• 13 Luglio 2007 Palermo. Filippo Salvi, 36 anni, maresciallo dei carabinieri, è morto precipitando in un burrone del monte Catalfano durante la ricerca di un latitante.

    “Morire per senso del dovere: non vi è migliore definizione per spiegare un fatto doloroso che altrimenti non avrebbe spiegazione. Filippo Salvi è un maresciallo ordinario della Sezione Anticrimine di Palermo. Sempre il primo a lavorare e sacrificarsi, non si smentisce nemmeno nell’ultimo giorno della sua giovane vita. È il 13 luglio quando con altri militari si trova in territorio di Bagheria per un servizio di natura investigativa. L’appuntamento con la morte è un piede in fallo, il ciglio di un burrone sul monte Catalfano, nella zona di Aspra. Scivola, precipita. La routine di un giorno di ordinario pericolo si trasforma in tragedia.” (carabinieri.it )     Fonte: carabinieri.it Il…

  • 14 Luglio 2000 Francavilla Fontana (BR). Resta ucciso Antonio Dimitri, 32 anni, maresciallo dei Carabinieri, in un conflitto con due malviventi.

    Antonio Dimitri, Maresciallo dei Carabinieri, 33 anni, originario di Castellammare di Stabia morì a Francavilla Fontana il 14 luglio del 2000. “Erano circa le tre del pomeriggio quando il Maresciallo Antonio Dimitri ed un suo collega, impiegati nell’ambito dell’Operazione Primavera, intervennero per bloccare i rapinatori che avevano assaltato la Banca Commerciale Italiana, all’angolo di viale Lilla e via San Francesco a Francavilla Fontana. I malviventi armati di taglierino, dopo essersi impossessati di circa venti milioni di lire, stavano tentando la fuga con due ostaggi. In quel momento davanti alla banca giunse l’auto con a bordo i due carabinieri di servizio in borghese. Antonio Dimitri non esitò un attimo ad intervenire,…

  • 4 Aprile 1992 Agrigento. Assassinato il Maresciallo dei Carabinieri Giuliano Guazzelli, l’Investigatore Puro.

    Giuliano Guazzelli (Gallicano, Lucca, 6 aprile 1933 – Agrigento, 4 aprile 1992) è stato un militare italiano, vittima della mafia. Era soprannominato il mastino. Giuliano Guazzelli fu assassinato il 4 aprile 1992 sulla strada Agrigento-Menfi sulla sua auto Fiat Ritmo, gli assassini a bordo di un Fiat Fiorino, lo sorpassarono su un viadotto, spalancarono il portellone posteriore e lo uccisero a colpi di mitra e fucili a pompa. A Menfi, cittadina d’adozione del maresciallo, fu proclamato il lutto cittadino. Giuliano Guazzelli all’epoca dell’omicidio aveva già maturato l’età pensionabile, ma aveva deciso di restare in servizio, nonostante avesse subito numerosi intimidazioni ed era già riuscito a sfuggire ad un altro agguato.…

  • 13 Gennaio 1982 Cutro (CZ). Ucciso Francesco Borrelli, Maresciallo dei Carabinieri, elicotterista. Con lui morì anche Salvatore Dragone. Erano tutti e due lì per caso.

    Francesco Borrelli, 41 anni, maresciallo dei carabinieri, elicotterista, padre di due bambini di 6 e 7 anni, il 13 gennaio 1982 era nella città di Cutro (KR) e non era in servizio quando nella piazza nella quale si trovava vide un’auto e da essa comparire canne di fucili pronte a colpire. Immediatamente si accorse che dal lato opposto della piazza c’era sugli scalini del bar il boss Antonio Dragone, obiettivo dell’agguato. Prontamente, il maresciallo Borrelli iniziò ad urlare per allontanare la gente, ma le armi iniziarono a far fuoco e lo colpirono mortalmente. Nell’agguato fu colpito anche Salvatore Dragone, anche lui vittima innocente. Il boss si salvò ed il comandante…

  • 8 Gennaio 1982 Torre Annunziata (NA). Restano uccisi Luigi D’Alessio, maresciallo dei Carabinieri, e Rosa Visone, 16 anni, una passante, sotto i colpi sparati da alcuni camorristi.

    Il Maresciallo dei Carabinieri Luigi D’Alessio, 41 anni, è assassinato a Torre Annunziata l’8 gennaio del 1982. Il maresciallo si trovava in una “500” con il capitano Sensales e un altro sottufficiale. Stavano tornando da un servizio di perlustrazione quando intercettarono un’auto con quattro persone a bordo, riconoscendo tra questi due pericolosi camorristi, latitanti, legati al clan Cutolo. Dopo averli seguiti e fermati, D’Alessio scese dall’utilitaria per controllare i documenti, ma contro i tutori dell’ordine i pregiudicati spararono numerosi colpi di pistola uccidendo il maresciallo. A cento metri di distanza fu ritrovato il corpo senza vita di una sedicenne, Rosa Visone, la quale, mentre era in atto la sparatoria,  stava…

  • 9 settembre 1975 Villa Literno (CE). Luigi Michele Ciaburro, Maresciallo dei Carabinieri, morì nel tentativo di sventare una rapina ad un treno

    Il 9 settembre 1975 Luigi Michele Ciaburro, maresciallo dei carabinieri, viene travolto e ucciso da un convoglio presso la stazione di Villa Literno. Nello stesso incidente rimane ferito in modo lieve Giuseppe Cimmino, agente della Polfer. Intorno alle due del mattino, la pattuglia del maresciallo Ciaburro viene allertata per una rapina ai danni di un treno merci sul tratto della ferrovia tra Casapesenna e Villa Literno, preannunciata da una telefonata anonima. I malviventi erano riusciti ad arrestare la corsa del convoglio posizionando una bacchetta di ferro tra le rotaie e ottenendo in questo modo che si azionasse il meccanismo di frenata del treno. Dopo aver svaligiato i primi vagoni, i…

  • 1 settembre 1951 Delianuova e Piani di Carmelia (RC). Uccisi Antonio Sanginiti, maresciallo dei carabinieri, e Francesco Papalia, un pastore, per vendetta.

    Anche Delianuova, agli inizi degli anni Cinquanta, fu al centro di una tragica vicenda di violenza. All’alba del 3 Luglio 1951 in un conflitto a fuoco con i carabinieri vennero uccisi due giovani del luogo, Gianni Macrì, latitante, e un suo amico, Leo Palumbo. Poco meno di due mesi dopo, Angelo Macrì, un boscaiolo incensurato di 20 anni, fratello di una delle vittime, sfogava la sua vendetta contro il maresciallo Antonio Sanginiti, comandante della locale stazione. Poi andava ad ammazzare sui piani di Carmelia il pastore Francesco Papalia, l’uomo che avrebbe indicato ai carabinieri il nascondiglio del fratello. Angelo Macrì verrà arrestato il 9 febbraio 1956 a Buffalo, negli Stati…

  • 30 Marzo 1944 Strage di Partinico. Morirono Lorenzo Pupillo, 16 anni, e Benedetto Scaglione, maresciallo carabinieri.

    Lorenzo Pupillo, studente di 16 anni, e Benedetto Scaglione, maresciallo dei carabinieri, morirono colpiti da armi da fuoco durante gli scontri tra il popolo, esasperato per la fame e la povertà, ed i carabinieri, chiamati a difendere la locale esattoria, presa d’assalto probabilmente per distruggerne gli elenchi. Ad incitare la folla i banditi che in quel periodo imperversavano nella zona.     Articolo di Giuseppe Di Trani Pubblicato il 30/mar/2010 dall’“Osservatorio per lo sviluppo e la legalità Giuseppe La Franca” 66° anniversario della Strage del 30 Marzo 1944 di Giuseppe Di Trani 30 marzo 1944……………… Ricordare una giornata di ordinaria follia di un popolo e di una comunità non è…

  • 14 novembre 1923 Canicattì (CL). Biagio Pistone, maresciallo dei Carabinieri, fu ferito mortalmente durante l’arresto di un latitante

    Il Maresciallo dei Carabinieri, Biagio Pistone fu ucciso mentre era in servizio nel tentativo di arrestare un latitante. Nonostante fosse stato colpito da un colpo di rivoltella, bloccò comunque al suolo il mafioso latitante Peppino Giacona fino all’arrivo dei rinforzi. Fonte:  vivi.libera.it           Fonte: salvofuca.blogspot.com Tratto da “I Carabinieri ad Agrigento” Eroico il gesto del maresciallo Biagio Pistone di 34 anni, caduto nell’adempimento del dovere. Il sottufficiale prestava servizio a Canicattì ed in quel centro il 13 novembre 1923 si pose all’inseguimento di un malfattore che da tempo era ricercato dalle forze dell’ordine. Finalmente lo raggiunse, ma il malvivente estrasse di tasca una rivoltella e sparò…