• 1 Maggio 1984 Giffone (RC). Sequestrato Alfredo Sorbara, 35 anni, ruspista, fratello del sindaco del paese

    Erano le 14 del primo maggio del 1984 quando Alfredo Sorbara, 35 anni, di Giffone, piccolo paese in provincia di Reggio Calabria ai piedi dell’Aspromonte, venne sequestrato mentre si trovata in compagnia dì un amico, che nell’occasione venne “risparmiato”. Subito gli inquirenti iniziarono le ricerche dopo che l’amico di Sorbara era riuscito a scendere in paese. Tuttavia, il corpo non fu mai ritrovato e sembra essere calato il buio sulla vicenda con i familiari della vittima che non hanno avuto più notizie. Articolo del 1 Maggio 2014 da ntacalabria.it       Articolo del 3 Maggio 1984 da L’Unità Sequestro-mistero in Calabria Rapito il fratello di un sindaco comunista di…

  • 10 gennaio 1984 Mantova. Rapito Bruno Adami, 31 anni, figlio di un industriale. Buttato nel Po, dopo il pagamento del riscatto, con mani e piedi legati, da quella che fu definita “la Banda dei Giostrai”

    Negli anni Ottanta la Mala del Brenta ebbe un ruolo anche nel tragico sequestro del geometra di Volta Mantovana Bruno Adami, 31 anni, rapito davanti alla sua abitazione, sotto gli occhi terrorizzati della moglie, la sera del 10 gennaio 1984. La Mala, attraverso un suo componente, gestì la carcerazione, che si concluse con la morte dell’ostaggio. Non sarebbe stato il solo rapito ad essere tenuto incarcerato dall’Organizzazione. A mettere a segno il rapimento fu la Banda dei Giostrai, che aveva il suo quartiere generale nel Veneto, e più precisamente nel Padovano. Banda che, secondo gli investigatori, agiva in talune circostanze in stretto contatto con la Mala del Brenta. Due Organizzazioni…

  • 12 Ottobre 1983 Lamezia Terme. Rapito Giuseppe Bertolami, florovivaista di 58 anni.

    Giuseppe Bertolami, rapito la sera del 12 ottobre 1983, all’età di cinquantotto anni.  Originario della Sicilia, viveva da anni in Calabria dove, nella provincia di Lamezia Terme, aveva aperto insieme al fratello l’attività di florovivaista, dando lavoro a qualche centinaio di persone. Non è molto in salute pertanto la famiglia avvia fitti negoziati per cercare di abbassare la cifra, iniziale di quattro miliardi, a cui non possono far fronte. Le trattative proseguono, tra lunghi silenzi e lettere che provano l’esistenza in vita dell’ostaggio, fino ad aprile dell’anno nuovo, poi più nulla. Nonostante i ripetuti appelli della famiglia il corpo non è mai stato ritrovato       Articolo del 23…

  • 9 Novembre 1982 Castrovillari (CS). Edoardo Annichiarico, 16 anni, rapito e ucciso.

    Edoardo Annichiarico frequentava il liceo, aveva 16 anni e una ragazza. È nato a Castrovillari, in provincia di Cosenza, di famiglia benestante. Quasi una colpa per la banda di dilettanti che l’ha rapito e subito ucciso, per poi tentare di estorcere un riscatto ai gioiellieri Annichiarico. Attirato in una trappola dall’amico professore, Edoardo è morto il 9 novembre 1982. Caricato su un’auto, accoltellato sei volte e poi gettato in un fosso lungo l’autostrada. È rimasto lì tre giorni. Di pena e di speranza. Un sequestro anomalo, tragico, risolto in pochi giorni e chiuso definitivamente con tre condanne pesanti. Ad uccidere Edoardo Annichiarico non è stata la ‘ndrangheta, non sono state…

  • 3 Luglio 1981 Torino. Lorenzo Crosetto, Imprenditore 61enne, rapito, il suo corpo trovato sepolto in un campo

    Lorenzo Crosetto, 61 anni, venne rapito la sera del 3 luglio 1981. Stava giocando a scopa nel bar Ponte Barra, in barriera di Casale, locale con atmosfera anni Cinquanta nella vecchia Torino di Cesare Pavese schiacciata tra il Po e la collina. Un mese e mezzo dopo era morto, esaurito dagli stenti e dal calore: lo avevano nascosto in una baracca di lamiera nelle campagne di Asti dove sotto il solleone di luglio la temperatura saliva anche a 50 gradi. I banditi vollero lo stesso il denaro: 672 milioni. Poi più niente. Solo silenzio fino al 31 maggio 1983, quasi due anni dopo, quando un pentito della ‘ ndrangheta avrebbe…

  • 17 Aprile 1981 Roma. Rapito Giovanni Palombini “il re del caffè”, 81 anni. Il suo corpo sarà ritrovato il 28 Ottobre , sepolto in un campo.

    Giovanni Palombini venne sequestrato il 17 aprile del 1981 e tenuto prigioniero sotto una tenda, legato mani e piedi. Giovanni Palombini, anziano e ammalato, il “re del caffè” tentò ripetutamente di fuggire. Non si rassegnava, nonostante le continue vessazioni e umiliazioni che era costretto a subire. Una sera, ci riuscì. Ma “Lallo” lo riacciuffò. Lo prese per il collo, lo scosse violentemente e gli disse: “Ma allora sei diventato pazzo, vuoi proprio morire”. Non lo uccise quella notte. Aspettò ancora qualche giorno, il tempo di riscuotere una prima rata del riscatto: 350 milioni. Laudovino però non si accontentò: i soldi erano pochi, ne voleva di più. Allora comprò un grande…

  • 13 gennaio 1981 Somma Vesuviana (NA). Scompare Raffaella Esposito, 13 anni, mentre sta tornando a casa da scuola. Il corpo ritrovato due mesi dopo in fondo ad un pozzo.

    Raffaella Esposito, 13 anni, abitante a Somma Vesuviana, scompare il 13 gennaio 1981: esce dalla scuola alle 12 e si avvia verso casa a piedi. E sparisce. Incominciano così le ricerche. Si parla anche di camorra, perché quella è la zona di Raffaele Cutolo. Ma proprio la camorra interviene scrivendo in una lettera al quotidiano Il mattino: Noi uomini di Cutolo non ammettiamo che si tocchino i bambini. Liberate la piccola, sennò pagherete. Due mesi dopo la scomparsa, il 13 marzo, il cadavere di Raffaella viene ritrovato in un pozzo ad Ottaviano. L’autopsia rivela che non è stata violentata. Non è stato, dunque, un sequestro, né una violenza. Che cosa…

  • 3 dicembre 1980 Roma. Rapito Valerio Ciocchetti, 55 anni, imprenditore industriale del marmo. Il 2 marzo ritrovano il suo corpo in fondo al Tevere.

    “Il 3 dicembre del 1980 sono da poco passate le sette di sera e nel mirino della banda finisce Valerio Ciocchetti, cinquantacinque anni, imprenditore e industriale del marmo. Sono andati a prenderlo nel suo ufficio, nello stabilimento in via Grotte di Gregna sulla via Tiburtina, mascherati e armati. L’hanno picchiato e poi rapito davanti a un cliente, Mario Quinti che era lì per trattare l’acquisto di una partita di marmo. La sua è una delle imprese di marmo più antiche della città. Un rapimento che durerà tre mesi: dopo il pagamento del riscatto il suo cadavere viene ritrovato il 2 marzo in fondo al Tevere, a ponte Galeria. Sul caso…

  • 17 Ottobre 1980 Siderno (RC). Rapito Antonio Colistra, avvocato di 56 anni, marito di una farmacista. Il corpo non sarà mai ritrovato.

    17 Ottobre 1980 Siderno (RC). Antonio Colistra, avvocato, marito di una farmacista, è in campagna quando viene assalito. Non ci sta e reagisce, prova a mettere fuori gioco i banditi, ma subisce un duro pestaggio e resta ferito prima di finire inghiottito dall’Aspromonte. Ha cinquantasei anni, e probabilmente quello è stato il suo ultimo giorno di vita: ha subito un’operazione alla gola, è debilitato e necessita di cure. Lo choc e la violenza dei sequestratori saranno fatali. Inutili gli appelli della moglie, nessuno si farà vivo, né il corpo sarà mai ritrovato. (Dimenticati di Danilo Chirico e Alessio Magro)       Articolo da L’Unità del 19 Ottobre 1980 Sequestri…

  • 6 Ottobre 1980 Bovalino (RC). Rapito Silvio De Francesco, farmacista 70enne, muore nel tragitto per l’Aspromonte.

    Silvio De Francesco, un nobile di origini napoletane, ha la sfortuna di abitare aBovalino, il paese dei sequestrati. Lo prendono la sera del 6 ottobre dell’80 a casa sua. Ha settantasei anni. Troppo vecchio per reggere la fatica della marcia sui monti. Arranca, non riesce più a respirare e si lascia andare in un fossato durante il trasferimento alla cella preparata per lui in Aspromonte. Lo abbandonano lì, senza vita, dove verrà ritrovato il 13 ottobre. Ci sono un cadavere da seppellire, una tomba da onorare, ma nessun indizio concreto. […] Fonte: Dimenticati di Danilo chirico e Alessio Magro Cap. IV – Aspromonte, solo andata – pag. 95    …