14 novembre 1988 Locri. Assassinata Maria Stella Callà, 38 anni, dipendente amministrativa del carcere, aveva rifiutato di avere una relazione con un detenuto.

Nel 1988 viene ammazzata con un colpo di pistola Maria Stella Callà, trentottenne, dipendente del settore amministrativo del carcere di Locri.
La sera del 14 novembre, Maria Stella Callà sente suonare alla porta, apre, esce sul pianerottolo. C’è una persona che conosce. Parlano per qualche minuto. Poi si sente un colpo di pistola. Maria Stella viene colpita alla faccia e cade a terra, morta. Accorre suo figlio Giovanni di quattordici anni, che vive con lei dopo la separazione dal marito. Piange, si dispera. Ha perso sua madre senza ragione. Viene accusato dell’omicidio un giovane pregiudicato di Africo Nuovo, che aveva conosciuto Maria Stella Callà durante la sua detenzione nel carcere di Locri. Pare volesse una storia d’amore. Non era ricambiato.

Tratto dal libro “Dimenticati – Vittime della ‘ndrangheta” di Danilo Chirico e Alessio Magro
Cap. X Il fronte del carcere    pag. 246

 

 

Articolo da L’Unità del 16 Novembre 1988

 

 

 

 

Dal libro: Dead Silent  Life Stories of Girls and Women Killed by the Italian Mafias, 1878-2018 di Robin Pickering Iazzi University of Wisconsin-Milwaukee, rpi2@uwm.edu

 

 

 

 

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