. E oramai quasi senza più speranza”. Si stringe nelle spalle, come se un brivido lo scuotesse a dispetto del gran caldo d’estate. E gira intorno gli occhi inquieti, come a cercare una risposta che non c’è: che fare, adesso che un altro imprenditore palermitano è stato assassinato per aver osato ribellarsi alle famiglie mafiose? Poi sbotta, con rabbia: “La tentazione è mollare tutto e andare via. Chiudere la fabbrica, prendere moglie e bambini e ricominciare daccapo. Ma altrove. Lontani da questa città, dalla sua violenza, dal nostro stesso dolore”. Poi…