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22 Aprile 1990 Taranto. Angelo Carbotti, 25 anni, ucciso perchè scambiato per un boss, a cui somigliava.
A Taranto il 22 aprile del 1990 è stato ucciso Angelo Carbotti, 25 anni, in attesa di un lavoro stabile. Il killer non conosceva la sua vittima, il boss di una banda rivale, e così ha sbagliato bersaglio. Ha ucciso a colpi di pistola un innocente, che non aveva avuto mai a che fare con la malavita, e che aveva soccorso due persone coinvolte in un incidente stradale. Angelo è stato ammazzato alle 11,30 a pochi metri dal pronto soccorso dell’ospedale civile Santissima Annunziata, dove aveva trasportato una giovane donna e suo fratello, un boss del luogo, vittime di un incidente avvenuto alla periferia della città. Dopo averli affidati alle…
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24 marzo 1990 Bollate (MI). Assassinato Domenico (Mimmo) Falcone, 22 anni, perché si trovava sulla strada di un killer in fuga.
Bollate (Milano), 24 marzo 1990 – Bar Caruso, Via Ospitaletto 21. Un uomo entra ed esce in pochi minuti. Non è un cliente. È andato dritto da uno degli avventori e gli ha sparato con la pisola. Mentre corre verso l’uscita si trova davanti un ragazzo di 22 anni, Domenico Falcone, che in famiglia chiamano Mimmo. È il figlio del gestore. Il killer gli spara in faccia come niente fosse e poi si dà alla fuga. Quell’uomo si chiama Liborio Trainito, è uno dei protagonisti della faida mafiosa di Niscemi, che si spinge fino là, fino a Bollate. Dentro quel locale c’era Mario Di Corrado, che Trainito uccide perché suocero…
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27 dicembre 1989 Messina. Muore Provvidenza Bonasera, 65 anni, ferita il 13 giugno precedente in un raid contro i proprietari del supermercato dove stava facendo la spesa.
Provvidenza Bonasera, 65 anni, Messina Al villaggio Aldisio, quartiere di Messina, quel giorno, il 13 giugno del 1989, vicino al capolinea dell’autobus numero 2, la povera 65enne Provvidenza Bonasera stava facendo la spesa nel supermercato Despar, che apparteneva ai genitori del boss mafioso Pippo Leo, la vittima designata dei killer della fazione avversa. Quattro sicari armati arrivarono davanti al supermercato, scesero dall’auto, una Giulietta poi ritrovata bruciata, con i volti coperti da passamontagna, e cominciarono a sparare all’impazzata con un fucile a canne mozze, per eliminare Leo. Stile Chicago anni 30. Ma lui riuscì a salvarsi mentre cinque persone, ben cinque persone, tra clienti del market e passanti, rimasero feriti.…
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23 novembre 1989, Cittanova (RC). Ucciso Michele Piromalli, 23 anni, operaio edile, vittima innocente in uno scontro a fuoco.
Michele Piromalli, nacque a Cittanova (Rc) il 29 maggio 1966. Era un ragazzo con una gran voglia di vivere, socievole e altruista, lavorava come operaio in una ditta edile del suo paese, tutti gli volevano bene. Michele Piromalli, il 23 novembre 1989 andò a prendere all’uscita della scuola serale i suoi amici, ma mentre aspettava fuori dalla scuola venne colpito dai proiettili sparati durante uno scontro a fuoco. Aveva appena 23 anni. Fonte: docplayer.it Cittanova, la memoria è impegno: la dedica del Polo della legalità a nove Vittime di mafia sabbiarossa – Pubblicato il 24 mag 2018 Le riprese integrali dell’emozionante e molto partecipato incontro al…
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11 Novembre 1989 Ponticelli (Napoli). Strage del Bar Sayonara. Restarono a terra Gaetano De Cicco, Salvatore Benaglia, Domenico Guarracino e Gaetano Di Nocera «Quattro vittime innocenti immolate sull’altare di un onnivoro e spregiudicato disegno di affermazione».
La mattina dell’11 novembre dinanzi al bar Sayonara a Ponticelli si consuma un conflitto a fuoco tra bande rivali. L’agguato è deciso dai Sarno ed attuato da affiliati al clan Aprea per colpire il gruppo rivale capeggiato dal boss Andrea Andreotti. Restano colpite sei persone, due appartenenti alle bande di camorra e quattro completamente estranee agli ambienti e alle dinamiche criminali. Molti i feriti, tra cui una bambina. Le vittime innocenti colpite nell’agguato sono Gaetano De Cicco, Domenico Guarracino, Salvatore Benaglia e Gaetano Di Nocera. Il giorno dei funerali la folla accompagna le bare lungo le strade di Ponticelli fino alla Chiesa Madre. A distanza di più di 20 anni…
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8 Novembre 1989 Milazzo. Uccisa Anna Cambria, 16 anni. Vittima innocente di un regolamento di conti.
Anna Cambria, giovane studentessa sedicenne di Milazzo, muore l’8 novembre del 1989. Si era recata presso un bar del centro cittadino per acquistare delle caramelle. Ma all’uscita incontra inconsapevolmente un proiettile di pistola partito dall’arma impugnata da un mafioso e diretto verso un altro mafioso vittima anch’esso di un regolamento di conti. Articolo da LA STAMPA del 10 Novembre 1989 Assassinata per errore MILAZZO. E’ stata uccisa all’uscita del bar, mentre portava un cioccolatino al suo ragazzo. Anna Cambria, 16 anni, è la vittima innocente dei killer di un pregiudicato di 29 anni, Francesco Alioto. Non hanno rinunciato alla loro missione omicida neppure quando la giovane è…
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20 Ottobre 1989 Statte (TA). Domenico Calviello, 14 anni, vittima innocente della criminalità.
Domenico Calviello, un ragazzo di quattordici anni, ucciso a fucilate il 20 ottobre 1989, mentre si trovava nei pressi della macelleria del padre a Statte, una borgata a 13 chilometri da Taranto. Ad ammazzarlo sono stati due killer appostati dietro un muretto distante pochi metri. Misterioso il movente. Gli investigatori — squadra mobile e carabinieri — accreditano due ipotesi: un errore di persona oppure una vendetta trasversale. L’omicidio è avvenuto poco dopo le 21. Domenico Calviello stava parcheggiando il suo ciclomotore dinanzi alla macelleria ormai chiusa al pubblico. Il fratello Antonio, 24 anni, era a qualche decina di metri, in compagnia di due amici. Uditi gli spari, si è dato…
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11 ottobre 1989 Serra San Bruno (VV). Pasquale Primerano, 18 anni, ucciso per errore.
Pasquale Primerano Fu ucciso per errore l’11 ottobre 1989 a Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia. Aveva appena 18 anni. Fonte: docplayer.it
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4 settembre 1989 Cittanova (RC) – Assassinato Giacomo Catalano, operaio in una serra fluoricola. Vittima innocente.
Giacomo Catalano ucciso dalla mafia il 4 settembre 1989. Nacque il 24 agosto del 1942 a Cittanova (RC), persona solare, di sani principi e di forte personalità, dedito alla famiglia ed onesto lavoratore. Il 04 settembre 1989 esce di casa per recarsi a lavoro in una serra fluoricola alle ore 5,30, nel pomeriggio mentre si dedicava alla pulizia della campagna viene ucciso da ignoti. Lascia nella moglie e nei sui quattro figli in tenera età, un vuoto incolmabile. Nell’anno 2001 viene riconosciuto vittima innocente della criminalità organizzata. Si ringrazia la famiglia per queste righe che ci hanno permesso di inserire un altro nome a questo elenco infinito. …
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11 Agosto 1989 Cittanova (RC). Ucciso Francesco Longo, operaio di 38 anni. Vittima innocente di una faida.
L’operaio Francesco Longo, 38 anni, venne ucciso l’11 agosto del 1989 nel cortile della sua casa a Cittanova. L’uomo era appena uscito per andare a lavorare. Sua moglie Concetta Piromalli racconterà agli investigatori di aver sentito il marito parlare con qualcuno e poi aver udito in sequenza cinque colpi di pistola. Uscita sulla porta vide solo il corpo del marito a terra mentre con il braccio tentava di proteggersi il viso. L’uomo morì sul colpo. Le indagini non portarono all’individuazione dei responsabili dell’omicidio. Gli investigatori compresero fin da subito che la morte di Longo era da collegarsi alla terribile faida che negli anni tra il 1987 e il 1991 lasciò…