-
11 Ottobre 1983 Carinola (CE). Ucciso Ignazio De Florio, 24 anni, agente di custodia del locale carcere, senza un motivo.
Ignazio De Florio – nato a Apice (BN) il 13/02/1959 – era un Agente del Corpo degli Agenti di Custodia in servizio presso la Casa di Reclusione di Carinola (CE). L’11 ottobre 1983 veniva fatto segno di un attentato, riconducibile a fatti commessi per il perseguimento delle finalità delle associazioni di cui all’art.416/bis C.P., mentre ritornava a casa dopo essere smontato dal servizio. Prontamente soccorso, cessava di vivere durante il trasporto in Ospedale. Riconosciuto “Vittima del Dovere” ai sensi della Legge 466/1980 dal Ministero dell’Interno. Articolo dell’ 11 Ottobre 2011 da raffaelesardo.blogspot.com IGNAZIO DE FLORIO, AGENTE DI CUSTODIA, UCCISO A CARINOLA L’11 OTTOBRE 1983, SENZA…
-
5 Marzo 1983 Santa Maria Capua Vetere (CE) Ucciso Pasquale Mandato, maresciallo degli agenti di custodia presso il carcere locale.
La mattina del 5 marzo 1983 il maresciallo degli agenti di custodia Pasquale Mandato, 53 anni, viene raggiunto da numerosi colpi di arma da fuoco mentre si sta recando a lavoro alla Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Viene soccorso prontamente dai suoi colleghi ma ciò nonostante muore poco il ricovero in ospedale. Il maresciallo aveva fatto in modo che alcuni camorristi non potessero beneficiare di “favori” che non spettavano loro e ciò ha scatenato la vendetta degli 8 Killer. A dargli il colpo di grazia è stato Michelangelo d’Agostino, poi diventato collaboratore di giustizia. Il 9 marzo 1983 i sindacati Cigl, Cisl e Uil organizzano uno sciopero contro…
-
31 Gennaio 1983 Napoli. Ucciso Nicandro Izzo, appuntato in servizio presso la Casa Circondariale di Poggio Reale.
Nicandro Izzo, Appuntato del Corpo degli Agenti di Custodia – nato a Calvi Risorta (CE) il 01/12/1944 in servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale. Il 31 gennaio 1983, dopo numerose minacce ricevute, veniva ucciso con un colpo di pistola alla testa da parte di ignoti, a poche decine di metri dall’Istituto. Nel corso delle successive indagini è emerso il chiaro stampo camorristico dell’omicidio. L’Appuntato Izzo è stato riconosciuto “Vittima del Dovere” ai sensi della Legge 466/1980 dal Ministero dell’Interno. A lui è intitolata l’area verde attrezzata per bambini nel Comune di Pignataro Maggiore (CE). Nota di polizia-penitenziaria.it Articolo da La Stampa del 1 Febbraio 1983 Prendeva…
-
24 Novembre 1982 San Cataldo (CL). Ucciso Carmelo Cerruto, Brigadiere Polizia Penitenziaria
Carmelo Cerruto, brigadiere Polizia Penitenziaria, viene ucciso il 24 novembre 1982, alle ore 8,30 circa, in via Regina Elena a San Cataldo (CL), mentre si recava in servizio, a pochi centinaia di metri dal suo ufficio, con diversi colpi d’arma da fuoco. Fu ucciso probabilmente perché stava indagando sull’uccisione del figlio Emanuele, avvenuta il 21 settembre 1981. Nota da: polizia-penitenziaria.it “Brigadiere del Corpo degli Agenti di Custodia – nato a Modica (RG) il 01/12/1926, in servizio presso l’Istituto per Minori di San Cataldo. Il 24 novembre 1982, alle ore 8,30 circa, in via Regina Elena, mentre si reca in servizio, a pochi centinaia di metri dal suo ufficio…
-
14 Novembre 1982 Palermo. In Via Notarbartolo ucciso Calogero Zucchetto, impegnato nella ricerca dei mafiosi latitanti
Calogero Zucchetto era un Poliziotto. Si occupava di mafia ed in particolare collaborava alla ricerca dei latitanti che allora erano molto numerosi. Con il commissario Cassarà andava in giro in motorino per i vicoli di Palermo ed in particolare per quelli della borgata periferica di Ciaculli, che conosceva bene, a caccia di ricercati. In uno di questi giri con Cassarà incontrò due killer al servizio dei corleonesi, Pino Greco detto “scarpuzzedda” e Mario Prestifilippo, che aveva frequentato quando non erano mafiosi. Questi lo riconobbero e non si fecero catturare. All’inizio di novembre del 1982, dopo una settimana di appostamenti, tra gli agrumeti di Ciaculli riconobbe il latitante Salvatore Montalto, boss…
-
15 Ottobre 1982 Cesa (CE). Ucciso in un agguato Gennaro De Angelis, Agente della Polizia Penitenziaria.
Gennaro De Angelis, nato a Cesa (CE) il 26 ottobre 1945 si arruolò nell’ex Corpo Agenti di Custodia all’età di 21 anni e fu assegnato alla Casa Circondariale di Pisa, dove prestò servizio per quattro anni. Dopodiché, su sua richiesta – richiesta motivata dal fatto che essendo molto legato agli affetti familiari e avendo deciso di mettere su famiglia – fu trasferito alla Casa Circondariale di Napoli – Poggioreale. Qui espletava tra i vari compiti d’istituto anche quello della ricezione pacchi dei detenuti ed è stata proprio questa funzione, così come emerge dagli atti giudiziari, a portarlo alla morte. Sembra poco per togliere la vita ad una persona, ma in…
-
14 Settembre 1982 Napoli. Ucciso Antimo Graziano, Brigadiere in servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale
Antimo Graziano, Brigadiere del Corpo degli Agenti di Custodia era in servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale. Il 14 settembre 1982 rientrando dal servizio appena prestato, all’interno della propria autovettura, nei pressi dell’abitazione, cadde vittima di numerosi colpi d’arma da fuoco. Nel corso delle successive indagini è emerso il chiaro stampo camorristico dell’omicidio. “Antimo Graziano era nato a Bellona, in provincia di Caserta, il 4 giugno del 1937. Era sposato con Maria Rosaria Marano, di trentanove anni e aveva due figlie, Concetta, di sei anni e Rosanna di due. Si era arruolato venticinque anni prima nel corpo delle guardie di custodia. Da sei era in servizio all’ufficio matricola…
-
3 Settembre 1982 Frattaminore (NA), assassinato in un agguato Andrea Mormile, Maresciallo della Polizia di Stato. “Era definito come uno dei poliziotti più impegnati contro la criminalità”.
Andrea Mormile, maresciallo di Polizia, fu ucciso il 3 settembre 1982 mentre, libero dal servizio, si trova con alcuni amici davanti a un bar di Frattaminore. Con i suoi arresti Andrea aveva già in diverse occasioni intralciato i traffici del clan di Giuseppe Puca, boss in ascesa nella zona di Sant’Antimo e legato alla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo. Andrea era molto rispettato in paese e rappresentava agli occhi della Camorra locale uno scomodo presidio di legalità da eliminare. Già ferito dai colpi di mitra esplosi da un uomo in auto, Andrea viene poi avvicinato da un secondo killer che finisce il poliziotto con quattro colpi di pistola. Nell’agguato…
-
15 Luglio 1982 Napoli. Ucciso il Vice questore Antonio Ammaturo e l’Agente Pasquale Paola, suo autista.
Probabilmente Antonio Ammaturo, coriaceo dirigente della Squadra Mobile di Napoli, aveva intuito un contatto forte tra camorra e brigate rosse. Relazionò su quei fatti, ma non fece in tempo a proseguire le sue indagini, nel pomeriggio del 15 luglio del 1982 fu trucidato insieme a Pasquale Paola, il poliziotto che aveva al suo fianco. Ammaturo, irpino, nato a Contrada l’11 luglio del 1925, una laurea in legge ed una serie di concorsi vinti in Polizia e Magistratura, era il poliziotto per antonomasia, fiuto, carattere, cuore. Scelse la Polizia non a caso, prima a Bolzano, perchè forte conoscitore della lingua tedesca, poi ad Avellino, Benevento, Potenza, Giugliano, Gioia Tauro, Siderno, Cassino,…
-
29 Giugno 1982 Termini Imerese (PA). Ucciso Antonino Burrafato, vicebrigadiere Polizia Penitenziaria . Ucciso per aver fatto il proprio dovere.
Antonino Burrafato (Nicosia, 13 giugno 1933 – Termini Imerese, 29 giugno 1982) è stato un poliziotto italiano, vice-brigadiere in servizio presso la Casa Circondariale dei Cavallacci di Termini Imerese. Fu assassinato da mano mafiosa il 29 giugno 1982. Antonino Burrafato lavorava presso l’ufficio matricola del penitenziario dove nel 1982 il boss Leoluca Bagarella, in transito presso i Cavallacci, stava tornando a Palermo a causa della morte del padre, nel frattempo gli doveva essere notificata una ordinanza di custodia cautelare in carcere e quindi non sarebbe potuto andare a trovare il padre. L’arduo compito toccò al brigadiere Burrafato, uomo che osservava alla lettera il regolamento e che quindi impedì al Bagarella…