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22 Novembre 1995 Locri. Ucciso Fortunato Correale, meccanico. Onesto cittadino ucciso dalla mafia perché non aveva rispettato le regole dell’omertà.
Fortunato Correale, 44 anni, padre di tre figli, il 22 novembre del 1995 è stato crivellato da sette colpi di pistola nella sua autofficina di Locri. Correale aveva rotto l’omertà, aveva parlato dei movimenti di un gruppo di giovani d’ onore che andavano in giro a bruciare le auto dei carabinieri per intimidirli, ma le “famiglie” erano subito venute a conoscenza della testimonianza, di quella sua e di quella della moglie e scattò la vendetta, puntuale, feroce, “esemplare” perché tutti vedessero e tutti si regolassero di conseguenza, cucendosi la bocca. Articolo da La Republica del 4 Febbraio 1996 DENUNCIÒ I KILLER, UCCISO DAL BOSS di Pantaleone Sergi…
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20 Marzo 1993 Locri. Ucciso Domenico Nicolò Pandolfo, primario neurochirurgo, per non aver fatto un miracolo in sala operatoria.
Domenico Nicolò Pandolfo, 51 anni, primario di Neurochirurgia a Reggio Calabria, fu ucciso il 20 marzo del 1993 a Locri, da due killer con sette colpi di pistola. Il medico, gravemente ferito fornì precise indicazioni sull’agguato prima di essere trasferito negli ospedali “Riuniti” del capoluogo, dove poi morì. Denuncia confermata dalla moglie, alla quale lui aveva raccontato i propri timori, facendo nomi e cognomi. La polizia arrestò Cosimo Cordì, 42 anni, padre di una bambina di nove anni, Paola, morta il 15 novembre per un tumore al cervello. Era stata operata da Pandolfo. Questa, secondo il presunto mandante dell’omicidio, sarebbe stata la colpa del neurochirurgo: non aver salvato la bambina.…
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23 Ottobre 1989 Locri. Ucciso Giuseppe Tizian, 36 anni, bancario. Le indagini non hanno portato ad alcun colpevole.
Giuseppe Tizian viene assassinato nella serata del 23 ottobre del 1989 a Locri. Stava tornando a casa, a Bovalino, a bordo di una Fiat Panda, lungo la statale 106. All’altezza dell’area archeologica e del museo della Magna Grecia di Locri l’agguato, a colpi di lupara. Aveva 36 anni ed era funzionario del Monte dei Paschi di Siena di Locri. Era secondo gli investigatori un “funzionario integerrimo”. Le indagini del commissariato di Siderno, coordinate dal magistrato Carlo Macrì, non hanno prodotto risultati. Nonostante si sia subito profilata la pista legata all’attività bancaria, nel fascicolo Tizian sono parecchi i buchi neri, aspetti non chiariti e non scandagliati. Un caso che rimane ancora…
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14 novembre 1988 Locri. Assassinata Maria Stella Callà, 38 anni, dipendente amministrativa del carcere, aveva rifiutato di avere una relazione con un detenuto.
Nel 1988 viene ammazzata con un colpo di pistola Maria Stella Callà, trentottenne, dipendente del settore amministrativo del carcere di Locri. La sera del 14 novembre, Maria Stella Callà sente suonare alla porta, apre, esce sul pianerottolo. C’è una persona che conosce. Parlano per qualche minuto. Poi si sente un colpo di pistola. Maria Stella viene colpita alla faccia e cade a terra, morta. Accorre suo figlio Giovanni di quattordici anni, che vive con lei dopo la separazione dal marito. Piange, si dispera. Ha perso sua madre senza ragione. Viene accusato dell’omicidio un giovane pregiudicato di Africo Nuovo, che aveva conosciuto Maria Stella Callà durante la sua detenzione nel carcere…