17 Gennaio 1978 Capaci (PA) Uccisione del Sindaco Gaetano Longo

Foto Libera Contro Le Mafie

Gaetano Longo, ex Sindaco di Capaci (PA) (1962 – 1975) e consigliere comunale, fu assassinato il 17 gennaio del 1978 mentre accompagnava il figlio di 11 anni a scuola. Quando fu eletto Sindaco nel 1962 aveva trovato un paese privo di tutto, nei 14 anni in cui fu sindaco fece costruire impianti idrici, fognari, elettrici, scuole, illuminazione, strutture sportive, la villa comunale, edilizia popolare e si curò della valorizzazione delle coste. I suoi cittadini di lui dicevano “Tanino non promette ma costruisce sempre”. La mafia lo uccise poiché non accettava il piano regolatore che stava ideando. La famiglia è ancora in attesa di giustizia. Gaetano Longo è stato riconosciuto, dallo Stato, vittima innocente di mafia nel 2002.

 

 

 

 

L’Unità del 18 Gennaio 1978

Articolo da L’Unità del 18 Gennaio 1978
Assassinato un banchiere DC

L’avvocato Longo fulminato in auto sotto gli occhi del figlio

Palermo – Ventiquattrore di sangue in Sicilia per una serie di delitti, di varie matrici e caratteristiche. Due di essi recano l’impronta inconfondibile dell’esecuzione mafiosa; gli altri due il contrassegno della “nuova” criminalità giovanile.

La vittima più nota della tragica serie di episodi che si sono succeduti nelle ultime ore, è caduta in un agguato consumato con la spietata tecnica degli omicidi su commissione: si tratta dell’ex sindaco democristiano di Capaci, una località a 10 chilometri da Palermo sulla costa occidentale della Sicilia, capogruppo al comune, segretario della locale sezione democristiana, l’avv. Gaetano Longo di 49 anni.

L’hanno ucciso, ieri mattina, sotto gli occhi del figlioletto Giustino, di 11 anni, che stava accompagnando a scuola, due killer che l’attendevano ad un incrocio. Tre colpi di P38, tutti andati a segno. Quando la Mercedes di Longo si è fermata allo stop, uno dei due sicari, disceso da una A112 (poi risultata rubata, nella vicina Carini) ha infranto il finestrino dal lato del guidatore e ha sparato un colpo che ha raggiunto Longo ad un fianco. Poi si è fatto avanti l’altro ed ha esploso altre due rivolverate, l’ultima un vero e proprio colpo di grazia, ha raggiunto la vittima alla tempia sinistra trapassandogli il cranio. Giustino, sfuggito miracolosamente al fuoco, ha aperto lo sportello, ed è fuggito in strada, gridando aiuto.

All’arrivo dei primi soccorsi Gaetano Longo respirava ancora. Ha cessato di vivere mezz’ora più tardi al pronto soccorso dell0spedale di Villa Sofia a Palermo, dove è morto prima che i medici potessero intervenire. Lascia, oltre la moglie, Giovanna Mancuso, altri due bambini, Mariangela di 8 anni e Dario di 4 anni. Giustino, unico testimone del delitto, ha visto in faccia gli assassini di suo padre che hanno agito a volto scoperto. […]

 

 

 

 

Avv. Gaetano Longo Sindaco di Capaci assassinato dalla mafia nel 1978
1a parte
Ama Capaci – 16 gennaio 2009

 

Avv. Gaetano Longo Sindaco di Capaci assassinato dalla mafia nel 1978
2a parte
Ama Capaci – 16 gennaio 2009

 

 

 

Articolo di Libera Contro Le Mafie
XXXIII Anniversario della uccisione del Sindaco di Capaci Gaetano Longo

Lunedì 17 Gennaio 2011, alle 17,30, presso la Chiesa Madre di Capaci, nell’ambito della Commemorazione del XXXIII Anniversario della uccisione del Sindaco di Capaci Gaetano Longo, riconosciuto dallo Stato “vittima innocente della mafia”, avrà luogo la Premiazione dei vincitori della Terza Edizione del Concorso per borse di studio “G. Longo- una vita per Capaci” ,destinato ai ragazzi delle Scuole Elementari e Medie di Capaci e di Isola delle Femmine. La manifestazione, patrocinata dalla famiglia Longo e dai Comuni di Capaci e di Isola delle Femmine con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia sarà arricchita da un momento importante di approfondimento e di riflessione con l’intervento di Don Luigi Ciotti e si concluderà con la partecipazione dell’Orchestra da Camera dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “A. Toscanini” della Provincia Regionale di Agrigento diretta dal M° Antonio Giovanni Bono, che dedicherà il concerto al Sindaco scomparso e a tutte le vittime di mafia i cui nomi verranno ricordati in un lungo elenco fornito dall’Associazione Libera.

L’iniziativa benefica promossa ogni anno dai familiari del Sindaco Longo, ha come obiettivo primario quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e, in particolare, le nuove generazioni sui problemi attinenti alla lotta per la legalità, alla responsabilità civica di ogni singolo cittadino facendo al tempo stesso memoria su un quarto di secolo di storia del nostro territorio che vide protagonista in prima linea il Sindaco Gaetano Longo, Primo Cittadino tenace e operoso che ha amministrato Capaci con onestà e impegno nel suo lungo mandato durato ben 14 anni e che fu barbaramente assassinato nel 1978 dalla mafia. I lavori del Concorso, già avviati nel mese di Novembre con gli incontri con gli alunni e i docenti delle Scuole partecipanti e con le testimonianze dirette rese dai familiari del Sindaco, si concluderanno con la selezione dei migliori elaborati da parte delle commissioni giudicatrici costituite dai docenti interni.

Quattro Borse di studio ,per un ammontare di 1500 euro, verranno assegnate dalla famiglia Longo ai quattro migliori elaborati prodotti dagli alunni delle quinte della Scuola Elementare e delle terze della Scuola Media di Capaci e di Isola delle Femmine.”Sindaco per un Giorno”, è il tema scelto in collaborazione con i docenti per valorizzare le proposte dei ragazzi sul come migliorare la qualità di vita delle loro rispettive cittadine e soprattutto le loro riflessioni personali e il loro coinvolgimento emotivo su una tematica così importante e sempre attuale quale è la lotta alla mafia. Due Borse di studio, per un ammontare di 750 euro, verranno assegnate dal Sindaco del Comune di Isola delle Femmine alle due classi, selezionate rispettivamente una tra le quinte della Scuola Elementare ed una tra le terze della Scuola Media di Isola delle Femmine, che avranno svolto nel complesso i migliori elaborati. Analogamente altre due borse di studio, per un ammontare di 750 euro, verranno assegnate dal Sindaco del Comune di Capaci alle due classi che avranno svolto i migliori elaborati tra le quinte della Scuola Elementare e le terze della Scuola media di Capaci.

 

 

 

Fonte: sicilianews24.it
Articolo del 18 gennaio 2012
Capaci. Commemorato il sindaco Gaetano Longo, vittima della mafia

La notte del 17 gennaio 1978 a Capaci la mafia uccise davanti casa e sotto gli occhi della sua famiglia, Gaetano Longo. Sono trascorsi 34 anni dall’omicidio ed ancora non si conoscono i nomi dei mandanti e degli esecutori dell’atroce delitto. Nato nel 1928, laureato in legge e funzionario di banca, Gaetano Longo ha ricoperto la carica di sindaco del comune di Capaci ininterrottamente per 14 anni, tanto che la Capaci di oggi è in gran parte opera sua…Nel 2002 il sindaco Longo è stato riconosciuto ufficialmente dallo Stato ‘vittima innocente della mafia’, ma i suoi assassini sono tuttora impuniti.

Dal 2009 la famiglia Longo insieme ai comuni di Capaci, Isola delle Femmine e Torretta ha istituito un concorso per borse di studio rivolte agli studenti degli istituti scolastici dei tre paesi. Ieri nella chiesa madre la cerimonia di premiazione.

La quarta edizione ‘Gaetano Longo ‘ una vita per Capaci’ quest’anno è stata vinta da Fabiana Gagliardi , Chiara Inzerillo e dalla classe III D della scuola media Biagio Siciliano di Capaci; da Simona Currao e dalla classe III D della scuola media Francesco Riso di Isola delle Femmine; Gloria Scuderi, Emanuele Caruso e dalla classe III B dell’istituito comprensivo di Torretta. Mentre i premiati delle scuole elementari sono Bruno Giuseppe Toscano, Manfredi Enea e le classi V A, B, C, D, E, F della Alcide De Gaspari di Capaci; Gloria Maria Aiello e la classe V C della Francesco Riso di Isola delle Femmine; Giorgia Pera e le classi V A e V B dell’istituto comprensivo di Torretta.

Alla cerimonia di commemorazione del sindaco Gaetano Longo hanno partecipato – tra gli altri – i sindaci di Capaci, Isola delle Femmine e Torretta, rispettivamente Benedetto Salvino, Gaspare Portobello e Vincenzo Guastella, i genitori di Nino Agostino, il poliziotto assassinato insieme alla moglie dalla mafia, sul delitto non è stata fatta ancora luce… presente anche il sostituto procuratore Nino Di Matteo.

 

 

 

Articolo del 31 Gennaio 2017 da stampacritica.org
Tannino Longo: il sindaco che non promette mai, ma realizza sempre

di Leandra Gallinella

Capaci, tristemente nota a tutti per la strage del 23 maggio 1992, negli anni è stata, suo malgrado, lugubre teatro di altri terribili fatti di sangue. 17 Gennaio 1978: Gaetano “Tannino” Longo, avvocato, sindaco di Capaci e padre di tre figli, muore in un agguato di evidente matrice mafiosa davanti agli occhi del figlio più piccolo, Giustino, allora appena undicenne.

Quella mattina Gaetano, mentre accompagnava Giustino a scuola, trovò ad attenderlo ad un incrocio la morte per mano di due sicari che, scesi da una A112 (che risultò poi rubata nella vicina Carini), esplosero tre colpi di pistola, l’ultimo dei quali lo raggiunse alla tempia. Gaetano fu ucciso, con le modalità di una vera e propria esecuzione, non soltanto in quanto persona “scomoda”; la sua morte ebbe un fortissimo valore simbolico. Gaetano, infatti, che ricoprì il ruolo di sindaco di Capaci dal 1962 al 1976, rappresentava, nel contesto storico dell’immediato dopoguerra, fatto di povertà assoluta, degrado, disoccupazione, carenza di strutture igienico-sanitarie, disagio economico e culturale, come un faro nel buio il futuro, la speranza, il progresso, e la democrazia.

Gran parte della Capaci moderna è il risultato dei suoi lunghi e ininterrotti quattordici anni di mandato, al punto che i suoi concittadini dicevano di lui “Tanino non promette mai, ma realizza sempre”. Strade, rete fognaria, illuminazione pubblica, scuole, ogni infrastruttura capace di restituire dignità ad un paese in gravissime difficoltà si deve a lui, al “sindaco illuminato” che ha saputo amministrare con onestà e dedizione, convinto che il raggiungimento del bene comune passasse attraverso il coinvolgimento di ciascun membro della comunità, in un’ottica di grande collaborazione e democrazia. Ma un sindaco che operi con tale lungimiranza è un pericolo per chiunque cerchi di affermare il proprio potere basandosi sul ricatto, la violenza e la repressione.

Riconosciuto ufficialmente come vittima di mafia soltanto nel 2002, dopo ben ventiquattro anni dalla sua morte, Gaetano, assieme alla moglie e ai figli, attende ancora che venga alla luce la verità: i suoi assassini, infatti, sono a tutt’oggi impuniti. Se la morte di Gaetano non ha ancora avuto giustizia, la sua memoria continua a vivere attraverso le grandi opere realizzate nell’arco del suo lungo mandato.

 

 

 

 

 

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