• 24 maggio 2014 Palermo. Daniele Discrede, commerciante di 42 anni, viene ucciso, dopo la chiusura, davanti al suo supermercato. Testimone la figlia di otto anni. Vittima probabilmente di una rapina.

    Daniele Discrede, commerciante di 42 anni, viene ucciso la sera del 24 maggio del 2014 davanti alla figlia di otto anni, dopo la chiusura del supermercato di cui era diventato socio; precedentemente ne era proprietario ma, per debiti, ne aveva ceduto le quote ad altri due soci. Da un video di sorveglianza si vede il commerciante che arriva a bordo della moto. Vede la figlia, in ostaggio dei rapinatori e si scaglia contro uno di loro. Il bandito spara. Lui cade a terra. Nel frattempo arriva un altro rapinatore armato. Daniele per proteggere la figlia alza un braccio. Ha il tempo di raccontare ai poliziotti che il commando era composto…

  • LAVORARE CON LA PISTOLA ALLA TEMPIA di Antonio Calabrò

    LAVORARE CON LA PISTOLA ALLA TEMPIA di Antonio Calabrò Articolo del 31 agosto 1991 da  ricerca.repubblica.it PALERMO – “Città maledetta. E oramai quasi senza più speranza”. Si stringe nelle spalle, come se un brivido lo scuotesse a dispetto del gran caldo d’estate. E gira intorno gli occhi inquieti, come a cercare una risposta che non c’è: che fare, adesso che un altro imprenditore palermitano è stato assassinato per aver osato ribellarsi alle famiglie mafiose? Poi sbotta, con rabbia: “La tentazione è mollare tutto e andare via. Chiudere la fabbrica, prendere moglie e bambini e ricominciare daccapo. Ma altrove. Lontani da questa città, dalla sua violenza, dal nostro stesso dolore”. Poi…

  • 13 Luglio 2007 Palermo. Filippo Salvi, 36 anni, maresciallo dei carabinieri, è morto precipitando in un burrone del monte Catalfano durante la ricerca di un latitante.

    “Morire per senso del dovere: non vi è migliore definizione per spiegare un fatto doloroso che altrimenti non avrebbe spiegazione. Filippo Salvi è un maresciallo ordinario della Sezione Anticrimine di Palermo. Sempre il primo a lavorare e sacrificarsi, non si smentisce nemmeno nell’ultimo giorno della sua giovane vita. È il 13 luglio quando con altri militari si trova in territorio di Bagheria per un servizio di natura investigativa. L’appuntamento con la morte è un piede in fallo, il ciglio di un burrone sul monte Catalfano, nella zona di Aspra. Scivola, precipita. La routine di un giorno di ordinario pericolo si trasforma in tragedia.” (carabinieri.it )     Fonte: carabinieri.it Il…

  • 22 Agosto 2006 Palermo. Ucciso Giuseppe D’Angelo, un pensionato di 63 anni, ex-titolare di un bar, perché scambiato per un capomafia.

    Giuseppe D’Angelo, un pensionato di 63 anni, venne ucciso il 22 agosto del 2006, colpito da una pioggia di proiettili nella piazza della borgata di Tommaso Natale (PA), perché scambiato per il boss Lino Spatola. A raccontare la verità sull’omicidio sono stati i collaboratori di giustizia Gaspare Pulizzi e Francesco Briguglio, che facevano parte del commando di killer, i quali hanno ricostruito movente e dinamica del delitto i cui mandanti erano Salvatore e Sandro Lo Piccolo, boss del mandamento locale. Il killer, Gaspare Di Maggio, è stato condannato all’ergastolo. A dieci anni e 6 mesi di carcere, ciascuno, sono stati condannati, invece, i pentiti Pulizzi e Briguglio.     Articolo…

  • 3 Settembre 2002 Palermo. Pone fine alla sua giovane vita Giuseppe Francese, 35 anni, figlio del giornalista Mario, ucciso dalla mafia il 26 Gennaio 1979.

    Pone fine alla sua giovane vita Giuseppe Francese, 35 anni, figlio di una vittima di mafia, del giornalista Mario ucciso il 26 gennaio 1979. “Era ancora un bambino Giuseppe quella sera, aveva dodici anni. Era un bambino che cominciò presto a conoscere quella Sicilia feroce che aveva sconvolto lui e che avrebbe sconvolto poi tanti ragazzi come lui. Suo padre Mario, giornalista coraggioso che scriveva su un giornale troppo attento a non infastidire i potenti e anche i boss, Giuseppe lo conobbe davvero dopo. Dopo l’agguato. Cominciò a raccogliere tutti i suoi appunti e poi tutti i suoi articoli, cominciò a leggere e a rileggere tutte le sue inchieste, cominciò…

  • 5 Luglio 1999 Palermo. Ucciso Filippo Basile, funzionario regionale

    Filippo Basile, funzionario regionale, capo del personale dell’Assessorato all’Agricoltura, viene ucciso a Palermo, il 5 luglio del 1999. Reo confesso del delitto l’esecutore Ignazio Giliberti, che accusa come mandante il funzionario Antonino Velio Sprio. Filippo Basile, quale capo del personale dell’Assessorato dell’Agricoltura, aveva istruito la pratica di licenziamento di Sprio, condannato per associazione a delinquere e per tentato omicidio. “Le parole quali trasparenza, efficacia ed efficienza, non sono per Filippo Basile solamente delle parole, ma significano ricerca del cambiamento. Cambiamento che non può avvenire se non attraverso le coscienze degli individui, perché per quante regole possa adottare l’Amministrazione, se non cambiano gli individui, non è possibile cambiare mai il sistema…

  • 19 Giugno 1997 Palermo. Ucciso il costruttore Angelo Bruno.

    Ucciso a Palermo il costruttore Angelo Bruno. Si pensa che avesse avuto richieste estorsive a cui non aveva potuto far fronte. I familiari dicono che è morto come Libero Grassi, ma l’imprenditore non aveva mai parlato di estorsioni neppure con loro; negli ultimi tempi aveva mostrato qualche preoccupazione, anche per la crisi del settore edilizio. Si fa l’ipotesi che ad uccidere il costruttore sia stato Salvatore Grigoli, arrestato qualche ora dopo, ma Grigoli negherà di avere compiuto il delitto. Fonte: Centro Siciliano di Documentazione G. Impastato   Articolo dell’Unità del 20 Giugno 1997    Preso Salvatore Grigoli il killer di don Puglisi agli ordini dei Graviano ROMA. Si stava cucinando la…

  • 30 agosto 1996 Palermo. Assassinata Girolama “Mimma” Ferrante, architetto di 48 anni; rapinata della paga settimanale degli operai.

    Girolama “Mimma” Ferrante, 48 anni, architetto, molto conosciuta anche per il suo impegno politico, è stata uccisa da due giovani rapinatori a Palermo il 30 agosto 1996. Era appena tornata dal Messico per coronare il suo sogno: voleva aprire un centro sociale e occuparsi di anziani e disadattati. Per questo aveva deciso di ristrutturare Villa Nicolosi, un complesso di case ottocentesche a ridosso del vecchio castello della Zisa, di cui era proprietaria. Era appena andata al cantiere dopo aver ritirato il denaro per gli stipendi degli operai, una decina di milioni. I banditi si sono presentati chiedendo di poter lavorare, ma sono stati mandati via dall’architetto. Dopo qualche minuto sono…

  • 22 Marzo 1995 Palermo, ucciso Giammatteo Sole. Il suo unico torto fu essere il fratello di una ragazza fidanzata con il figlio del boss.

    Giammatteo Sole nato a Palermo il 20/04/1971, ragazzo per bene, cresciuto in una famiglia molto unita, e con i veri valori della vita, amava il suo lavoro e la sua squadra di calcio, ma soprattutto amava tanto la sua famiglia…. Una sera “come tante”, verso le 20.30 i familiari vedendo che non rincasava, e telefonando invano al suo ufficio, non si ebbero più notizie sue… Fu ritrovato la mattina successiva privo di vita. Moriva così per errore un giovane innocente per mano mafiosa, era il 22 Marzo del 1995. Veniva così riconosciuto vittima di mafia, ovvero, VITTIMA INNOCENTE DEL TERRORISMO E DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA con Decreto n.VT/1186 del 20/01/2000. Fonte:…

  • 6 Marzo 1995 Palermo. Ucciso Domenico Buscetta, nipote di Tommaso. Vittima innocente di una vendetta trasversale

    Domenico Buscetta, gioielliere di 45 anni è stato assassinato in un agguato, a Palermo, il 6 marzo 1995. Due killer gli spararono con una calibro 38 alla testa. Vittima di una vendetta trasversale. Domenico era figlio di Vincenzo Buscetta, fratello di Tommaso, ucciso con il figlio Benedetto all’interno della sua fabbrica di specchi in viale Delle Alpi, a Palermo, il 29 dicembre dell’82, quindi prima dell’inizio della sua collaborazione, iniziata dopo il 1984 con il giudice Giovanni Falcone. Tommaso Buscetta fu il primo riconosciuto collaboratore di giustizia, principale testimone nel maxi processo di Palermo. Vendetta trasversale, anche molti anni dopo l’inizio della collaborazione con la giustizia di Tommaso Buscetta, che…