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13 settembre 1945 Corleone (PA). Ucciso Liborio Ansalone, comandante dei vigili urbani, padre di 6 figli. Il 20 dicembre 1926 Ansalone aveva guidato i militari del prefetto Cesare Mori per le vie del paese, indicando una per una le abitazioni dei mafiosi
Liborio Ansalone, 51 anni, padre di 6 figli, comandante dei vigili urbani di Corleone, fu ucciso la sera del 13 settembre 1945, mentre era diretto verso casa, colpito all’addome da tre proiettili. Era una persona perbene, uno che si era sempre sforzato di fare il proprio dovere, e in molti, comprese le istituzioni, si chiesero chi l’avesse ucciso, ad appena 5 mesi e mezzo dall’assassinio di Calogero Comaianni. Liborio Ansalone non aveva avuto contrasti con alcuno, il delitto fu archiviato come “a carico di ignoti”. “Dalle «voci» che circolarono in paese, Ansalone aveva pagato un conto molto lontano nel tempo. Un conto antico, datato 20 dicembre 1926, il giorno della…
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27 Dicembre 1896 Palermo. Uccisa Emanuela Sansone, 17 anni. I mafiosi sospettavano che la madre li avesse denunciati per fabbricazione di banconote false.
Emanuela Sansone era la figlia diciassettenne della bettoliera Giuseppa di Sano. Fu uccisa il 27 dicembre del 1896 in un agguato nel loro magazzino di Palermo, adibito a “merceria, pasteria e bettola, oltre che ad abitazione”. Due colpi di fucile che ferirono gravemente la madre, colpita al braccio e al fianco, ed uccisero Manuela, colpita alla tempia. I mafiosi sospettavano che la madre li avesse denunciati per fabbricazione di banconote false. L’episodio è analizzato nei rapporti del questore di Palermo Ermanno Sangiorgi. La madre della vittima ha collaborato attivamente con la giustizia: uno dei primi esempi del ruolo positivo delle donne, troppo spesso ignorato e dimenticato. (Fonte: Centro siciliano di…