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12 Febbraio 1982 Arzano (NA). Ucciso Alfredo Paragano, appuntato del Corpo degli Agenti di Custodia.
Alfredo Paragano – Appuntato del Corpo degli Agenti di Custodia – nato a Perdifumo (SA) il 3 novembre 1943 in servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale. Il 12 febbraio 1982, ad Arzano (NA), libero dal servizio, veniva ferito mortalmente da colpi di arma da fuoco esplosi da ignoti a bordo di una autovettura. Nel corso delle successive indagini è emerso il chiaro stampo camorristico dell’omicidio. L’Appuntato Paragano è stato riconosciuto “Vittima del Dovere” ai sensi della Legge 466/1980 dal Ministero dell’Interno. Fonte: polizia-penitenziaria.it Articolo del 19 Ottobre 2011 da cambiamoarzano.com STORIE CRIMINALI DI ARZANO: “ALFREDO PARAGANO” UN EROE DIMENTICATO di Carmine Santaniello Arzano…
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5 Giugno 1981 Napoli. Ucciso Agostino Battagli, appuntato del Corpo degli Agenti di Custodia
Agostino Battagli è nato a Portici il 18 ottobre 1945. Giovanissimo, si è arruolato nel Corpo degli Agenti di Custodia. Ha seguito il corso di formazione presso la Scuola Militare Allievi Agenti di Custodia nella sua stessa città natale. Alla fine dell’addestramento, è stato assegnato alla Casa Circondariale di Napoli – Poggioreale. Permanendo nel suo stato di servizio, ha raggiunto il grado di appuntato. Agostino Battagli, appuntato del corpo degli Agenti di Custodia presso la casa circondariale di Poggioreale, viene ucciso la mattina del 5 giugno 1981 da una serie di colpi di arma da fuoco sparati da tre killer mentre si trova all’interno di un negozio per acquistare della…
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13 Luglio 1980 Palermo. Ucciso Pietro Cerulli, agente di Custodia presso il carcere Ucciardone di Palermo.
Pietro Cerulli, Agente del Corpo degli Agenti di Custodia – nato a Miano (NA) il 26/05/1950 in servizio presso la Casa Circondariale di Palermo. Il 13 luglio 1980, mentre rincasava alla guida della propria autovettura, veniva fatto segno di un attentato mortale commesso da appartenenti all’associazione criminale denominata Cosa Nostra. L’Agente è stato riconosciuto “Vittima del Dovere” ai sensi della Legge 466/1980. A Pietro Cerulli, il Comune di Palermo ha intitolato la piazza antistante l’istituto penitenziario di Pagliarelli a Palermo. nota di: polizia-penitenziaria.it Articolo da L’Unità del 16 Luglio 1980 Ucciso un agente di custodia dell’Ucciardone È onesto e la mafia gli manda tre killer di…
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3 marzo 1980 Napoli. Michele Pecorilla, appuntato di Pubblica Sicurezza, 56 anni, ucciso nel negozio della moglie, durante una rapina.
Michele Pecorilla, 55 anni, Appuntato Guardie di P.S. dal 1944, fu ucciso il 3 Marzo 1980 in un tentativo di rapina compiuto da due giovani criminali nel negozio della moglie a Napoli. L’appuntato Michele Pecorilla, in servizio presso il Commissariato di Secondigliano, sposato e padre di quattro figli, fuori servizio aiutava la moglie nel piccolo negozio di bigiotteria e gioielleria da lei aperto nel quartiere di Secondigliano. La sera del 3 Marzo, intorno alle 19 due giovani di circa 18 anni entrarono nel negozio fingendo di essere clienti poi estrassero le pistole, minacciando Pecorilla e la moglie. L’appuntato reagì cercando di estrarre a sua volta l’arma di ordinanza ma venne…
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19 Febbraio 1980 Poggiomarino (NA). Assassinato Antonio Carotenuto, agente di custodia del carcere di Poggioreale.
Antonio Carotenuto. Agente del Corpo degli Agenti di Custodia – nato a Napoli il 07 marzo 1939, in servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale. Il 19 febbraio 1980, mentre percorre, in abiti borghesi, una via del centro cittadino viene affiancato da tre individui che gli esplodono, a bruciapelo, alcuni colpi di pistola. Il militare, prontamente soccorso, cessa di vivere subito dopo il ricovero in ospedale. Fonte: polizia-penitenziaria.it Articolo da L’Unità del 20 Febbraio 1980 In mezzo alle maschere ucciso agente di custodia NAPOLI – Lo hanno fulminato nella strada principale di Poggiomarino – un grosso centro della provincia di Napoli – mentre tutt’intorno erano in…
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25 Gennaio 1980 Afragola (NA). Antonio Esposito, 25 anni, agente di polizia, viene ucciso nella tabaccheria del padre presa d’assalto da due malviventi armati e mascherati.
Antonio Esposito, agente di polizia medaglia d’oro al valor civile, fu ucciso il venticinque gennaio del 1980 nella tabaccheria del padre, in corso Garibaldi ad Afragola, presa d’assalto da due malviventi armati e mascherati. Il poliziotto, che prestava servizio nella sezione della polizia stradale di Benevento, libero dal servizio, intervenne a difesa del genitore. Riuscì a disarmare e a bloccare uno dei malviventi, a cui aveva strappato anche il passamontagna. La reazione del complice fu spietata. Antonio Esposito fu colpito alle spalle da due proiettili esplosi dal bandito, morendo sotto gli occhi del genitore. Fonte: fondazionepolis.regione.campania.it Ricordato nel libro Come Nuvole Nere di Raffaele Sardo Antonio…
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25 Settembre 1979 Palermo. Uccisi in un agguato mafioso il magistrato Cesare Terranova e Lenin Mancuso, Maresciallo P.S., suo collaboratore e guardia del corpo.
Il 25 settembre del 1979, verso le 8,30 del mattino, una Fiat 131 arriva sotto casa del giudice Cesare Terranova a Palermo per condurlo in ufficio. Il magistrato si pone alla guida della vettura; accanto a lui siede il maresciallo di Pubblica Sicurezza Lenin Mancuso, al quale è stata affidata la sua protezione. L’auto imbocca una strada secondaria che trova inaspettatamente chiusa per “lavori in corso”. A quel punto, alcuni killer affiancano l’auto e aprono il fuoco con una carabina Winchester e con delle pistole. Il magistrato ingrana la retromarcia nel tentativo di sottrarsi ai proiettili; il maresciallo Mancuso impugna la Beretta di ordinanza. Viene esplosa una trentina i colpi.…
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28 Agosto 1979 Palermo. Sparisce Calogero Di Bona, maresciallo presso la Casa Circondariale Ucciardone.
Calogero Di Bona, 35 anni, maresciallo presso la Casa Circondariale Ucciardone di Palermo, sparisce il 28 Agosto del 1979. Vittima di “lupara bianca”. “Dopo 33 anni la Dia di Palermo fa luce sull’omicidio del maresciallo Calogero di Bona, maresciallo delle guardie carcerarie nel carcere palermitano. Fu la cosca capeggiata dal capomafia Rosario Riccobono a volere quell’omicidio. Calogero Di Bona, fu sequestrato e strangolato il 28 agosto del 1979, al termine del suo turno di lavoro perché ritenuto responsabile di un ipotetico pestaggio subito in cella da un uomo d’onore, Michele Micalizzi, fidanzato con la figlia di Riccobono. Il maresciallo Di Bona era nato a Villarosa il 29 agosto del 1944.…
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21 Luglio 1979 Palermo. Ucciso Giorgio Boris Giuliano, capo della Squadra Mobile, con sette colpi di pistola alle spalle.
Giorgio Boris Giuliano (Piazza Armerina, 22 ottobre 1930 – Palermo, 21 luglio 1979) è stato un poliziotto italiano, investigatore della Polizia di Stato e capo della Squadra Mobile di Palermo. Diresse le indagini con metodi innovativi e determinazione, facendo parte di una cerchia nei fatti isolata di funzionari dello Stato che, a partire dalla fine degli anni settanta, iniziarono un’autentica lotta contro la mafia dopo che, nella deludente stagione degli anni sessanta, troppi processi erano falliti per mancanza di prove. Venne ucciso dal mafioso Leoluca Bagarella, che gli sparò sette colpi di pistola alle spalle. Il Vice Questore Giuliano era il Capo della Squadra Mobile di Palermo. Era uno dei…
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6 Aprile 1979 Palermo. Vincenzo Russo, 40 anni, brigadiere della Polizia Ferroviaria, resta ucciso durante un tentativo di rapina.
Vincenzo Russo era in Polizia da circa 10 anni e, dopo i primi anni d’impiego in vari servizi d’istituto, era stato trasferito alla Polizia Ferroviaria, prestando servizio a Reggio Calabria e a Castelvetrano (TP). Superato il corso per sottufficiale, era stato assegnato nuovamente alla Polizia Ferroviaria, a Palermo. Fu ucciso poco dopo l’alba del 6 Aprile 1979, alle ore 5,55, all’interno della Stazione Centrale di Palermo. Era stato comandato, insieme alla Guardia Mustazza Antonino, di 29 anni, di scorta sul treno locale per Sant’Agata di Militello al sacco postale, contenente circa un miliardo di lire in denaro contante ed assegni. La Guardia Mustazza precedeva il carrello, che era spinto dall’impiegato,…