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5 aprile 1976 Palermo. Ucciso Salvatore Buscemi, 28 anni, non sottostava alle leggi della mafia.
Salvatore Buscemi, ventotto anni, venne ucciso dalla mafia a Palermo il 5 aprile del 1976. Il ragazzo venne “punito” per essersi introdotto nell’attività di contrabbando di sigarette senza affiliarsi a nessuna delle cosche mafiose che controllavano all’epoca questa attività. Si trovava in un locale con uno dei suoi fratelli quando due uomini incappucciati entrarono e gli spararono. Lascia moglie e quattro figli. Sua sorella Michela, fu tra le poche donne a costituirsi parte civile nel Maxi Processo. Fonte: vivi.libera.it Fonte: iltarlopress.it Articolo del 1 Settembre 2015 Incontro con Michela Buscemi, la donna audace che sfidò la mafia di Serena Saputo Ventinove anni sono passati da quel giorno…
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2 Luglio 1975 Palermo Ucciso Gaetano Cappiello, Guardia di Pubblica Sicurezza
Gaetano Cappiello (28 anni) , Guardia di Pubblica Sicurezza Questura di Palermo. Il proprietario di un noto laboratorio fotografico era stato più volte oggetto di minacce ed estorsione da parte di banditi che chiedevano soldi in cambio di protezione. Il commerciante si rivolge alla Polizia, che organizza un servizio per catturare gli estortori. Dopo numerosi appostamenti, andati a vuoto per la particolare cautela adoperata dai banditi, l’ultimo appuntamento, quello decisivo è previsto per le ore 21,30 del giorno 2 Luglio, davanti alla Chiesa della Resurrezione nel quartiere “Villaggio Ruffini”. La zona è circondata da agenti e sottufficiali in borghese, mentre un furgoncino civetta è posteggiato ad una ventina di metri…
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10 Gennaio 1974 Palermo, borgata San Lorenzo. Ucciso Angelo Sorino, 57 anni, Maresciallo di Polizia in pensione.
Angelo Sorino, 57 anni, era un maresciallo di Polizia in pensione; era stato in forza al Commissariato di Pubblica Sicurezza del quartiere Resuttana di Palermo, dove era considerato un «archivio ambulante» sulla mafia di borgata. Anche dopo essere andato in pensione, non aveva mai smesso di essere e comportarsi da poliziotto e le sue giornate le trascorreva raccogliendo informazioni, che puntualmente riferiva ai colleghi. Questo i capifamiglia della zona non potevano consentirlo e non glielo perdonarono. Fu ucciso il 10 gennaio 1974. Nota di Caduti di Polizia: cadutipolizia.it Angelo Sorino, 57 anni Maresciallo di Polizia in pensione Palermo, borgata San Lorenzo, 10 Gennaio 1974 Era in forza…
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30 settembre 1971 Palermo. Vincenzo Riccardelli, carabiniere, deceduto in un incidente con la moto durante un inseguimento.
Vincenzo Riccardelli Carabiniere, deceduto a Palermo il 30 Settembre 1971 in un incidente con la moto, durante un inseguimento. Fonte: vivi.libera.it Fonte: .direzionedidattica-vignola.edu.it VINCENZO RICCARDELLI 30/11/1971 Il Carabiniere Vincenzo Riccardelli è deceduto a Palermo il 30 Settembre 1971, in seguito ad un incidente in moto, durante un inseguimento
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5 Maggio 1971 Palermo. Ucciso in un agguato il magistrato Pietro Scaglione e il suo autista Antonio Lo Russo.
Pietro Scaglione , 65 anni, da poco Procuratore Generale di Lecce, fu assassinato in via dei Cipressi a Palermo il 5 maggio 1971 mentre era a bordo di una Fiat 1300 nera insieme al suo autista Antonio Lo Russo, 42 anni, originario di Ruvo di Puglia (BA), appuntato del Corpo degli Agenti di Custodia in servizio presso le Carceri Giudiziarie “Ucciardone” di Palermo. Pietro Scaglione può essere considerato il primo omicidio eccellente compiuto in Sicilia dopo quello di Emanuele Notarbartolo del 1893. Dopo la sua morte furono usate le classiche tecniche di delegittimazione dell’ucciso: cioè che fosse colluso, che insabbiasse le inchieste , invece era vero tutto il contrario. Fu…
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16 Settembre 1970 Palermo. Scompare Mauro De Mauro, giornalista de “L’Ora”
Mauro De Mauro è stato un giornalista italiano, venne rapito la sera del 16 settembre del 1970, mentre rientrava nella sua abitazione di Palermo. Fu visto l’ultima volta dalla figlia Franca mentre posteggiava la macchina davanti la sua abitazione di via delle Magnolie. La figlia, nell’attesa che il padre raccogliesse le sue vettovaglie dal sedile della macchina, entrò nell’androne per chiamare l’ascensore, vedendo però che il padre non la raggiungeva uscì nuovamente dal portone e vide suo padre, circondato da due o tre persone, risalire in macchina e ripartire senza voltarsi per salutarla. Ella riuscì a cogliere soltanto la parola «amunì» detta da qualcuno a suo padre poco prima di…
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10 Dicembre 1969 Palermo Strage di Via Lazio. 4 morti, tra cui, vittime innocenti, Giovanni Domé, custode del cantiere, e Salvatore Bevilacqua, manovale che stava chiedendo un anticipo.
Giovanni Domé e Salvatore Bevilacqua furono le vittime innocenti della cosiddetta Strage di Via Lazio a Palermo il 10 dicembre del 1969. La vicenda rappresenta il più alto punto raggiunto dalla prima guerra di mafia e che sancì l’ascesa dei corleonesi dentro Cosa nostra. L’eccidio costò la vita a cinque persone ed avvenne negli uffici del costruttore Moncada, in viale Lazio: vennero ammazzati, oltre a Giovanni Domé, che era il custode dell’immobile, e Salvatore Bevilacqua un manovale che era andato a chiedere lo stipendio, il boss dell’Acquasanta Michele Cavataio, Francesco Tumminiello e Calogero Bagarella, che faceva parte del commando omicida, colpito da Cavataio, ed il cui cadavere non venne mai…
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30 Giugno 1963 Palermo. Strage di Ciaculli. Dilaniati da un’auto bomba Mario Malausa, Silvio Corrao, Calogero Vaccaro, Eugenio Altomare, Marino Fardelli, Pasquale Nuccio e Giorgio Ciacci.
La Strage di Ciaculli-Villa Sirena, località sita sulla stradale Gibilrossa-Villabate (Palermo], avvenne il 30 giugno del 1963 e fu il culmine di una serie di omicidi di boss di primo piano e a Villabate, poche ore prima, di due vittime innocenti, Giuseppe Cannizzaro e Giuseppe Tesauro, con l’esplosione di un’altra auto che avrebbe dovuto uccidere un’altro boss. “A metà mattinata, arrivò una telefonata alla questura di Palermo, durante la quale l’interlocutore diceva che c’era un’automobile abbandonata in aperta campagna. La polizia si precipitò subito sul luogo, a Ciaculli dove trovò un’Alfa Romeo Giulietta, con gli sportelli aperti e una ruota a terra. Si capì subito che si trattava di un’auto…
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19 gennaio 1961 Tommaso Natale (PA). Ucciso Paolino Riccobono, 13 anni. Vittima di faida.
“Faceva molto freddo il 19 gennaio 1961 sulle pendici del monte Billemi, a Tommaso Natale, borgata di Palermo. Stava quasi per nevicare. Ma ciò non scoraggiò i killer del tredicenne Paolino Riccobono. I primi due colpi lo raggiunsero al petto. Lui tentò di scappare, ma altre due fucilate alle spalle lo stesero definitivamente. Era un predestinato Paolino. Il padre era stato ucciso il 16 novembre 1957, suo fratello Giuseppe era stato sequestrato ed ucciso nel 1960. Uno sterminio frutto della faida, che andava avanti dal 1953, tra le famiglie di Tommaso Natale e di Cardillo.” (I GERMOGLI RECISI bambini vittime di mafia di Giuseppe Tramontana) Fonte: archivio.unita.news Articolo…
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19 Settembre 1959 Palermo. Uccisa Giuseppina Savoca, 12 anni, mentre giocava per strada.
Giuseppina Savoca aveva 12 anni. Morì colpita da un proiettile vagante nel corso di una sparatoria, avvenuta la sera del 19 settembre ’59 in via Messina Marine a Palermo, nella quale rimase ucciso un pregiudicato. Giuseppina non morì immediatamente, fu trasportata in ospedale e si spense per complicazioni polmonari tre giorni dopo il ricovero. “ Fonte stragedeglieroi.altervista.org Aveva 12 anni. Morì colpita da un proiettile vagante nel corso di una sparatoria avvenuta la sera del 19 settembre ’59 in via Messina Marine a Palermo nella quale rimase ucciso il pregiudicato Filippo Drago, 51 anni, proprietario di una profumeria in via Maqueda e ferito leggermente suo nipote Giuseppe…