-
18 Marzo 1982 Catania. Viene assassinato il maresciallo Alfredo Agosta, da tempo impegnato in delicate indagini sulle attività di alcune famiglie mafiose del catanese.
Alfredo Agosta, Maresciallo dei Carabinieri, noto a Catania per essere un investigatore preparato e scrupoloso, viene ucciso con colpi d’arma da fuoco sparati a bruciapelo nel centro di Catania mentre sta prendendo un caffè all’interno di un bar in compagnia di un confidente, la sera del 18 marzo 1982. Fonte: it.wikipedia.org Alfredo Agosta (Pozzallo, 23 aprile 1933 – Catania, 18 marzo 1982) è stato un militare italiano. Figlio di Giovanni, ex Comandante Navale e Console del Porto di Pozzallo, e Maria Sigona, appartenente alla dinastia dei Marchesi di Pozzallo. Fratello di Felice, espatriato in America, Raffaele, ex Maresciallo della Guardia di Finanza, ed Anna, maestra delle scuole elementari…
-
5 Gennaio 1976 Afragola (NA) Ucciso il maresciallo Gerardo D’Arminio che stava indagando sui legami della malavita campana-sicula-calabrese.
Il 5 gennaio 1976 ad Afragola (Napoli), è assassinato il maresciallo dei carabinieri Gerardo D’Arminio, del Nucleo Investigativo, specializzato nella lotta alla mafia. D’Arminio stava indagando sui legami della malavita campana-sicula-calabrese legati ai traffici di droga internazionale. Erano gli anni ’70, D’Arminio, incaricato di dirigere il nucleo antidroga, scopre il canale attraverso il quale si importa l’eroina. La sera del 5 gennaio stava accompagnando il figlioletto di 4 anni in un negozio di giocattoli, quando viene giustiziato da un colpo di fucile proveniente da una cinquecento gialla. In quell’auto c’erano degli appartenenti al clan Moccia sul quale stava dirigendo le sue indagini. Dell’omicidio si autodenunciò l’ultimo dei fratelli Moccia, Vincenzo,…
-
20 Giugno 1945 San Cipirello (PA). Ucciso Filippo Scimone, maresciallo dei carabinieri.
Il maresciallo capo Filippo Scimone nacque a Riesi da una famiglia di agricoltori il 26 gennaio 1899 e, seguendo la sia naturale inclinazione, giovanissimo si arruolò partecipando attivamente al primo conflitto mondiale con la famosa classe dei “ragazzi del 1899”. Alla fine della Grande Guerra, vincitore di concorso, divenne Vicebrigadiere nelle fila dell’Arma dei Carabinieri, sino a raggiungere, nel corso degli anni, il grado di Maresciallo Capo. L’agguato, in cui il sottufficiale rimase ferito mortalmente, si ritiene maturò nell’ambito ritorsivo all’uccisione del comandante dell’E.V.I.S. (Esercito Volontario Indipendentista Siciliano componente militare del Movimento Indipendentista Siciliano di cui faceva parte il noto Salvatore Giuliano), avvenuto a seguito di un conflitto a fuoco…