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Don Luigi Ciotti Reggio Calabria 9 agosto 2011

 

 

Il sogno verde di Vassallo ucciso dalla camorra

A due mesi esatti dalla morte di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, ucciso dalla camorra per il suo impegno sul territorio e a favore dell’ambiente. Don Ciotti parla dell’esempio che Vassallo dovrebbe costituire per tutta la politica che ha a cuore il bene del paese. «Era un sindaco che si batteva per uno stile di vita sostenibile, lento e lontano dalla logica del consumo» dice il fondatore di Libera. È necessario che anche la politica recuperi e tenga vivo quest’insegnamento.

 

 

 

Luigi Ciotti ricorda Bruno Caccia

Sono passati 28 anni da quel 26 giugno del 1983, quando a Torino la ‘ndrangheta decise di eliminare un servitore dello Stato, colpevole, secondo la deforme logica delle mafie di non saper scendere a compromessi ed applicare la legge in modo ferreo. Bruno Caccia, Procuratore Capo della Repubblica di Torino, venne freddato con diversi colpi di pistola sotto casa per ordine di Domenico Belfiore, elemento di spicco della ‘ndrangheta in Piemonte negli anni ’80. Ad oggi gli esecutori materiali del delitto sono ancora sconosciuti.
Da tre anni la casa abitata dal mandante dell’omicidio è stata strappata alla criminalità organizzata e trasformata in un luogo nuovo: accogliente, di tutti, dove l’arte, la cultura, il lavoro legale testimoniano nei fatti che una società opposta a quella mafiosa è possibile e conviene.
Oggi, in Cascina Caccia, una messa celebrata da Luigi Ciotti ha ricordato l’assassinio di Bruno Caccia, unico magistrato ucciso al nord.
In questi giorni il Festival Armonia ricorda l’impegno per la legalità di Bruno Caccia con arte e cultura.

 

 

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