• 4 Gennaio 1997 Partinico (PA). Ucciso Giuseppe La Franca, bancario in pensione, perché non voleva cedere le proprie terre a dei mafiosi.

    L’Avvocato Giuseppe La Franca, era un funzionario del Banco di Sicilia in pensione che non voleva cedere le sue terre ai fratelli Vitale, come avevano fatto altri possidenti della zona. I “Fardazza” avevano messo le mani su un caseggiato rurale in possesso di alcuni parenti di Giuseppe La Franca. Quel terreno era suo, quel “caseggiato” occupato prepotentemente dai “fardazza” non era ‘cosa loro’. Mentre tutti gli altri scappavano davanti al pericolo e alle minacce mafiose, mentre le istituzioni e anche certi media locali facevano finta di non vedere e non sapere o erano impotenti, lui continuava a frequentare i suoi terreni affermandone la proprietà. Ma quella sua legittima caparbietà dava…

  • 3 Gennaio 1949 Partinico (PA). La banda Giuliano uccise il piccolo Vito, di 3 anni, assieme al padre Carlo Guarino e Francesco Salvatore Gulino, che era in visita presso la loro abitazione al momento dell’irruzione dei banditi.

    Il 3 gennaio 1949 a Partinico, “un gruppo di banditi armati di tutto punto irrompeva nella casa di tale Carlo Guarino di Giuseppe sita in via Cappellini esplodendo diverse raffiche di mitra e lanciando bombe a mano. Rimanevano uccisi, il Guarino stesso, il figlio Vito di anni tre e tale Francesco Salvatore Gulino il quale si trovava in visita presso il Guarino. Commessa la strage, i banditi si dileguavano sparando raffiche di mitra e lanciando bombe per impaurire la popolazione accorsa. Si presume che la strage sia stata commessa per vendetta”. (da L’Unità del 4 gennaio 1949)     Articolo da L’Unità del 4 Gennaio 1949 Due uomini e un…

  • 3 Settembre 1948 Partinico (PA). Uccisi Celestino Zappone, commissario PS, Antonio Di Salvo, capitano CC, e Nicola Messina, maresciallo CC, in un agguato della banda Giuliano.

      Celestino Zappone, Commissario di Pubblica Sicurezza della Questura di Palermo, venne assassinato il 3 Settembre  in un agguato compiuto in Via Finazzo a Partinico (PA) da parte di elementi della Banda Giuliano che scagliarono alcune granate contro il funzionario di Polizia e il capitano dei Carabinieri Antonio Di Salvo e il maresciallo dell’Arma Nicolò Messina che si trovavano con lui in quel momento. I tre membri delle Forze dell’Ordine, rimasti gravemente feriti, vennero finiti a colpi d’arma da fuoco dai banditi usciti allo scoperto. Centinaia di agenti di Polizia e carabinieri vennero inviati alla ricerca dei malviventi. Nel corso del rastrellamento il carabiniere Salvatore Marino rimase ucciso da una…

  • 8 Gennaio 1948 Partinico. Ucciso in un agguato Gaetano Minardi, carabiniere della squadra di polizia giudiziaria

    Gaetano Minardi, 38 anni, carabiniere della squadra di polizia giudiziaria, fu ucciso, l’8 gennaio 1948, in un agguato mentre, insieme ad altri militari, tutti in borghese, erano in ricognizione in una località di Partinico.   Si ringraziano il Sig. Nino Impallari, per la ricerca bibliografica, e il Sig. Gaetano Minardi, nipote, omonimo dell’ucciso, per averci segnalato il nominativo ed inviato la foto.     Articolo del 9 Gennaio 1948 dal Giornale di Sicilia Carabiniere ucciso a Partinico in aspro conflitto con fuorilegge. Un’altra vile aggressione La cronaca purtroppo deve ancora una volta registrare una vile aggressione della quale è rimasto vittima un altro militare dell’arma benemerita nell’adempimento del dovere. Ieri…

  • 29 Novembre 1947 Partinico (PA). Ucciso in un agguato Luigi Geronazzo, Tenente Colonnello dei Carabinieri

    Luigi Geronazzo, 50 anni, tenente colonnello del Carabinieri, medaglia d’Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: “Al comando di un battaglione Carabinieri impegnato duramente per più mesi contro una banda armata tristemente famosa per l’efferatezza dei gravi delitti compiuti, sempre primo nelle azioni più rischiose, dedicava tutto se stesso alla lotta, conseguendo proficui risultati e contribuendo a disorientare i fuorilegge. Di notte, mentre rincasava nella sede del comando, fatto segno, per rappresaglia, a scarica di arma da fuoco da malfattori in agguato, reagiva coraggiosamente, sebbene ferito mortalmente, facendo fuoco con la propria pistola. Montelepre (PA) – Partinico (PA) – Carini (PA) – Alcamo (TP) – Piana dei Greci (PA),…

  • 22 Giugno 1947 Partinico (PA). Restano colpiti a morte Giuseppe Casarrubea e Vincenzo Lo Jacono, durante un attacco alla locale sezione del Partito Comunista

    A Partinico, il 22 giugno 1947, vengono colpiti a morte Giuseppe Casarrubea e Vincenzo Lo Jacono. A distanza di pochi mesi dalla terribile strage di Portella della Ginestra a Partinico, Carini, Borgetto, San Giuseppe Jato, Monreale e Cinisi si verificarono delle azioni terroristiche armate contro i militanti e le sedi della Cgil e del Pci, che provocarono morti, feriti e terrore. Gli autori furono esponenti della banda Giuliano, mafiosi e neofascisti, che continuarono così l’offensiva contro il movimento contadino e le forze della sinistra, che lottavano per il diritto al lavoro e per la riforma agraria. Il raid più grave si svolse a Partinico, dove furono uccisi Giuseppe Casarrubea, ebanista…

  • 8 Maggio 1947 Partinico (PA) Uccisione di Michelangelo Salvia, 34 anni, dirigente della Camera del Lavoro.

    Una settimana dopo l’orrore della strage di Portella della Ginestra, a Partinico (Pa), il 9 maggio 1947 il trentaquatrenne Michelangelo Salvia, dirigente della Camera del Lavoro, fu ucciso con un colpo in bocca perché fosse chiaro quale colpa gli era stata imputata. Fonte:  vivi.libera.it     Tratto da: http://casarrubea.wordpress.com/archivio/ Michelangelo Salvia, nato  il 9 aprile 1913, uccisione avvenuta l’8 maggio 1947, a una settimana della strage di Portella. “Michelangelo Salvia fu ucciso con dei colpi di arma da fuoco sparatigli in bocca perché Michelangelo non aveva peli sulla lingua. La gente parlava, lo stato era omertoso e depistava…”  Giuseppe Casarrubea Sulla sua tomba leggiamo: barbaramente ucciso da una mano sopraffattrice…

  • 13 Febbraio 1947 Partinico (PA), Assassinato Leonardo Salvia , dirigente sindacale, impegnato nelle lotte contadine.

    Il 13 febbraio 1947 muore a Partinico (PA) ucciso in un agguato mafioso davanti alla sua abitazione LEONARDO SALVIA dirigente sindacale socialista impegnato nelle lotte contadine locali e nel movimento per la riforma agraria. (Fonte: gruppolaico.it /)     Fonte:  ricerca.repubblica.it Articolo del 1 maggio 2012 I MARTIRI DEL FEUDO di Piero Violante   Ai carabinieri e alla polizia, ma anche ai giudici, non piaceva l’idea che un sindacalista o un dirigente politico o peggio un contadino fosse ammazzato per motivi politici. A partire dal ’44, ma sino agli anni Ottanta, cercavano altre piste. Il gallismo siciliano faceva allusione ad un sempre impellente “cherchez la femme” come movente del delitto;…

  • 8 Gennaio 1946 Partinico (PA). Il carabiniere Vincenzo Miserendino cade sotto il fuoco della banda Giuliano.

    Vincenzo Miserendino, carabiniere 21enne, era di stanza nella stazione dei carabinieri di Partinico (PA) quando l’8 gennaio del 1946, durante un servizio di pattuglia, cadde falciato da colpi di mitraglia esplosi da gregari della banda Giuliano. Si era arruolato a 17 anni, era scampato alla prigionia in Germania e si era fatto trasferire da poco a Partinico per stare vicino al padre malato. A lui è stata dedicata a Partinico una via nel febbraio 2010.         Fonte: ancispettoratosicilia.it Vincenzo Miserendino Nato a Petralia Sottana (PA) il 14 Luglio 1924, da Calogero e da Marianna Librizzi, visse la sua infanzia nell’abitazione di via Venezia. Frequentò le scuole elementari,…