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9 aprile 2018 Limbadi (VV). Ucciso Matteo Vinci (42 anni), da una bomba posta sotto la sua auto.
Matteo Vinci, biologo di 42 anni è stato ucciso il 9 aprile 2018 con una bomba posta all’interno della sua auto, a Limbadi (VV). Nell’esplosione è rimasto gravemente ustionato il padre, Francesco, di 73 anni, con lui nell’auto. Stavano tornando a casa dopo aver lavorato nei campi. La colpa di Matteo Vinci e della sua famiglia è stata quella di non aver ceduto alle pressioni esercitate dai vicini, i Mancuso, famiglia di ‘ndrangheta tra le più potenti in Calabria, che volevano che i Vinci cedessero loro i propri terreni. Fonte: repubblica.it Articolo del 9 aprile 2018 Vibo Valentia, autobomba a Limbadi. Muore un uomo, grave il padre. Si…
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9 agosto 2016 Lamezia Terme (CZ). Assassinato Francesco Pagliuso, 43 anni, avvocato penalista. Ucciso per aver difeso due presunti omicidi.
L’avvocato Francesco Pagliuso, è stato ucciso la sera del 9 agosto del 2016, al rientro nella sua abitazione, freddato a colpi di pistola, da un killer che lo ha atteso nel giardino di casa. L’inchiesta Reventinum ha consentito di ricostruire e identificare i presunti mandanti ed esecutori dell’omicidio di Francesco Pagliuso. Secondo la ricostruzione della Procura sarebbero stati Giuseppe e Luciano Scalise a sentenziare la morte del penalista lametino poi nei fatti eseguito dal killer a pagamento Marco Gallo. Entrambi i procedimenti sono ancora in corso. L’avvocato Pagliuso avrebbe “pagato” il fatto di essere il legale difensore di Domenico Mezzatesta, fratello di Gregorio, ucciso a Catanzaro, e autore insieme al…
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6 maggio 2016 Montalto di Limbadi (VV). Scompare Maria Chindamo (44 anni), forse punita per non aver voluto cedere dei terreni.
Maria Chindamo è scomparsa misteriosamente la mattina del 6 maggio 2016. Vedova, madre di 3 figli e imprenditrice, la 44enne di Laureana di Borrello (Reggio Calabria) quella mattina aveva un appuntamento di lavoro (di cui pochissime persone erano a conoscenza) con un operaio presso la sua azienda agricola che ha sede in località Montalto di Limbadi (Vibo Valentia). Di fronte all’ingresso della proprietà, poco dopo le 7, appena scesa dall’auto qualcuno l’ha brutalmente aggredita, ferita e portata via. Fatta sparire chissà dove. L’aggressore e i suoi presunti complici hanno agito in pieno giorno, senza temere niente. (Fonte: urbanpost.it ) Fonte: urbanpost.it Articolo del 27 febbraio 2018 Scomparsa…
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31 luglio 2015 Forcella (NA). Ucciso Luigi Galletta (21 anni) per aver detto “no” alla camorra.
Luigi Galletta aveva 21 anni e si guadagnava da vivere facendo l’operaio in un’officina a via Carbonara, nel quartiere napoletano di Forcella. Niente precedenti penali. Viene freddato con tre colpi di pistola sparati a bruciapelo. Il ragazzo, ferito in maniera grave, fu trasportato all’ospedale Loreto Mare dove morì poche ore dopo nonostante un disperato intervento chirurgico. Omicidio firmato dalla paranza dei bambini. Era stato avvertito quella stessa mattina del 31 luglio 2015. Gli affiliati della paranza erano entrati nell’officina e quando lui si era rifiutato di dire dove si trovava il suo familiare legato al rivale clan Buonerba, era stato picchiato e ferito. Qualche ora dopo il delitto. Fonte: vivi.libera.it…
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16 Febbraio 2011 San Lorenzo Del Vallo (CS). Rosellina Indrieri e Barbara De Marco, uccise per vendetta. Il cognato e zio delle vittime aveva ucciso il figlio di un boss durante una lite.
Le due donne, Rosellina Indrieri, 45 anni, e la figlia Barbara De Marco, 26 anni, sono la cognata e la nipote di Aldo De Marco, un commerciante che il 17 gennaio aveva assassinato a Spezzano Albanese Domenico Presta, 22 anni, figlio di Franco, considerato il boss della zona e attualmente latitante (arrestato nel 2012). Nell’agguato, portato a termine in un alloggio popolare del piccolo comune cosentino, è rimasto ferito in maniera grave alla spalla e al bacino anche Silas De Marco, nipote del commerciante-assassino. Sfuggito all’agguato anche il marito dell’Indrieri (Gaetano De Marco fu ucciso il 7 aprile successivo). I killer si sono presentati intorno alle 21 davanti a casa…
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20 Settembre 2010 Napoli. Assassinata Teresa Buonocore, aveva fatto arrestare l’uomo che aveva abusato di sua figlia.
La mattina del 20 settembre 2010, in via Ponte dei Francesi, è assassinata con quattro colpi di pistola Teresa Buonocore. La donna aveva testimoniato nel processo contro Enrico Perillo, geometra 53enne di Portici ed ex amico di famiglia, condannato a 15 anni di reclusione per violenza sessuale ai danni di due ragazze minorenni. Una delle vittime era la figlia di Teresa. Ad armare la mano dei sicari è stata proprio la sete di vendetta del geometra, l’odio contro quella donna che aveva scelto di chiedere giustizia. Le indagini degli inquirenti, dirette dal primo dirigente Pietro Morelli e coordinate dal pm Simona Di Monte, arrivano presto ad una svolta. Vengono fermati…
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19 Agosto 2010 Casoria (NA). Ucciso Antonio Coppola, edicolante di 40 anni, probabilmente per una vendetta dopo un banale litigio.
Un edicolante di 40 anni, Antonio Coppola, viene ucciso a Casoria, popoloso comune dell’area nord di Napoli, raggiunto da tre proiettili calibro 9. Alle 6.30 di quel 19 agosto 2010, Antonio apre la saracinesca della sua rivendita in via Pietro Nenni e comincia a sistemare i giornali esposti all’esterno. La moglie è dentro l’edicola quando sente alcuni colpi di pistola. Subito dopo vede una persona scappare con la pistola ancora in mano e, a terra, il marito riverso in una pozza di sangue. La vittima, padre di tre gemelli di 14 anni, è stata sorpresa alle spalle. Il primo proiettile lo ha centrato alla schiena, gli altri due al volto…
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2 Febbraio 2010 Napoli Ucciso Gianluca Cimminiello, 31 anni, tatuatore . Ucciso perché si vantava di un tatuaggio a Lavezzi.
Il giorno 2 febbraio 2010 viene freddato nel suo studio “Zendark tattoo”, sulla Circumvallazione esterna, nel tratto di Casavatore, Gianluca Cimminiello di 31 anni, titolare di un centro di tatuaggi. A distanza di un mese dalla sua morte si è compreso il movente dell’omicidio: Gianluca è stato ammazzato per aver pubblicato sul suo profilo di Facebook un fotomontaggio che lo ritraeva con Lavezzi. Questa foto, secondo quanto accertato dai pm Stefania Castaldi e Gloria Sanseverino della Dda, indispettì Vincenzo Donniacuo, tatuatore di Melito, che chiese al clan di riferimento della zona di punire lo sgarro. Dopo la pubblicazione della foto, Gianluca ebbe decine di e-mail da parte dei clienti e…
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5 Dicembre 2009 Taurianova (RC). Francesco Maria Inzitari, 18enne di Rizziconi, ucciso all’uscita di una pizzeria con dieci colpi di pistola.
Francesco Maria Inzitari aveva appena compiuto 18 anni. Venne trucidato il 5 dicembre 2009 davanti alla pizzeria di Taurianova dove lo stavano aspettando gli amici per festeggiare un 18esimo compleanno di un’amica. Vendetta trasversale per colpire il padre Pasquale Inzitari, un imprenditore, ex consigliere provinciale dell’Udc, determineranno gli inquirenti. Un’altra vittima innocente in attesa di verità e giustizia. Nota da Mediterraneonline.it Per Francesco Inzitari dagli amici pagine intere sui quotidiani. Scritto da Luigi Palamara ‘NDRANGHETA: OMICIDIO INZITARI, DA AMICI PAGINA SU QUOTIDIANI Rizziconi (Reggio Calabria) 31 dicembre 2009 – «Affinchè il tuo sacrificio sia il coraggio, l’impegno, la voglia di riscatto per la nostra terra». È la…
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5 Ottobre 2008 Casal Di Principe (CE). Ucciso Stanislao Cantelli, 60 anni. Ucciso perché era lo zio di un pentito di camorra.
Stanislao Cantelli fu ucciso a Casal Di Principe (CE) il 5 Ottobre 2008. Lavorava in un caseificio: tagliava la mozzarella. Da poco era andato in pensione per problemi di salute, dopo aver cominciato ben presto a lavorare, essendo rimasto orfano di padre a otto anni, con una famiglia numerosa alle spalle. Era incensurato. Suo cognato aveva sposato la sorella del boss Francesco Bidognetti, alias “Cicciotto ‘e mezzanotte”. Ma non è stata questa parentela a procurargli la morte. Bensì il fatto di essere lo zio dei pentiti Alfonzo e Luigi Diana. Tre anni prima Stanislao Cantelli aveva rinunciato alla protezione. La vendetta della camorra non si è fatta attendere. Articolo…