• 21 febbraio 2018 Velká Maca (Slovacchia). Uccisi il giornalista Ján Kuciak (27 anni) e la fidanzata Martina Kusnirova (27 anni); Kuciak stava investigando sulle connessioni slovacche della ‘Ndrangheta

    Ján Kuciak (27 anni) era un giornalista investigativo slovacco e lavorava come reporter presso il sito web informativo Aktuality.sk, incentrato principalmente nell’investigare sulle frodi fiscali di diversi uomini d’affari connessi alle alte sfere politiche slovacche. Jàn Kuciak e la sua fidanzata, Martina Kušnírová (27 anni), sono stati uccisi con colpi d’arma da fuoco nel febbraio del 2018 all’interno della loro casa a Velká Maca, in Slovacchia. Al momento della sua morte, Kuciak stava investigando sulle connessioni slovacche della ‘Ndrangheta, e aveva in precedenza portato alla luce una frode fiscale organizzata che ruotava attorno agli uomini d’affari vicini al partito di governo Direzione – Socialdemocrazia. Il 28 febbraio, Aktuality.sk ha pubblicato…

  • 20 Aprile 1996 Alessandria della Rocca (AG). Giovanni Carbone, manovale di 28 anni, ucciso perché aveva assistito ad un omicidio.

    Giovanni Carbone, morto perché ha visto in faccia i killer che hanno freddato con dei colpi di pistola al petto e al collo Emanuele Sadita. Giovanni Carbone, 28 anni, un passato da agricoltore del centro Alessandrino e poi impegnato come muratore nel campo dell’edilizia negli ultimi anni, non ad Alessandria della Rocca, ma a Parma. Al nord il giovane muratore si era trasferito alla ricerca di lavoro. Dalle parti di Alessandria della Rocca se ne trova poco o si resta nei campi a coltivare la terra; l’unica alternativa è al nord alla ricerca di miglior soldo. E Giovanni Carbone era un bravo giovane, una persona pulita. Aveva intenzione di trascorrere…

  • 22 Novembre 1995 Locri. Ucciso Fortunato Correale, meccanico. Onesto cittadino ucciso dalla mafia perché non aveva rispettato le regole dell’omertà.

    Fortunato Correale, 44 anni, padre di tre figli, il 22 novembre del 1995 è stato crivellato da sette colpi di pistola nella sua autofficina di Locri. Correale aveva rotto l’omertà, aveva parlato dei movimenti di un gruppo di giovani d’ onore che andavano in giro a bruciare le auto dei carabinieri per intimidirli, ma le “famiglie” erano subito venute a conoscenza della testimonianza, di quella sua e di quella della moglie e scattò la vendetta, puntuale, feroce, “esemplare” perché tutti vedessero e tutti si regolassero di conseguenza, cucendosi la bocca.       Articolo da La Republica del 4 Febbraio 1996 DENUNCIÒ I KILLER, UCCISO DAL BOSS  di Pantaleone Sergi…

  • 3 Settembre 1995 Niscemi (CL). Scompare Pierantonio Sandri, 19enne odontotecnico, vittima di lupara bianca

    Pierantonio Sandri, 19enne odontotecnico, il 3 settembre 1995 scompare da Niscemi (CL). Vittima di lupara bianca. “La storia di Pierantonio Sandri è strettamente legata a quella di una madre coraggio, Ninetta Burgio. È stata lei, insieme al sostegno dell’avvocato Enza Rando e di molti altri, a portare in giro per l’Italia la storia di questo ragazzo ucciso perché colpevole di essere onesto, potenzialmente in grado di raccontare quello che aveva visto. Siamo a Niscemi negli anni di maggiore scalata criminale di tanti giovani nelle fila delle famiglie criminali della zona. Sandri sta dall’altra parte. È un ragazzo per bene, è onesto. Crede in valori che per la maggior parte dei…

  • 2 Marzo 1994 Adelaide (Australia) Una bomba al fosforo rosso uccide il sergente Geoffrey Bowen

    […] Un pacco bomba con materiale plastico potentissimo inviato al quartier generale dell’ente anticrimine australiano NCA supera i controlli degli scanner e uccide Geoffrey Bowen, un detective di trentasei anni impegnato in indagini sulla ‘ndrangheta, dal traffico di droga agli omicidi, alle estorsioni e al riciclaggio di denaro. È il 2 marzo. La mattina del 3 il detective deve testimoniare al processo contro Domenico Perre, un uomo delle cosche italo-australiane. Il gruppo di Bowen è impegnato nell’operazione Cerberus avviata nel ’92 sulla presenza della mafia in Australia e, dopo l’arresto di otto persone per droga, ha subìto minacce. […] Il caso è ancora aperto. Tratto da Dimenticati di Danilo Chirico…

  • Lucca Sicula (AG). Il 17 Dicembre 1992 fu ucciso l’imprenditore Giuseppe Borsellino che stava collaborando per l’arresto degli assassini del figlio Paolo, ucciso il 21 Aprile 1992.

    Giuseppe Borsellino era un imprenditore. Nacque da una famiglia di origine riberesi, poi trasferitasi stabilmente a Lucca Sicula. Cominciò a lavorare presto. Si sposò a 18 anni con Calogera Pagano, sua coetanea; con cui ebbe tre figli, Antonella, Paolo e Pasquale. Dopo vari lavori si dedicò alla sua definitiva attività di piccolo imprenditore-operaio di una piccola impresa di calcestruzzo che diresse assieme al figlio Paolo. Rifiutò qualsiasi tipo di compromesso o sottomissione al potere ed agli interessi mafiosi e perciò venne ucciso il 17 dicembre 1992 dopo aver rivelato alla magistratura i nomi dei mandanti e degli esecutori dell’omicidio del figlio Paolo (ucciso il 21 aprile 1992). Le sue dichiarazioni…

  • 11 Luglio 1989 Camporeale (PA). Restano uccisi Paolo Vinci, 17 anni, e Calogero Loria, 26 anni, in un agguato non a loro destinato.

    Paolo Vinci era un ragazzo di 17 anni. L’11 luglio 1989 stava aiutando Calogero Loria, di 26 anni, e il cugino Filippo a caricare di legname un autocarro in contrada Serpi nelle campagne di Camporeale, un paese a 50 chilometri da Palermo. Poco prima delle 21:00 un commando di killer arrivò al podere dei cugini Loria per uccidere Filippo. Calogero e Paolo furono trucidati mentre Filippo fuggiva. Fonte: liberanet.org     Articolo di La Repubblica del 13 Luglio 1989 UN ALTRO FEROCE DELITTO MAFIOSO DUE MASSACRATI A COLPI DI LUPARA PALERMO Li hanno massacrati con una ferocia inaudita, con colpi di fucili a lupara e pistole di grosso calibro, devastandogli…

  • 6 Giugno 1982 Palermo Ucciso Antonino Peri, perché scambiato per un poliziotto.

    Antonino Peri, ex carabiniere in pensione, fu ucciso a Palermo il 6 giugno del 1982. Come hanno raccontato alcuni collaboratori di giustizia, aveva inseguito una macchina che aveva tamponato la sua autovettura; a bordo erano due mafiosi che facevano da scorta a un’altra autovettura nel cui bagagliaio c’era il corpo di un uomo appena ucciso. I mafiosi l’hanno scambiato per un poliziotto. Fonte: Centro siciliano di documentazione G. Impastato       Tratto da Il Viandante – Sicilia “Carmelo Lo Jacomo, sotto la minaccia delle armi e sempre su ordine di Filippo Marchese [Milinciana], viene prelevato e ficcato in una vettura tipo Mini Minor. Allontanandosi da Piazza Torrelunga a forte…

  • 26 maggio 1977 Cittanova (RC). Assassinato Michele Germanò, macellaio. Testimone.

    Michele Germanò fu ucciso a Cittanova (RC) il  26 maggio 1977. Come di solito era andato in campagna, alla periferia di Cittanova dove aveva la stalla con degli animali che lui stesso allevava, visto che di professione faceva il macellaio. Al ritorno, qualcuno che conosceva, blocca il camion, lo fanno scendere e lo portano in un luogo lontano dove gli sparano un colpo al cuore, uno alla gola e uno alla testa. Sono gli anni della faida e Michele Germanò aveva testimoniato davanti al Tribunale di Palmi riguardo a una lite avvenuta nella sua macelleria tra la madre dei Facchineri e quella degli Albanese. Fonte: vivi.libera.it       Cittanova,…

  • 3 Novembre 1947 San Giuseppe Jato. Uccisione di Calogero Caiola, un testimone del processo sulla Strage di Portella della Ginestra.

    Ucciso a San Giuseppe Jato il 3 novembre 1947, Calogero Caiola era un piccolo proprietario terriero della zona e il giorno della Strage di Portella della Ginestra del 1 maggio, aveva probabilmente riconosciuto dei suoi compaesani che tornavano verso casa armati di lupara e mitragliatrice. Avrebbe dovuto testimoniare al processo come testimone oculare, ma fu ucciso sei mesi dopo. Fonte:  vivi.libera.it   Fonte:  siciliastoriaemito.altervista.org Tratto da: IL RAPPORTO QUESTURA DI PALERMO div. gab. n. 35538-2^ Palermo, 8 maggio 1947 Oggetto: Gravi delitti commessi a Piana degli Albanesi in occasione della festa del lavoro, il 1 maggio 1947. Al Sign. Procuratore della Repubblica Palermo […] E’ stato accertato che, alla festa,…