-
“Tita, Angelina e le altre Condannate a morte per un amore sbagliato” di Francesca Barra
Tita, Angelina e le altre Condannate a morte per un amore sbagliato di Francesca Barra La ‘ndrangheta non perdona chi tradisce la «famiglia». Dal caso Costantino a quello Pesce, trent’anni di omicidi. E spesso la verità viene a galla solo dopo molti anni. Donne giovani, madri, calabresi e con la voglia di collaborare, di liberare sé stesse e la vita dei figli dalla morsa della ‘ndrangheta. Donne che si innamorano dell’uomo sbagliato e che per questo firmano la loro condanna a morte. Uccise dall’acido o vittime di lupara bianca. Alcune sono sparite nel nulla e la cronaca le ha dimenticate, forse rendendo un favore a chi le ha messe a…
-
18 aprile 2011 Nicotera (VV). Santa Tita Buccafusca (37 anni), moglie di un capomafia di ‘ndrangheta, muore, apparentemente suicida, dopo aver ingerito acido muriatico. Aveva manifestato l’intenzione di collaborare con la giustizia.
Santa Tita Buccafusca, 37 anni, morì il 18 aprile del 2011 all’ospedale di Polistena, dove era stata ricoverata due giorni prima dopo aver ingerito dell’acido muriatico. Madre di un bambino di 16 mesi, era la moglie di uno dei più potenti capimafia della ‘ndrangheta calabrese, Pantalone Mancuso dello “Luni Scarpuni”. L’arresto del marito e una serie di tremendi lutti familiari la fecero cadere in uno stato di profonda depressione dal quale sembrò uscire con la nascita di suo figlio. Ma la presenza asfissiante della malavita, alla vigilia di una tremenda stagione di omicidi che sconvolse il Vibonese, le toglieva il respiro. La donna si decise così a collaborare con la…