• 18 agosto 1994 Martone (RC). Ucciso Antonio Novella, operaio forestale di 39 anni.

    Antonio Novella era un operaio forestale. Fu ucciso in un agguato il 18 agosto del 1994 a Martone, in provincia di Reggio Calabria. Aveva 39 anni. Con lui furono ammazzati altri due forestali, uno dei quali ritenuto appartenente ad ambienti di mafia. (memoriaeimpegno.it)       Fonte:  archivio.unita.news Articolo del 19 agosto 1994 Lupara nella Locride, 3 morti di Aldo Varano Nuova guerra di ‘ndrangheta in Aspromonte Strage di ‘ndrangheta sulle montagne dell’Aspromonte. Un gruppo di fuoco piomba in un casello della forestale e uccide tre uomini. Obiettivo del commando Giorgio Calvi, precedenti per mafia; uomo della cosca Ierinò (sequestro Ghidini). LOCRI. Un massacro come non ne venivano organizzati da…

  • 6 agosto 1991 Serrata (RC). Viene ucciso Domenico Randò, vittima innocente della faida di Laureana di Borrello.

    1991 Domenico Randò – Serrata (RC) – 6 agosto 1991 vivi.libera.it   Domenico Randò è una delle tante vittime di cui non abbiamo trovato alcuna notizia, né online e neppure nei libri a ns. disposizione, ma che è nominato nelle liste, principalmente dell’associazione Libera, come vittima innocente.       Fonte: it.wikipedia.org Il 6 agosto 1991 viene ucciso a Serrata Domenico Randò mentre Antonio Albanese riesce a salvarsi. Faida di Laureana di Borrello La faida di Laureana di Borrello è una faida scoppiata tra le ‘ndrine degli Albanese-Cutellè-Tassone e i Ferrentino-Chindamo-Lamari-D’Agostino a Laureana di Borrello in provincia di Reggio Calabria. Le indagini sono state aiutate dalla collaborazione di Annunziato Raso,…

  • 2 Gennaio 1990 Catona (RC) Andrea Bonforte, 15 anni, vittima della guerra di ‘ndrangheta

    “Andrea Bonforte, 15 anni, morto in guerra a Reggio Calabria” titola così l’articolo della redazione Stop’ndrangheta. È l’ennesima vittima di quella che viene definita la seconda guerra di ‘ndrangheta, scoppiata tra il 1985 e il 1991 tra molte ‘ndrine calabresi, che ha provocato circa 700 morti (Wikipedia) e ha ridefinito la struttura gerarchica e organizzativa della criminalità organizzata calabrese che si accordò dotandosi di una sorta di cupola, un organo supremo simile a quello di Cosa Nostra. Andrea, nella notte del 2 Gennaio 1990, stava aprendo, con il padre ed i due fratelli, più grandi, il forno di loro proprietà, nel Rione Catona, quando è scattato l’agguato. Hanno sparato in…

  • 8 luglio 1985 Reggio Calabria. Gianluca Canonico, bambino di 10 anni, muore dopo cinque giorni di agonia, unica vittima di uno scontro a fuoco tra bande

    Gianluca Canonico, fu ucciso davanti casa da un proiettile vagante esploso nel corso di una sparatoria avvenuta in via Fratelli Spagnolo al Rione Pescatori. Gianluca, aveva solo 10 anni, quando, la sera del 3 luglio 1985, rimase gravemente ferito. Trasportato in ospedale in stato di coma per la grave ferita alla testa, morì dopo cinque giorni.         Articolo del 5 Luglio 1985 da  ricerca.repubblica.it SPARATORIA FRA TEPPISTI UN BAMBINO IN FIN DI VITA di Pantaleone Sergi REGGIO CALABRIA – ” terribile morire così, a dieci anni”: il professor Giuseppe Caminiti, primario del Centro di Rianimazione degli Ospedali Riuniti di Reggio, ne ha viste tante di morti atroci…

  • 22 luglio 1982 Le Castella (KR). Palmina Gigliotti, madre di 5 figli, resta uccisa, a 34 anni, in una guerra di mafia.

    Il 22 luglio 1982 a Crotone, Palmina Gigliotti, 34 anni, madre di 5 figli, resta uccisa in una guerra di mafia. È pomeriggio di estate, i bambini giocano per strada e le donne li sorvegliano da lontano. Siamo nel borgo dei pescatori di Le Castella, a venti chilometri da Crotone. Due killer scesi da una grossa moto sparano all’impazzata per uccidere Luigi Liò, senza riuscirci. E’ in atto nel paese la faida tra i Liò e i Maesano. A terra resta Palmina Gigliotti, di 34 anni, madre di cinque figli. Era scesa in strada appena sentiti i primi colpi per proteggere i suoi figli. Viene fulminata da una pallottola al…

  • 11 agosto 1981 Spezzano Sila (CS). Assassinato Salvatore Serpa, 27 anni, funzionario CGIL, per vendetta trasversale.

    Salvatore Serpa, sindacalista della CGIL, di 27 anni, merita di essere ricordato. Di provenienza da una famiglia dell’omonimo clan paolano, da giovanissimo mostrava interesse per la politica e la volontà di staccarsi dalle tradizioni del clan di appartenenza. Ed infatti Salvatore (Tuturu) dopo una esperienza nella nascente “Servire il Popolo”, scelse di aderire al Pci e poi alla fine degli anni 70, anche per staccarsi più decisamente dal contesto di origine e dalla guerra tra clan scoppiata a Paola e sul Tirreno in quell’epoca, decise di andare a continuare la sua esperienza politica nella Fillea Cgil di Cosenza. Ma non fu sufficiente. L’11 agosto del 1981, nel corso di quella…

  • 9 Febbraio 1979, Sambatello di Reggio Calabria – Antonino (Nino) Tripodi e Rocco Barillà, morti per un passaggio

    Antonino Tripodi (25 anni) e Rocco Barillà (26) sono stati uccisi in un agguato  a Sambatello di Reggio Calabria, il 9 febbraio del 1979. Ammazzati per avere dato un passaggio in auto alla persona sbagliata. Con loro c’era il sorvegliato speciale Rocco D’Agostino. Un semplice passaggio in macchina, una piccola cortesia che a Sambatello non si rifiuta a nessuno. Ma nel ’79 c’era ancora la guerra di ‘ndrangheta. Antonino Tripodo ha lasciato una moglie in gravidanza. E suo figlio, Antonino come lui, al dolore ha dovuto aggiungere la rabbia di scoprire che tutti i faldoni e i documenti su suo padre sono scomparsi, non sono più negli archivi del Tribunale.…

  • 27 ottobre 1978 Rende (CS). Pasqualino Perri, bambino 12 anni, ammazzato al posto del padre.

    Pasqualino Perri, ammazzato all’età di dodici anni in un ristorante di Rende (CS), il 27 ottobre 1978. Il bersaglio dei killer era il padre. Fonte:  vivi.libera.it             Fonte:  lauropoli.it Articolo del 30 novembre 2010 da Il Quotidiano della Calabria Perri, vittima innocente di mafia – L’omicidio del dodicenne al ristorante ricostruito dalla Corte d’assise di Roberto Grandinetti Fu ucciso a 12 anni, ma il vero obiettivo era il padre Gildo. Condannati Pranno e Anselmo Al vaglio della Corte di Assise di Cosenza, relativamente all’inchiesta “Missing”, c’è stato anche l’omicidio del piccolo Pasqualino Perri. Fu ucciso per sbaglio. Il vero obiettivo dei killer pare fosse il…