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15 Novembre 1995 Somma Vesuviana (NA). Resta ucciso il piccolo Gioacchino Costanzo di 2 anni, che era in compagnia dello zio, vero obiettivo dei sicari.
A soli 18 mesi Gioacchino Costanzo è vittima di un agguato di camorra diretto a colpire il compagno di sua nonna, Giuseppe Averaimo. Venditore di sigarette di contrabbando e legato al clan D’Avino, Averaimo era solito girare spesso con il bimbo, convinto che i rivali non avrebbero mai messo in percolo la sua vita. Così non è stato e la scellerata quanto vigliacca scelta di Averaimo ha determinato la morte del piccolo nell’agguato in cui lo stesso pregiudicato è stato ucciso. Nel 2002 la Corte d’Assise condanna all’ergastolo Vincenzo Esposito e Nicola Mocerino, 22 anni vengono inflitti a Saverio Castaldo. Tuttavia nell’aprile 2005 la prima sezione della Cassazione annulla i…
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13 gennaio 1981 Somma Vesuviana (NA). Scompare Raffaella Esposito, 13 anni, mentre sta tornando a casa da scuola. Il corpo ritrovato due mesi dopo in fondo ad un pozzo.
Raffaella Esposito, 13 anni, abitante a Somma Vesuviana, scompare il 13 gennaio 1981: esce dalla scuola alle 12 e si avvia verso casa a piedi. E sparisce. Incominciano così le ricerche. Si parla anche di camorra, perché quella è la zona di Raffaele Cutolo. Ma proprio la camorra interviene scrivendo in una lettera al quotidiano Il mattino: Noi uomini di Cutolo non ammettiamo che si tocchino i bambini. Liberate la piccola, sennò pagherete. Due mesi dopo la scomparsa, il 13 marzo, il cadavere di Raffaella viene ritrovato in un pozzo ad Ottaviano. L’autopsia rivela che non è stata violentata. Non è stato, dunque, un sequestro, né una violenza. Che cosa…