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27 Aprile 1996 Lucca Sicula (AG). Ucciso Calogero Tramuta, ex agente della Guardia di Finanza. Avrebbe intralciato gli affari della società di Emanuele Radosta.
Il 27 Aprile del 1996, a Lucca Sicula (AG), fu ucciso Calogero Tramuta, ex agente della Guardia di Finanza, commerciante di arance. Il delitto, avvenuto in una pizzeria del paese, era stato commissionato perché avrebbe intralciato gli affari della società di Emanuele Radosta, titolare di un’azienda agrumicola. I contrasti sarebbero sorti su una partita di arance commercializzata in Toscana e sull’acquisto di un terreno. Radosta è lo stesso condannato a 30 anni per l’omicidio di Giuseppe Borsellino ucciso nel 1992, padre di Paolo che abbiamo ricordato il 21 aprile. Articolo del 21 Marzo 2017 da alqamah.it Calogero Tramuta e il sogno delle arance di Sicilia libere dall’oppressione…
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Lucca Sicula (AG). Il 17 Dicembre 1992 fu ucciso l’imprenditore Giuseppe Borsellino che stava collaborando per l’arresto degli assassini del figlio Paolo, ucciso il 21 Aprile 1992.
Giuseppe Borsellino era un imprenditore. Nacque da una famiglia di origine riberesi, poi trasferitasi stabilmente a Lucca Sicula. Cominciò a lavorare presto. Si sposò a 18 anni con Calogera Pagano, sua coetanea; con cui ebbe tre figli, Antonella, Paolo e Pasquale. Dopo vari lavori si dedicò alla sua definitiva attività di piccolo imprenditore-operaio di una piccola impresa di calcestruzzo che diresse assieme al figlio Paolo. Rifiutò qualsiasi tipo di compromesso o sottomissione al potere ed agli interessi mafiosi e perciò venne ucciso il 17 dicembre 1992 dopo aver rivelato alla magistratura i nomi dei mandanti e degli esecutori dell’omicidio del figlio Paolo (ucciso il 21 aprile 1992). Le sue dichiarazioni…
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Lucca Sicula (AG). Il 21 aprile 1992 fu ucciso l’imprenditore Paolo Borsellino e il 17 Dicembre suo padre Giuseppe Borsellino che stava collaborando per l’arresto degli assassini del figlio.
Il 21 aprile del 1992 Paolo Borsellino, imprenditore di Lucca Sicula (AG), venne ucciso dai killer di Cosa nostra che non erano riusciti a piegarlo alle proprie richieste. Il padre, Giuseppe, si presentò davanti ai magistrati e fece nomi e cognomi dei mandanti e degli assassini di suo figlio, facendo così anche in modo che gli inquirenti potessero ricostruire gli intrecci tra mafia, affari e politica nell’area lucchese in quel periodo; ma il coraggio di Giuseppe non venne ripagato dallo Stato che non era lì a difenderlo il 17 dicembre del 1992, quando venne assassinato. Meno di otto mesi dopo la scomparsa del figlio. Fonte…
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27 Settembre 1960 Lucca Sicula (AG). Ucciso Paolo Bongiorno, bracciante agricolo, segretario della Camera del Lavoro di Lucca Sicula, padre di cinque figli con uno in arrivo.
Paolo Bongiorno fu assassinato il 27 settembre del 1960 a Lucca Sicula (AG) dove risiedeva dal 1949. Aveva 38 anni e lasciò cinque piccoli orfani, il più grande aveva 14 anni e il più piccolo 2. La moglie era in attesa di un altro bambino. Bracciante agricolo, era Segretario della locale Camera del Lavoro (CGIL) ed era stato appena candidato nelle liste del PCI, al quale era iscritto dal 1946, per le elezioni, per il Consiglio Comunale, che si sarebbero tenute il successivo 6 novembre. “Era benvoluto da tutti ma ad alcune “cricche” cominciava a dare fastidio. Reclamava più diritti sociali, un salario più alto, condizioni e orari di lavoro…