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26 Giugno 1959 Palermo. Uccisa Anna Prestigiacomo, 15 anni, forse per vendetta nei confronti del padre ritenuto confidente dei carabinieri.
Anna Prestigiacomo, aveva 15 anni, quando venne uccisa una sera d’estate nel giardino di casa sua nel rione San Lorenzo, a Palermo. Era il 26 giugno 1959. Una sorellina di Anna, Rosetta, di 11 anni, vide in volto il killer e lo riconobbe: agli investigatori indicò il nome del vicino di casa, il pregiudicato Michele Cusimano. Ma questi negò tutto, venne arrestato con il padre e rinviato a giudizio. Il padre, invece, fu prosciolto in istruttoria. Il processo si concluse con la clamorosa assoluzione dell’imputato. Il verdetto venne ribaltato in Corte d’Assise e di Appello e Cusimano venne condannato con la concessione, però, di alcune attenuanti. Fonte: Liberanet.org …
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4 Novembre 1958 Palermo. Muore Vincenzo Savoca, 34 anni, Appuntato di Pubblica Sicurezza.
Vincenzo Savoca, 34 anni, in forza alla Squadra Mobile della Questura di Palermo, il 4 novembre aveva appreso una notizia secondo cui un contrabbandiere ricercato quella sera sarebbe rientrato nella propria abitazione, in Piazza Magione, per trascorrervi la notte. Verso le 18,00, insieme alla Guardia Placido Russo, si recava nei pressi della casa per attendere il malvivente ed eseguire l’arresto. Intorno alle 20,00 il contrabbandiere, accompagnato dalla propria moglie, si accingeva ad entrare in casa, allora i due poliziotti gli si avvicinarono e, afferratolo saldamente per un braccio, lo dichiararono in arresto. Quello prese a divincolarsi, tentando di fuggire, mentre la donna si mise ad urlare, richiamando l’attenzione dei vicini.…
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1 Novembre 1949 Palermo. Salvatore Alberti, 22 anni, guardia di P.S., cadde vittima di un agguato.
Salvatore Alberti, 22 anni, guardia di Pubblica Sicurezza della Questura di Palermo, cadde vittima di un agguato criminoso il 1° novembre 1949. Era in forza al Raggruppamento di P.S. di Palermo e stava effettuando un servizio di rastrellamento nell’agro palermitano, volto alla repressione del brigantaggio e alla cattura del tristemente noto bandito Salvatore Giuliano, quando la squadriglia di cui faceva parte fu fatta segno di numerosi colpi di mitra, sparati da un anfratto roccioso. I poliziotti risposero prontamente al fuoco, ma i malviventi si dileguarono subito. Per il giovanissimo agente, mortalmente ferito, non ci fu nulla da fare. Fonte: cadutipolizia.it Articolo da L’Unità del 7 Luglio 1949…
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19 Agosto 1949 Palermo. Strage di Passo di Rigano – Bellolampo. Restarono uccisi i Carabinieri: Giovan Battista Aloe, Armando Loddo, Sergio Mancini, Pasquale Antonio Marcone, Gabriele Palandrani, Carlo Antonio Pabusa e Ilario Russo.
Strage dei Carabinieri di Passo di Rigano – Bellolampo (PA) 19 agosto 1949 La strage si inquadra nel difficile contesto del secondo Dopoguerra. L’eccidio fu consumato alle 21.30 del 19 agosto 1949 in quella che allora era una piccola borgata alle porte di Palermo, posta sulla strada provinciale SP1 di accesso alla città provenendo da Partinico e Montelepre. Una strada, dunque, di obbligato passaggio. Qui il bandito Salvatore Giuliano, detto “Turiddu”, fece esplodere una potente mina anticarro, collocata lungo la strada. La deflagrazione investì l’ultimo mezzo, con a bordo 18 carabinieri, di una colonna composta da 5 autocarri pesanti e da due autoblindo che trasportavano complessivamente 60 unità del “XII…
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14 Novembre 1948 Palermo. Gli agenti Aldo Archenti e Vittorio Baldari restano uccisi in uno scontro a fuoco contro dei banditi
Il vicebrigadiere Aldo Archenti e le guardie Vittorio Baldari e Luigi Iannotti, insieme ad un quarto agente, stavano facendo rientro alla propria caserma dopo essersi recati a Palermo per servizio, quando la loro jeep venne investita da raffiche di mitra sparate da alcuni banditi nascosti dietro i cespugli. Gli agenti si gettarono al riparo della vettura per potere rispondere al fuoco ma vennero colpiti alle spalle da altri banditi nascosti dietro ad altri cespugli. Il vicebrigadiere Archenti e la guardia Baldari rimasero uccisi sul colpo, mentre di Iannotti non è certo il decesso. Il quarto agente rimase illeso. La Banda di Salvatore Giuliano, tra il 1943 ed il 1950 ,…
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11 Giugno 1948 Partinico (PA) Marcantonio Giacalone ed il figlio Antonio, uccisi dai banditi della Banda Giuliano
A Partinico i banditi della banda Giuliano uccidono il possidente Marcantonio Giacalone e il figlio Antonio: si erano rifiutati di sborsare una somma di denaro. Fonte Centro Siciliano di Documentazione G. Impastato
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8 Dicembre 1946 Palermo. Assassinato Raffaele Sicurella, 43 anni, maresciallo di pubblica sicurezza. «Il sottufficiale prestava servizio da vent’ anni al commissariato Porta Nuova, accudiva alla sua missione con zelo e giustizia»
Raffaele Sicurella prestava servizio presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza “Porta Nuova” di Corso Calatafìmi di Palermo. L’8 Dicembre 1946 era stato comandato di servizio di ordine pubblico alla processione zonale della Madonna Immacolata. In Piazza Indipendenza, quando il simulacro stava per inoltrarsi lungo la via Giuseppe Pitrè, per rientrare nella chiesa dei Cappuccini, sita nella Piazza omonima, venne attirato in un’imboscata e barbaramente trucidato con sei colpi di pistola, sparati a bruciapelo da uno sconosciuto, che fu visto riporre l’arma in tasca ed allontanarsi fra la folla. Le indagini immediatamente avviate dalla Squadra Mobile e dai Commissariati Porta Nuova e Vespri portarono al fermo di dieci indiziati, ma non…
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18 Agosto 1945 Palermo. Ucciso Calcedonio Catalano, 13 anni, Viene ucciso durante un conflitto a fuoco tra carabinieri e banditi .
In contrada San Filippo di Roccapalumba (Palermo), in uno scontro tra carabinieri e banditi, restò ucciso il tredicenne Calcedonio Catalano. I banditi lo credevano una spia. Leggere anche: sites.google.com/icsmarconipalermo.edu.it Progetto Codice Memoria in rete per la memoria Calcedonio Catalano – 18 agosto 1945, Roccapalumba. 13 anni
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14 Ottobre 1920 Palermo . Assassinato Giovanni Orcel, segretario degli operai metallurgici della Cgil
Giovanni Orcel era segretario dei metalmeccanici di Palermo nonché promotore (assieme ad Nicolò Alongi, ucciso il 29 febbraio dello stesso anno) del collegamento tra movimento operaio e movimento contadino nel palermitano. Fu il principale organizzatore della più importante occupazione del cantiere navale di Palermo, avvenuta il 4 settembre 1920, per protestare contro il licenziamento di 250 lavoratori. Era il candidato socialista alla provincia di Palermo quando viene ucciso a Palermo il 14 ottobre del 1920. Fonte: Centro Siciliano di Dopcumentazione Giuseppe Impastato Giovanni Orcel: una nota biografica di Umberto Santino Giovanni Orcel nacque a Palermo il 25 dicembre 1887 da Luigi, impiegato, e da Concetta Marsicano, casalinga. Il…
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29 Febbraio 1920 Palermo Ucciso Nicolò Alongi, dirigente del movimento contadino prizzese.
Nicola Alongi, dirigente del movimento contadino prizzese dai Fasci siciliani al biennio rosso, contadino autodidatta, fu assassinato dalla feroce mafia del suo paese il 29 febbraio dell 1920. «So di essere un morto in licenza», diceva ai suoi compagni nei giorni prima di essere ucciso. «A Prizzi Nicola Alongi fu l’animatore della cooperativa “La Proletaria”, alla quale si contrappose una finta cooperativa di reduci, il cui ispiratore fu don Silvestre Gristina, detto “Sisì”, fratello del sindaco “socialista” Epifanio (che, dopo la marcia su Roma, avrebbe aderito al fascismo). Il tentativo di Gristina era quello di bloccare le spinte di rinnovamento che Alongi e il suo gruppo portavano avanti intimidendo ed…